Il contributo si focalizza sulla rappresentazione del capo britanno Carataco nel XII libro degli Annales di Tacito. In tale contesto, lo storico attribuisce due discorsi diversi al capo dei Catuvellauni. A differenza del primo, tenuto in Britannia e inteso a persuadere le tribù locali a combattere contro i Romani, secondo criteri argomentativi propri della retorica militare, il secondo pronunciato alla presenza dell’imperatore Claudio, dopo che Carataco fu portato in trionfo per le vie di Roma, in seguito alla sua cattura, contiene un’accusa esplicita sulle tecniche di conquista adottate dai Romani allo scopo di impossessarsi del patrimonio altrui, traendo vantaggio dal sostegno ottenuto anche dalle tribù locali. Indicativa per ricavarne l’interesse dello storico a delineare la prospettiva dei popoli vinti, la testimonianza consente d’altro canto di rilevare come la decisione di Claudio di concedere la salvezza a Carataco dopo averlo esibito come prigioniero per le vie di Roma costituisse un ulteriore esempio dell’abilità strategica del principe nel servirsi a scopo propagandistico dei successi conseguiti in Britannia sotto il suo regno. ABSTRACT The paper focuses on the representation of the British leader Caratacus in the twelfth book of the Annals by Tacitus. Within this context the historian attributes two different speeches to the leader of the Catuvellauni. In contrast with the first, held in Britannia, aimed at persuading the local tribes to fight against the Romans, which follows the conventions of military oratory, the second, pronounced in the presence of Emperor Claudius, after Caratacus was paraded through Rome, following his capture, contains an explicit accusation of the Roman way of conquering in order to obtain property and possessions, taking advantage also of the support of local tribes. In addition to the interest of this argument in showing a further example of Tacitus' interest in expressing the perspective of the oppressed, Claudius' decision to concede Caratacus his life, after having him paraded as prisoner through the streets of Rome, provides a further example of his strategic skill in exploiting the propaganda value of the successes in Britain achieved under his leadership.

"si vos omnibus imperitare vultis..." (Tac. Ann. XII,37): l'audacia di Carataco e le strategie di autopromozione di Claudio / I. G. MASTROROSA. - In: EUPHROSYNE. - ISSN 0870-0133. - STAMPA. - XXXIX:(2011), pp. 189-200.

"si vos omnibus imperitare vultis..." (Tac. Ann. XII,37): l'audacia di Carataco e le strategie di autopromozione di Claudio

MASTROROSA, IDA GILDA
2011

Abstract

Il contributo si focalizza sulla rappresentazione del capo britanno Carataco nel XII libro degli Annales di Tacito. In tale contesto, lo storico attribuisce due discorsi diversi al capo dei Catuvellauni. A differenza del primo, tenuto in Britannia e inteso a persuadere le tribù locali a combattere contro i Romani, secondo criteri argomentativi propri della retorica militare, il secondo pronunciato alla presenza dell’imperatore Claudio, dopo che Carataco fu portato in trionfo per le vie di Roma, in seguito alla sua cattura, contiene un’accusa esplicita sulle tecniche di conquista adottate dai Romani allo scopo di impossessarsi del patrimonio altrui, traendo vantaggio dal sostegno ottenuto anche dalle tribù locali. Indicativa per ricavarne l’interesse dello storico a delineare la prospettiva dei popoli vinti, la testimonianza consente d’altro canto di rilevare come la decisione di Claudio di concedere la salvezza a Carataco dopo averlo esibito come prigioniero per le vie di Roma costituisse un ulteriore esempio dell’abilità strategica del principe nel servirsi a scopo propagandistico dei successi conseguiti in Britannia sotto il suo regno. ABSTRACT The paper focuses on the representation of the British leader Caratacus in the twelfth book of the Annals by Tacitus. Within this context the historian attributes two different speeches to the leader of the Catuvellauni. In contrast with the first, held in Britannia, aimed at persuading the local tribes to fight against the Romans, which follows the conventions of military oratory, the second, pronounced in the presence of Emperor Claudius, after Caratacus was paraded through Rome, following his capture, contains an explicit accusation of the Roman way of conquering in order to obtain property and possessions, taking advantage also of the support of local tribes. In addition to the interest of this argument in showing a further example of Tacitus' interest in expressing the perspective of the oppressed, Claudius' decision to concede Caratacus his life, after having him paraded as prisoner through the streets of Rome, provides a further example of his strategic skill in exploiting the propaganda value of the successes in Britain achieved under his leadership.
2011
XXXIX
189
200
I. G. MASTROROSA
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