Dopo un’esperienza difficile, quella della perdita, ecco nascere la volontà di esprimere il sentimento di gratitudine verso le persone che hanno condiviso quel tempo prezioso e finale. Così, come si ringraziano amici e parenti per essere stati lì in un momento fatale, si ringraziano anche i medici, gli infermieri, i volontari che hanno prestato il loro servizio per regalare una morte tranquilla a chi, altrimenti, con tutta probabilità, sarebbe stato destinato a una morte tremenda. L’articolo mette in evidenze come questa pratica sottolinei la specificità degli hospice, che pur rimanendo istituzioni sanitarie, sono al contempo luoghi in cui si coltivano gli affetti. Dunque tra istituzione, assistiti e familiari si instaurano nuove relazioni e si stabiliscono nuovi modi di comunicare. Per questo i parenti hanno necessità di riconoscere ai medici palliativisti, agli inferimieri, ai volontari un particolare spirito di servizio e sentono la necessità di fare dono della loro gratitudine. Dono che, come ci insegnano Marcel Mauss, Franz Boas, Bronislaw Malinowsky, servono innanzitutto a stabilire nuovi e importanti legami sociali in questo caso proprio nel momento della perdita.

La gratitudine dei familiari nelle cure di fine vita / Silvia Pezzoli. - In: SALUTE E TERRITORIO. - ISSN 0392-4505. - STAMPA. - 189:(2011), pp. 375-379.

La gratitudine dei familiari nelle cure di fine vita

Silvia Pezzoli
2011

Abstract

Dopo un’esperienza difficile, quella della perdita, ecco nascere la volontà di esprimere il sentimento di gratitudine verso le persone che hanno condiviso quel tempo prezioso e finale. Così, come si ringraziano amici e parenti per essere stati lì in un momento fatale, si ringraziano anche i medici, gli infermieri, i volontari che hanno prestato il loro servizio per regalare una morte tranquilla a chi, altrimenti, con tutta probabilità, sarebbe stato destinato a una morte tremenda. L’articolo mette in evidenze come questa pratica sottolinei la specificità degli hospice, che pur rimanendo istituzioni sanitarie, sono al contempo luoghi in cui si coltivano gli affetti. Dunque tra istituzione, assistiti e familiari si instaurano nuove relazioni e si stabiliscono nuovi modi di comunicare. Per questo i parenti hanno necessità di riconoscere ai medici palliativisti, agli inferimieri, ai volontari un particolare spirito di servizio e sentono la necessità di fare dono della loro gratitudine. Dono che, come ci insegnano Marcel Mauss, Franz Boas, Bronislaw Malinowsky, servono innanzitutto a stabilire nuovi e importanti legami sociali in questo caso proprio nel momento della perdita.
2011
189
375
379
Goal 4: Quality education
Silvia Pezzoli
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
salter.pdf

Accesso chiuso

Tipologia: Versione finale referata (Postprint, Accepted manuscript)
Licenza: Tutti i diritti riservati
Dimensione 934.33 kB
Formato Adobe PDF
934.33 kB Adobe PDF   Richiedi una copia

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/607091
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact