Dire della musica è la prova estrema cui si sottopone il linguaggio, minato dal caos che regna ai suoi confini. La musica, scrisse Kierkegaard, delimita dappertutto la parola e ne traccia il sacro circolo: non plus ultra. Saranno i poeti simbolisti a tentare la disperata impresa: sottrarre alla dea il suo arcano. Ma il senso nel suono sempre si dà e si ritrae, condannando la poesia a costruire, coi suoi strumenti, un edificio instabile: il castello della Speranza.
Il castello della Speranza: i poeti simbolisti e il corpo arcano della musica / M. Landi. - STAMPA. - (2011), pp. 5-599.
Il castello della Speranza: i poeti simbolisti e il corpo arcano della musica
LANDI, MICHELA
2011
Abstract
Dire della musica è la prova estrema cui si sottopone il linguaggio, minato dal caos che regna ai suoi confini. La musica, scrisse Kierkegaard, delimita dappertutto la parola e ne traccia il sacro circolo: non plus ultra. Saranno i poeti simbolisti a tentare la disperata impresa: sottrarre alla dea il suo arcano. Ma il senso nel suono sempre si dà e si ritrae, condannando la poesia a costruire, coi suoi strumenti, un edificio instabile: il castello della Speranza.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.