Il libro riprende, rielaborandoli, i materiali della V Giornata INU dedicata al tema: Urbanistica e politica. Il contributo di De Luca è la relazione introduttiva ufficiale alla sezione dedicata al rapporto tra Urbanistica e Politiche di area vasta. Il tema della sessione Urbanistica e politiche di area vasta affronta uno dei nodi storicamente più problematici dell’operare pubblico sul territorio: il rapporto tra la costruzione delle politiche locali inserite in strumenti di pianificazione urbanistica e la dimensione territoriale cui necessariamente la maggior parte di esse si inscrivono. Il raccordo tra queste due dimensioni della pianificazione di sistema, così come questa è stata regolata nel nostro paese, è stato uno degli snodi intorno ai quali si è, forse, prodotta maggiore riflessione negli ultimi tre decenni, tuttavia senza mai trovare strade e modalità di connessione diverse da quelle legate all’allineamento delle competenze istituzionali tra i diversi livelli dell’amministrazione territoriale attualmente presenti in Italia. Eppure diverse e più incisive “incursioni” in questo rapporto sono avvenute, sia come vere e proprie sperimentazioni innescate dalla stagione dei patti territoriali e della cosiddetta programmazione complessa, sia attraverso i progetti di sviluppo territoriale. Il “meticciato” tra la pianificazione territoriale con la programmazione economica è stato il veicolo più fertile per le politiche di area vasta, ma non ha prodotto – almeno fino ad ora – nessun significativo percorso innovativo che rompesse, o quantomeno ridefinisse, l’arcigno modello organizzativo e la “deriva” procedurale della pianificazione di sistema. Infatti, senza particolare differenza tra il tipo di strumento utilizzato, se un piano provinciale o un piano pluriennale socio-economico oppure un piano paesaggistico, questi sono largamente ancorati ad visione istituzionale di questo rapporto, nella convinzione classica che un coeso e armonioso legame (procedurale più che di contenuto sostantivo) tra i diversi livelli istituzionali, e i loro strumenti di piano, sia il presupposto della filiera decisionale pubblica per il buon governo del territorio.
Nuove forme di governance cooperativa / G. De Luca. - STAMPA. - (2011), pp. 277-282.
Nuove forme di governance cooperativa
DE LUCA, GIUSEPPE
2011
Abstract
Il libro riprende, rielaborandoli, i materiali della V Giornata INU dedicata al tema: Urbanistica e politica. Il contributo di De Luca è la relazione introduttiva ufficiale alla sezione dedicata al rapporto tra Urbanistica e Politiche di area vasta. Il tema della sessione Urbanistica e politiche di area vasta affronta uno dei nodi storicamente più problematici dell’operare pubblico sul territorio: il rapporto tra la costruzione delle politiche locali inserite in strumenti di pianificazione urbanistica e la dimensione territoriale cui necessariamente la maggior parte di esse si inscrivono. Il raccordo tra queste due dimensioni della pianificazione di sistema, così come questa è stata regolata nel nostro paese, è stato uno degli snodi intorno ai quali si è, forse, prodotta maggiore riflessione negli ultimi tre decenni, tuttavia senza mai trovare strade e modalità di connessione diverse da quelle legate all’allineamento delle competenze istituzionali tra i diversi livelli dell’amministrazione territoriale attualmente presenti in Italia. Eppure diverse e più incisive “incursioni” in questo rapporto sono avvenute, sia come vere e proprie sperimentazioni innescate dalla stagione dei patti territoriali e della cosiddetta programmazione complessa, sia attraverso i progetti di sviluppo territoriale. Il “meticciato” tra la pianificazione territoriale con la programmazione economica è stato il veicolo più fertile per le politiche di area vasta, ma non ha prodotto – almeno fino ad ora – nessun significativo percorso innovativo che rompesse, o quantomeno ridefinisse, l’arcigno modello organizzativo e la “deriva” procedurale della pianificazione di sistema. Infatti, senza particolare differenza tra il tipo di strumento utilizzato, se un piano provinciale o un piano pluriennale socio-economico oppure un piano paesaggistico, questi sono largamente ancorati ad visione istituzionale di questo rapporto, nella convinzione classica che un coeso e armonioso legame (procedurale più che di contenuto sostantivo) tra i diversi livelli istituzionali, e i loro strumenti di piano, sia il presupposto della filiera decisionale pubblica per il buon governo del territorio.File | Dimensione | Formato | |
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