Negli ultimi decenni la famiglia italiana è stata attraversata da profonde trasformazioni che hanno avuto un effetto destabilizzante sull'organizzazione sociale complessiva. La pluralità dei cambiamenti in atto, avvolta da un alone problematico, può essere ricondotta a due macro aree che riguardano, da un lato, gli aspetti demografico-sociali che discendono dalle nuove relazioni di coppia e dalle scelte di fecondità, dall'altro, le condizioni economiche delle famiglie stesse. Questi cambiamenti richiedono specifiche politiche pubbliche a sostegno della famiglia. Nel saggio vengono analizzate le politiche familiari promosse da tra vari paesi europei, partendo dal presupposto che per essere efficaci e rispettose dell'equità di genere queste politiche devono agire simultaneamente su tre aree fondamentali: la realtà del lavoro e della vita professionale; la conciliazione famiglia/lavoro; la struttura dei rapporti di genere all'interno della coppia. Per comprendere in che modo i tre fattori sono interrelati tra loro, nel saggio vengono richiamati alcuni "primati" italiani, che è difficile non leggere in termini di causa-effetto: l'Italia soffre più degli altri paesi sviluppati sia per la bassa natalità che per la bassa occupazione femminile; è uno di Paesi in cui è più difficile e costoso conciliare famiglia e lavoro; le donne italiane sono quelle che hanno minor tempo libero sia in termini assoluti (rispetto cioè alle altre donne europee) che relativi (rispetto cioè agli uomini italiani); le donne italiane, rispetto alla media europea, escono in maggior numero dal mercato del lavoro alla nascita del primo figlio senza farvi successivamente ritorno; i padri italiani offrono uno scarso contributo al lavoro domestico e di cura.

Politiche di conciliazione, servizi per l’infanzia e mainstreaming di genere / Biemmi, Irene. - STAMPA. - (2011), pp. 145-167.

Politiche di conciliazione, servizi per l’infanzia e mainstreaming di genere

Biemmi Irene
2011

Abstract

Negli ultimi decenni la famiglia italiana è stata attraversata da profonde trasformazioni che hanno avuto un effetto destabilizzante sull'organizzazione sociale complessiva. La pluralità dei cambiamenti in atto, avvolta da un alone problematico, può essere ricondotta a due macro aree che riguardano, da un lato, gli aspetti demografico-sociali che discendono dalle nuove relazioni di coppia e dalle scelte di fecondità, dall'altro, le condizioni economiche delle famiglie stesse. Questi cambiamenti richiedono specifiche politiche pubbliche a sostegno della famiglia. Nel saggio vengono analizzate le politiche familiari promosse da tra vari paesi europei, partendo dal presupposto che per essere efficaci e rispettose dell'equità di genere queste politiche devono agire simultaneamente su tre aree fondamentali: la realtà del lavoro e della vita professionale; la conciliazione famiglia/lavoro; la struttura dei rapporti di genere all'interno della coppia. Per comprendere in che modo i tre fattori sono interrelati tra loro, nel saggio vengono richiamati alcuni "primati" italiani, che è difficile non leggere in termini di causa-effetto: l'Italia soffre più degli altri paesi sviluppati sia per la bassa natalità che per la bassa occupazione femminile; è uno di Paesi in cui è più difficile e costoso conciliare famiglia e lavoro; le donne italiane sono quelle che hanno minor tempo libero sia in termini assoluti (rispetto cioè alle altre donne europee) che relativi (rispetto cioè agli uomini italiani); le donne italiane, rispetto alla media europea, escono in maggior numero dal mercato del lavoro alla nascita del primo figlio senza farvi successivamente ritorno; i padri italiani offrono uno scarso contributo al lavoro domestico e di cura.
2011
9788846729880
Il nido dei bambini e delle bambine. Formazione e professionalità per l'infanzia
145
167
Biemmi, Irene
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