La crisi ambientale che la cronaca riporta spesso in primo piano è in larga misura il frutto di una delle più acute contraddizioni del nostro tempo: l’equilibrio incerto tra il progresso e il rispetto del territorio e dell’ambiente. L’intenso dibattito sulle possibili vie di fuga da uno sconvolgimento irreversibile del nostro ecosistema riporta alla necessità di ripensare allo sviluppo in una versione che sia sostenibile. La formula è spesso abusata, ma cosa se ne sa veramente? Con un rimando puntuale ai più attuali orizzonti scientifici e culturali il testo cerca di chiarire il senso di tale modello, soprattutto in relazione ai temi dell’insediamento umano e del rapporto tra sviluppo e territorio. Il risultato è una proposta che punta allo slittamento da una visione strettamente ambientalista a una visione ecologica. L’ambiente non esiste in assoluto, ma solo in rapporto al soggetto umano: occorre superare una cultura protezionista che innalza barriere tra le oasi naturali da preservare e le aree artificiali in cui ogni trasformazione è possibile; lo sviluppo degli insediamenti deve ritrovare una misura rispetto ai processi della biosfera, tentando la sintesi e scongiurando la contrapposizione tra le esigenze dell’uomo e i processi biofisici.
L'insediamento umano. Ecologia e sostenibilità / C. Saragosa. - STAMPA. - (2005).
L'insediamento umano. Ecologia e sostenibilità
SARAGOSA, CLAUDIO
2005
Abstract
La crisi ambientale che la cronaca riporta spesso in primo piano è in larga misura il frutto di una delle più acute contraddizioni del nostro tempo: l’equilibrio incerto tra il progresso e il rispetto del territorio e dell’ambiente. L’intenso dibattito sulle possibili vie di fuga da uno sconvolgimento irreversibile del nostro ecosistema riporta alla necessità di ripensare allo sviluppo in una versione che sia sostenibile. La formula è spesso abusata, ma cosa se ne sa veramente? Con un rimando puntuale ai più attuali orizzonti scientifici e culturali il testo cerca di chiarire il senso di tale modello, soprattutto in relazione ai temi dell’insediamento umano e del rapporto tra sviluppo e territorio. Il risultato è una proposta che punta allo slittamento da una visione strettamente ambientalista a una visione ecologica. L’ambiente non esiste in assoluto, ma solo in rapporto al soggetto umano: occorre superare una cultura protezionista che innalza barriere tra le oasi naturali da preservare e le aree artificiali in cui ogni trasformazione è possibile; lo sviluppo degli insediamenti deve ritrovare una misura rispetto ai processi della biosfera, tentando la sintesi e scongiurando la contrapposizione tra le esigenze dell’uomo e i processi biofisici.File | Dimensione | Formato | |
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