Due strofe di due poesie molto note di Hölderlin vengono analizzate, tenendo conto anche delle più note traduzioni in italiano, al fine di enucleare alcuni elementi latenti e richiami mitici che emrgono con chiarezza soltanto attraverso un puntuale confronto con fonti latine. Le strofe, dedicata l'una a un magico plenilunio (Brot und Wein), l'altra al dio sole (Dem Sonnengott), rivelano nelle loro immagini quella che si potrebbe definire un' "intertestualità seminale", ovvero dei precisi riferimenti mitologici sapientemente occultati nella rappresentazione paesaggistica. In particolare, attraverso un confronto con la traduzione hölderliniana della Farsaglia di Lucano, è possibile spiegare la misteriosa immagine della luna come "Schattenbild"("profilo d'ombra") della terra.

La baccante notturna di Hölderlin / Vivetta Vivarelli. - In: BELFAGOR. - ISSN 0005-8351. - STAMPA. - LXVI:(2011), pp. 719-727.

La baccante notturna di Hölderlin

VIVARELLI, VIVETTA
2011

Abstract

Due strofe di due poesie molto note di Hölderlin vengono analizzate, tenendo conto anche delle più note traduzioni in italiano, al fine di enucleare alcuni elementi latenti e richiami mitici che emrgono con chiarezza soltanto attraverso un puntuale confronto con fonti latine. Le strofe, dedicata l'una a un magico plenilunio (Brot und Wein), l'altra al dio sole (Dem Sonnengott), rivelano nelle loro immagini quella che si potrebbe definire un' "intertestualità seminale", ovvero dei precisi riferimenti mitologici sapientemente occultati nella rappresentazione paesaggistica. In particolare, attraverso un confronto con la traduzione hölderliniana della Farsaglia di Lucano, è possibile spiegare la misteriosa immagine della luna come "Schattenbild"("profilo d'ombra") della terra.
2011
LXVI
719
727
Vivetta Vivarelli
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