I paesaggi industriali fra memoria e progetto

Le Colline Metallifere, e il territorio di Massa Marittima in particolare, sono state da sempre interessati all’attività estrattiva e metallurgica. Tale attività si è dispiegata lungo un arco bimillenario. Le vicende alterne della produzione mineraria sono giunte a conclusione negli ultimi decenni del XX secolo : l’ultima miniera nelle Colline Metallifere – la Campiano - ha cessato l’estrazione nel 1992. Cosa resta a conclusione di questa lunga parabola ? Restano le testimonianze di un cospicuo patrimonio di archeologia industriale che le amministrazioni e le comunità locali si sono impegnate a salvaguardare e valorizzare, riconoscendo in esse un prezioso fondamento identitario e l’espressione di una cultura del lavoro che per lunghi anni ha agito da collante della società locale. Il Masterplan del Parco Nazionale Tecnologico e Archeologico delle Colline Metallifere è stato elaborato a questo scopo. Nel corso dell’elaborazione del Masterplan è emersa in modo ineludibile la questione « paesaggio »: ineludibile, ma al tempo stesso sfuggente in quanto se ancora molte sono le incertezze che gravano sulla sua definizione, ancor più controversa appare la nozione di « paesaggio industriale », e di « paesaggio minerario » più in particolare.