Un giacimento con mammalofauna è venuto a giorno, a sud di Ortona (Chieti, Abruzzo), a seguito di uno sbancamento che ha interessato la scarpata della falesia fossile che con continuità caratterizza il tratto meridionale della linea di costa adriatica. Un recupero d’urgenza effettuato con una campagna di scavo, nell’ottobre del 2002, ha restituito un’interessante associazione faunistica. La maggior parte delle ossa appartiene ad un unico individuo di Hippopotamus ex gr. antiquus, associata ad un molare deciduo di Elephas (P.) antiquus ed a due reperti attribuibili a Cervus elaphus: un frammento di cranio con orbita e rosetta ed un frammento di palco. I reperti erano inglobati in uno strato sabbioso di una successione di livelli in facies di laguna e di spiaggia emersa al tetto di una successione marina riferibile alla Formazione di Mutignano (Pliocene superiore – Pleistocene). Le ossa lunghe presentavano una giacitura ortogonale rispetto alla direzione delle correnti di trazione prevalenti, ricostruite sulla base delle geometrie degli strati e delle strutture sedimentarie. Anche l’elemento più cospicuo di Hippopotamus, la mandibola, giaceva con analogo orientamento, ma capovolta. Il molare di Elephas ed il frammento di palco di Cervus elaphus erano invece “incastrati” sotto la mandibola di ippopotamo.

Un nuovo sito a mammiferi del Pleistocene medio:Ortona (CH) / S. Agostini; A. Bertini; S. Caramello; A.G. De Flaviis; P. Mazza; M.A. Rossi; S. Satolli. - STAMPA. - (2005), pp. 1-2. (Intervento presentato al convegno V Giornate di Paleontologia tenutosi a Urbino nel 20-22 Maggio 2005).

Un nuovo sito a mammiferi del Pleistocene medio:Ortona (CH).

MAZZA, PAUL;
2005

Abstract

Un giacimento con mammalofauna è venuto a giorno, a sud di Ortona (Chieti, Abruzzo), a seguito di uno sbancamento che ha interessato la scarpata della falesia fossile che con continuità caratterizza il tratto meridionale della linea di costa adriatica. Un recupero d’urgenza effettuato con una campagna di scavo, nell’ottobre del 2002, ha restituito un’interessante associazione faunistica. La maggior parte delle ossa appartiene ad un unico individuo di Hippopotamus ex gr. antiquus, associata ad un molare deciduo di Elephas (P.) antiquus ed a due reperti attribuibili a Cervus elaphus: un frammento di cranio con orbita e rosetta ed un frammento di palco. I reperti erano inglobati in uno strato sabbioso di una successione di livelli in facies di laguna e di spiaggia emersa al tetto di una successione marina riferibile alla Formazione di Mutignano (Pliocene superiore – Pleistocene). Le ossa lunghe presentavano una giacitura ortogonale rispetto alla direzione delle correnti di trazione prevalenti, ricostruite sulla base delle geometrie degli strati e delle strutture sedimentarie. Anche l’elemento più cospicuo di Hippopotamus, la mandibola, giaceva con analogo orientamento, ma capovolta. Il molare di Elephas ed il frammento di palco di Cervus elaphus erano invece “incastrati” sotto la mandibola di ippopotamo.
2005
V Giornate di Paleontologia
V Giornate di Paleontologia
Urbino
S. Agostini; A. Bertini; S. Caramello; A.G. De Flaviis; P. Mazza; M.A. Rossi; S. Satolli
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