La lotta all’elusione fiscale da parte dell’Amministrazione finanziaria è legittimata, in linea di massima, dalle specifiche disposizioni previste nell’ordinamento tributario, le quali mirano a garantire il rispetto del principio di legalità e consentono al contribuente di prevedere con esattezza le conseguenze sanzionatorie a fronte delle proprie infrazioni tributarie. In tempi più recenti, tuttavia, la giurisprudenza della Corte di Cassazione ha progressivamente esteso l’utilizzabilità del concetto di abuso del diritto come legittimo fondamento per l’azione accertatrice del Fisco nei confronti del contribuente. L’abuso del diritto è una nozione elaborata in ambito civilistico e, a livello europeo, utilizzata dalla Corte di Giustizia UE in certe sue decisioni al fine di considerare illegittime le “costruzioni puramente artificiose” poste in essere dai contribuenti che intendono ottenere un prelievo meno consistente. Ma se la Corte europea ha applicato tale concetto in relazione al settore dell’IVA, tributo armonizzato a livello UE, la giurisprudenza di legittimità italiana ha allargato l’operatività dell’abuso del diritto anche al settore delle imposte dirette, ravvisandone il fondamento normativo nell’art. 53 della Costituzione. Siffatto orientamento ha, di fatto, legittimato l’Amministrazione finanziaria a contestare operazioni economiche che, pur non violando direttamente alcuna specifica norma dell’ordinamento tributario, vengono considerate “abusive”.
Il legislatore nazionale e l’elusione fiscale internazionale / R. Cordeiro Guerra. - STAMPA. - (2009), pp. 211-230.
Il legislatore nazionale e l’elusione fiscale internazionale
CORDEIRO GUERRA, ROBERTO
2009
Abstract
La lotta all’elusione fiscale da parte dell’Amministrazione finanziaria è legittimata, in linea di massima, dalle specifiche disposizioni previste nell’ordinamento tributario, le quali mirano a garantire il rispetto del principio di legalità e consentono al contribuente di prevedere con esattezza le conseguenze sanzionatorie a fronte delle proprie infrazioni tributarie. In tempi più recenti, tuttavia, la giurisprudenza della Corte di Cassazione ha progressivamente esteso l’utilizzabilità del concetto di abuso del diritto come legittimo fondamento per l’azione accertatrice del Fisco nei confronti del contribuente. L’abuso del diritto è una nozione elaborata in ambito civilistico e, a livello europeo, utilizzata dalla Corte di Giustizia UE in certe sue decisioni al fine di considerare illegittime le “costruzioni puramente artificiose” poste in essere dai contribuenti che intendono ottenere un prelievo meno consistente. Ma se la Corte europea ha applicato tale concetto in relazione al settore dell’IVA, tributo armonizzato a livello UE, la giurisprudenza di legittimità italiana ha allargato l’operatività dell’abuso del diritto anche al settore delle imposte dirette, ravvisandone il fondamento normativo nell’art. 53 della Costituzione. Siffatto orientamento ha, di fatto, legittimato l’Amministrazione finanziaria a contestare operazioni economiche che, pur non violando direttamente alcuna specifica norma dell’ordinamento tributario, vengono considerate “abusive”.File | Dimensione | Formato | |
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