I disturbi d’ansia e le malattie medico-internistiche, qualora siano compresenti nello stesso paziente, possono influenzarsi reciprocamente. Tale influenza è variabile e determina sia la qualità unica dell’esperienza e dell’atteggiamento che il paziente ha in ogni episodio di malattia, che la qualità unica del quadro clinico di cui soffre. Le implicazioni di tale influenza sono evidenti sia dal punto di vista della formulazione diagnostica che della gestione dei pazienti. Per quanto riguarda la diagnosi, “se la comorbilità non viene considerata, due clinici che discutono sui meriti di un certo trattamento per un particolare disturbo possono non riconoscere che i loro risultati contradditori non derivano dalle diverse azioni del trattamento somministrato ma dalle differenti patologie associate”. Relativamente, invece, alla gestione, il paziente ansioso può essere più difficile da gestire di quello non ansioso. Per esempio, un soggetto con fobia specifica per il sangue o per gli aghi potrebbe non sottoporsi agli esami ematici consigliati per la cura della malattia internistica a causa proprio della sua fobia. Analogamente, un paziente agorafobico a cui viene prescritta un’indagine con Risonanza Magnetica Nucleare, potrebbe non eseguire l’esame per la paura di sentirsi male una volta collocato dentro l’apparecchio. Il capitolo tratterà quindi i disturbi d’ansia in soggetti con malattie medico-internistiche. Saranno riportati dati epidemiologici che mostrano quanto tale associazione sia frequente. Seguirà un excursus sulla relazione fra i due tipi di disturbi. In particolare, i disturbi ansiosi saranno descritti come “primari” o “secondari” alle malattie medico-internistiche a seconda che il loro esordio sia precedente o successivo a quello delle malattie internistiche stesse. Saranno infine proposti un modello di valutazione clinica dei pazienti ansiosi nel contesto medico ed una rassegna sui disturbi d’ansia più frequentemente associati alle specifiche malattie medico-internistiche.

Ansia in medicina / F. Cosci; S. Grandi. - STAMPA. - (2011), pp. 277-306.

Ansia in medicina

COSCI, FIAMMETTA;
2011

Abstract

I disturbi d’ansia e le malattie medico-internistiche, qualora siano compresenti nello stesso paziente, possono influenzarsi reciprocamente. Tale influenza è variabile e determina sia la qualità unica dell’esperienza e dell’atteggiamento che il paziente ha in ogni episodio di malattia, che la qualità unica del quadro clinico di cui soffre. Le implicazioni di tale influenza sono evidenti sia dal punto di vista della formulazione diagnostica che della gestione dei pazienti. Per quanto riguarda la diagnosi, “se la comorbilità non viene considerata, due clinici che discutono sui meriti di un certo trattamento per un particolare disturbo possono non riconoscere che i loro risultati contradditori non derivano dalle diverse azioni del trattamento somministrato ma dalle differenti patologie associate”. Relativamente, invece, alla gestione, il paziente ansioso può essere più difficile da gestire di quello non ansioso. Per esempio, un soggetto con fobia specifica per il sangue o per gli aghi potrebbe non sottoporsi agli esami ematici consigliati per la cura della malattia internistica a causa proprio della sua fobia. Analogamente, un paziente agorafobico a cui viene prescritta un’indagine con Risonanza Magnetica Nucleare, potrebbe non eseguire l’esame per la paura di sentirsi male una volta collocato dentro l’apparecchio. Il capitolo tratterà quindi i disturbi d’ansia in soggetti con malattie medico-internistiche. Saranno riportati dati epidemiologici che mostrano quanto tale associazione sia frequente. Seguirà un excursus sulla relazione fra i due tipi di disturbi. In particolare, i disturbi ansiosi saranno descritti come “primari” o “secondari” alle malattie medico-internistiche a seconda che il loro esordio sia precedente o successivo a quello delle malattie internistiche stesse. Saranno infine proposti un modello di valutazione clinica dei pazienti ansiosi nel contesto medico ed una rassegna sui disturbi d’ansia più frequentemente associati alle specifiche malattie medico-internistiche.
2011
9788849003949
Manuale di Psicosomatica
277
306
F. Cosci; S. Grandi
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