La tematica “media e minori” comprende oggi un’ampia area di studi teorici e empirici che mirano ad analizzare il complesso rapporto tra i mezzi di comunicazione di massa e quel target del tutto speciale costituito dai soggetti in età evolutiva. All’interno di questo ambito di studi rientrano le indagini sulla fruizione dei media da parte dei minori, che con il tempo si sono canalizzate in due ambiti complementari: da un lato le statistiche sui consumi mediatici che forniscono dati quantitativi sulle abitudini di fruizione del pubblico infantile; su un altro fronte si collocano le ricerche qualitative – di stampo prevalentemente etnografico – che mirano ad indagare più approfonditamente le modalità di fruizione dei media, le particolari situazioni contestuali in cui avviene il consumo mediatico, i significati attribuiti ai messaggi massmediatici in funzione dei diversi contesti di ricezione. Una lettura incrociata delle indagini quantitative e qualitative può risultare interessante per dare risposta ad alcuni quesiti preliminari: non solo “quanto” ma soprattutto “come” i bambini utilizzano i media. Inoltre, quando si parla degli effetti della tv sui minori si tende a dare una valutazione omogenea e indistinta per i bambini dei due sessi. L’operazione non è corretta proprio in base a quel principio di differenziazione dell’audience che sta alla base delle teorie massmediologiche e soprattutto in considerazione del fatto che l’appartenenza di genere condiziona i processi di socializzazione attivati dai mass media. Intersecare la prospettiva di genere con gli studi di media research significa interrogarsi sul tipo di correlazione esistente tra le rappresentazioni di genere veicolate dai mass media e i processi di costruzione identitaria di bambine e bambini (ma anche di donne e uomini). Risulta in particolare interessante interrogarsi sulla capacità dei media di porsi come agenti di mutamento sociale, utili per una ridefinizione delle immagini tradizionali femminili e maschili.

La costruzione di un modello attuale / Biemmi, Irene. - STAMPA. - (2010), pp. 45-79.

La costruzione di un modello attuale

Biemmi Irene
2010

Abstract

La tematica “media e minori” comprende oggi un’ampia area di studi teorici e empirici che mirano ad analizzare il complesso rapporto tra i mezzi di comunicazione di massa e quel target del tutto speciale costituito dai soggetti in età evolutiva. All’interno di questo ambito di studi rientrano le indagini sulla fruizione dei media da parte dei minori, che con il tempo si sono canalizzate in due ambiti complementari: da un lato le statistiche sui consumi mediatici che forniscono dati quantitativi sulle abitudini di fruizione del pubblico infantile; su un altro fronte si collocano le ricerche qualitative – di stampo prevalentemente etnografico – che mirano ad indagare più approfonditamente le modalità di fruizione dei media, le particolari situazioni contestuali in cui avviene il consumo mediatico, i significati attribuiti ai messaggi massmediatici in funzione dei diversi contesti di ricezione. Una lettura incrociata delle indagini quantitative e qualitative può risultare interessante per dare risposta ad alcuni quesiti preliminari: non solo “quanto” ma soprattutto “come” i bambini utilizzano i media. Inoltre, quando si parla degli effetti della tv sui minori si tende a dare una valutazione omogenea e indistinta per i bambini dei due sessi. L’operazione non è corretta proprio in base a quel principio di differenziazione dell’audience che sta alla base delle teorie massmediologiche e soprattutto in considerazione del fatto che l’appartenenza di genere condiziona i processi di socializzazione attivati dai mass media. Intersecare la prospettiva di genere con gli studi di media research significa interrogarsi sul tipo di correlazione esistente tra le rappresentazioni di genere veicolate dai mass media e i processi di costruzione identitaria di bambine e bambini (ma anche di donne e uomini). Risulta in particolare interessante interrogarsi sulla capacità dei media di porsi come agenti di mutamento sociale, utili per una ridefinizione delle immagini tradizionali femminili e maschili.
2010
9788846727534
Media Education tra formazione e scuola
45
79
Biemmi, Irene
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