Abstract (italiano): Questo saggio ricostruisce il dibattito sullo spazio politico assumendo come punti di partenza la tradizione geopolitica europea e la nascita della cartografia come tentativo di disciplinare lo spazio. La semantica storica del concetto di confine (“finis”, “boundary”/“border”, “Grenze”/ “Schranke”) mostra che le categorie di ordine e disordine non possono essere più interpretate secondo vecchi paradigmi. Oltre a filosofi e scrittori classici (Cartesio, Rousseau, Melville), il saggio presta grande attenzione ad autori del ventesimo secolo come Franz Rosenzweig, Martin Heidegger e Peter Sloterdijk. Abstract (english): This essay reconstructs the debate on political space by taking as points of departure the European geopolitical tradition and the emergence of cartography as an attempt to regulate the space. The semantics of the historical concept of the border (“finis”, “boundary”/“border”, “Grenze”/ “Schranke”) shows that the categories of order and disorder can no more be interpreted according to the old paradigms. In addition to classical writers, and philosophers (Descartes, Rousseau, Melville), the essay pays great attention to twentieth-century authors such as Franz Rosenzweig, Martin Heidegger and Peter Sloterdijk.

L'entropia del confine / B. Accarino. - STAMPA. - (2007), pp. 7-66.

L'entropia del confine

ACCARINO, BRUNO
2007

Abstract

Abstract (italiano): Questo saggio ricostruisce il dibattito sullo spazio politico assumendo come punti di partenza la tradizione geopolitica europea e la nascita della cartografia come tentativo di disciplinare lo spazio. La semantica storica del concetto di confine (“finis”, “boundary”/“border”, “Grenze”/ “Schranke”) mostra che le categorie di ordine e disordine non possono essere più interpretate secondo vecchi paradigmi. Oltre a filosofi e scrittori classici (Cartesio, Rousseau, Melville), il saggio presta grande attenzione ad autori del ventesimo secolo come Franz Rosenzweig, Martin Heidegger e Peter Sloterdijk. Abstract (english): This essay reconstructs the debate on political space by taking as points of departure the European geopolitical tradition and the emergence of cartography as an attempt to regulate the space. The semantics of the historical concept of the border (“finis”, “boundary”/“border”, “Grenze”/ “Schranke”) shows that the categories of order and disorder can no more be interpreted according to the old paradigms. In addition to classical writers, and philosophers (Descartes, Rousseau, Melville), the essay pays great attention to twentieth-century authors such as Franz Rosenzweig, Martin Heidegger and Peter Sloterdijk.
2007
9788872854938
Confini in disordine. Le trasformazioni dello spazio
7
66
B. Accarino
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