Propone una teoria sulla sedimentazione di fotografie, considerandola come particolare “dispositivi” assimilabile a quello dell'archivio, qui inteso come formazione che in un determinato momento storico ha risposto strategicamente a un'urgenza. Il testo presenta una panoramica sull'ampio spettro semantico acquisito dalla parola archivio come paradigma e delle teorie critiche elaborate in ambito post-modernista. La discussione sull'archivio fotografico è articolata nei principali paragrafi: -“Fotografia/fotografie”: argomenta il nesso inscindibile fra la fotografia come oggetto complesso e la sua predisposizione a presentarsi in altre forme plurali e a costituirsi in strati d'aggregazione; -“Il potere dell'archivio come centro d'interpretazione”: in cui si propone una riflessione sull'utenza e sulle forme d'accesso; -“Archivio/archivi”: discute il tema dell'archivio-ombra della rete come dislocamento esterno dell'archivio tradizionale; -“Contesto ambientale”: presenta i casi degli archivi inventati e delle communities of records, propone la revisione del concetto di palinsesto capace di comprendere i segni degli usi sociali mappati dalle possibilità degli accessi internet; -“Contesto funzionale”: come focalizzazione sul momento in cui le fotografie hanno preso parte a una transazione burocratica o socio-culturale che le ha trasformate in documenti; - “Ricontestualizzazione e semioforizzazione”: soppesa i relativi concetti elaborati in ambito museale da Michael Ames e Krzysztof Pomian relativi ai cambi di significato che assume un oggetto quando viene istituzionalizzato, per adattarli alla fotografia e all'archivio fotografico; -“La trasparenza della fotografia e l'opacità dell'archivio”: propone una riflessione sulla trasparenza della fotografia che tende ad essere considerata solo per il suo contenuto, e sull'opacità dell'archivio che tende ad essere considerato come mero contenitore; -“La fluidità e l'ordine”: presenta la contraddizione fra la capacità della fotografia di essere fluida entro l'archivio e l'ordine dell'archivio stesso; -“L'archivio come semioforo e come miniera”: la critica specifica del fotografico proposta da Rosalind Krauss verificata attraverso l'applicazione del concetto di semioforo ad oggetti complessi fotografici.

L'archivio fotografico: possibilità derive potere / T. Serena. - STAMPA. - Gli archivi fotografici delle soprintendenze. Storia e tutela, a cura di A.M. Spiazzi, L. Majoli, C. Giudici:(2010), pp. 102-125. (Intervento presentato al convegno Gli archivi fotografici delle soprintendenze. Storia e tutela tenutosi a Venezia nel 29 ottobre 2008).

L'archivio fotografico: possibilità derive potere

SERENA, TIZIANA
2010

Abstract

Propone una teoria sulla sedimentazione di fotografie, considerandola come particolare “dispositivi” assimilabile a quello dell'archivio, qui inteso come formazione che in un determinato momento storico ha risposto strategicamente a un'urgenza. Il testo presenta una panoramica sull'ampio spettro semantico acquisito dalla parola archivio come paradigma e delle teorie critiche elaborate in ambito post-modernista. La discussione sull'archivio fotografico è articolata nei principali paragrafi: -“Fotografia/fotografie”: argomenta il nesso inscindibile fra la fotografia come oggetto complesso e la sua predisposizione a presentarsi in altre forme plurali e a costituirsi in strati d'aggregazione; -“Il potere dell'archivio come centro d'interpretazione”: in cui si propone una riflessione sull'utenza e sulle forme d'accesso; -“Archivio/archivi”: discute il tema dell'archivio-ombra della rete come dislocamento esterno dell'archivio tradizionale; -“Contesto ambientale”: presenta i casi degli archivi inventati e delle communities of records, propone la revisione del concetto di palinsesto capace di comprendere i segni degli usi sociali mappati dalle possibilità degli accessi internet; -“Contesto funzionale”: come focalizzazione sul momento in cui le fotografie hanno preso parte a una transazione burocratica o socio-culturale che le ha trasformate in documenti; - “Ricontestualizzazione e semioforizzazione”: soppesa i relativi concetti elaborati in ambito museale da Michael Ames e Krzysztof Pomian relativi ai cambi di significato che assume un oggetto quando viene istituzionalizzato, per adattarli alla fotografia e all'archivio fotografico; -“La trasparenza della fotografia e l'opacità dell'archivio”: propone una riflessione sulla trasparenza della fotografia che tende ad essere considerata solo per il suo contenuto, e sull'opacità dell'archivio che tende ad essere considerato come mero contenitore; -“La fluidità e l'ordine”: presenta la contraddizione fra la capacità della fotografia di essere fluida entro l'archivio e l'ordine dell'archivio stesso; -“L'archivio come semioforo e come miniera”: la critica specifica del fotografico proposta da Rosalind Krauss verificata attraverso l'applicazione del concetto di semioforo ad oggetti complessi fotografici.
2010
Gli archivi fotografici delle soprintendenze. Storia e tutela
Gli archivi fotografici delle soprintendenze. Storia e tutela
Venezia
29 ottobre 2008
T. Serena
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