Lo studio dimostra come non sempre le soluzioni più favorevoli sotto il profilo del comfort dell’animale siano quelle che consentono di ottenere i migliori risultati produttivi. Anzi, spesso le soluzioni indicate come ottimali da ricercatori del Centro-Nord Europa non si adattano completamente alle condizioni italiane, nettamente differenti per clima, finalità produttive e organizzazione dell’allevamento. Ulteriori studi sarebbero pertanto auspicabili prima di adottare decisioni che potrebbero avere conseguenze esiziali sull’allevamento suinicolo italiano. Peraltro, bisogna ricordare che la strada intrapresa a livello comunitario risulta chiaramente orientata ad una visione molto ampia del comportamento animale, che riconosce al benessere una serie di contenuti di cui la produttività rappresenta solo una piccola parte. Pertanto, i progetti di ricerca che si stanno delineando, grazie anche al contributo fattivo del gruppo di lavoro sul benessere costituito presso il CRPA, dovranno tenere in debito conto anche gli indicatori di benessere di tipo etologico e fisiologico.
Incidenza delle normative inerenti il benessere animale sulle prestazioni produttive e sui costi di costruzione in allevamenti suinicoli / M. BARBARI; G. BONAZZI; E. CORRADINI; P. FERRARI; P. ROSSI; D. BENATTI. - STAMPA. - (2000), pp. 199-212. (Intervento presentato al convegno AIIA tenutosi a BOLOGNA nel 19-20 Ottobre 2000).
Incidenza delle normative inerenti il benessere animale sulle prestazioni produttive e sui costi di costruzione in allevamenti suinicoli
BARBARI, MATTEO;
2000
Abstract
Lo studio dimostra come non sempre le soluzioni più favorevoli sotto il profilo del comfort dell’animale siano quelle che consentono di ottenere i migliori risultati produttivi. Anzi, spesso le soluzioni indicate come ottimali da ricercatori del Centro-Nord Europa non si adattano completamente alle condizioni italiane, nettamente differenti per clima, finalità produttive e organizzazione dell’allevamento. Ulteriori studi sarebbero pertanto auspicabili prima di adottare decisioni che potrebbero avere conseguenze esiziali sull’allevamento suinicolo italiano. Peraltro, bisogna ricordare che la strada intrapresa a livello comunitario risulta chiaramente orientata ad una visione molto ampia del comportamento animale, che riconosce al benessere una serie di contenuti di cui la produttività rappresenta solo una piccola parte. Pertanto, i progetti di ricerca che si stanno delineando, grazie anche al contributo fattivo del gruppo di lavoro sul benessere costituito presso il CRPA, dovranno tenere in debito conto anche gli indicatori di benessere di tipo etologico e fisiologico.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.