Snøetta, Opera House

Il saggio presenta una delle più significative realizzazioni architettoniche del panorama europeo degli ultimi anni: il teatro dell’Opera della città di Oslo, progettato dallo studio norvegese Snøetta. La presentazione del progetto avviene attraverso una sua lettura multidirezionale che dalla scala urbana, con l’interpretazione del ruolo dell’opera nel contesto territoriale, passa a quella architettonica, con la sua descrizione e l’interpretazione delle suggestioni che ne stanno alla base, e arriva al dettaglio con l’analisi della struttura, delle tecniche di esecuzione e dei materiali utilizzati. L’imponente e mirabile edificio, risultato di un concorso internazionale indetto dal Ministero per gli Affari Culturali ed Ecclesiastici della Norvegia, si presenta come un “iceberg urbano” che va a caratterizzare la “città del fiordo”, il nuovo quartiere residenziale e commerciale della zona portuale di Biørvika. Costruito nell’arco di soli cinque anni a partire dal 2003, si presenta come un enorme monumento architettonico posto al confine tra artificio e natura, simbolo sia dell’intervento di riqualificazione dell’area che dell’importanza per la cultura e la società norvegese dell’opera e il balletto. Il complesso, composto da piani inclinati, è a prevalente sviluppo orizzontale secondo l’andamento naturale del paesaggio circostante ed è interpretabile come un unico elemento formato a sua volta da un “tappeto”, una piazza inclinata in marmo bianco di Carrara che sorge dall’acqua, una “fabbrica” rivestita in alluminio e un “muro onda” che caratterizza l’interno dell’opera attraverso una suggestiva composizione di listelli in legno di quercia bianca americana.