“Tutto quello che vedi vive solo nell’ inquadratura...se vuoi è come una finestrada cui guardi i fenomeni, e tu sei come un bambino che deve fare un tema scrivendo quello che ha visto. Tu guardi dalla finestra, ma chi è che guarda?”. In uno dei sui scritti Luigi Ghirri riflette sulla natura paradossale della fotografia e dell’atto del fotografare visto come un mondo che osserva il mondo attraverso la finestra, introducendo il tema della visuale afferrata dal riquadro quotidiano posto a separare la realtà domestica da ciò che si trova all’esterno. In Deserto rosa/Luigi Ghirri, di Elisabetta Sgarbi, la macchina da presa, sporgendosi oltre la finestra della casa di Ghirri a Roncocesi, torna a visitare i paesaggi ritratti dal fotografo, nel corso della sua ricerca, secondo l’alternarsi delle stagioni, che nel film sono cinque: Primavera, Estate, Autunno, Inverno e Primavera notturna.

Galleria dell'architettura italiana Deserto rosa/Luigi Ghirri di Elisabetta Sgarbi. Il film e le fotografie / R. Butini. - In: FIRENZE ARCHITETTURA. - ISSN 1826-0772. - STAMPA. - 2.2010:(2010), pp. 140-145.

Galleria dell'architettura italiana Deserto rosa/Luigi Ghirri di Elisabetta Sgarbi. Il film e le fotografie.

BUTINI, RICCARDO
2010

Abstract

“Tutto quello che vedi vive solo nell’ inquadratura...se vuoi è come una finestrada cui guardi i fenomeni, e tu sei come un bambino che deve fare un tema scrivendo quello che ha visto. Tu guardi dalla finestra, ma chi è che guarda?”. In uno dei sui scritti Luigi Ghirri riflette sulla natura paradossale della fotografia e dell’atto del fotografare visto come un mondo che osserva il mondo attraverso la finestra, introducendo il tema della visuale afferrata dal riquadro quotidiano posto a separare la realtà domestica da ciò che si trova all’esterno. In Deserto rosa/Luigi Ghirri, di Elisabetta Sgarbi, la macchina da presa, sporgendosi oltre la finestra della casa di Ghirri a Roncocesi, torna a visitare i paesaggi ritratti dal fotografo, nel corso della sua ricerca, secondo l’alternarsi delle stagioni, che nel film sono cinque: Primavera, Estate, Autunno, Inverno e Primavera notturna.
2010
2.2010
140
145
R. Butini
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