I manufatti musivi, spesso collocati in contesti di difficile lettura e interpretazione, richiedono rilievi multiscala in cui, alla ricchezza del dettaglio intrinseca all’oggetto di studio, si aggiunge la necessità di acquisire, in tempi rapidi, informazioni, metricamente corrette, delle condizioni al contorno. Negli ultimi anni sono state sviluppate nuove tecnologie basate su sistemi active sensing, complementari a procedure topografiche e fotogrammetriche più consolidate, che sono in grado di riprodurre modelli digitali tridimensionali, riducendo drasticamente i tempi per le operazioni di misura sul campo, con elevata accuratezza metrica ed esaustività qualitativa dei dati. Ogni intervento di restauro richiede un’appropriata documentazione, tanto dello stato di fatto precedente che delle fasi di intervento in progress. Risultati ottimali possono essere raggiunti solo grazie alla collaborazione fra competenze diverse. Si giustifica così il contributo di varie discipline scientifiche nello studio e nel progetto di conservazione dei mosaici. La “geomatica” è la disciplina che si fonda sulla tradizione del rilevamento topografico e fotogrammetrico, integrandola ora con nuove strumentazioni elettroniche di misura ed informatiche per l'elaborazione dei dati. Il presente contributo illustra l'applicazione di sistemi di scansione tridimensionale e di fotogrammetria digitale alla documentazione metrica di uno spazio architettonico riccamente decorato da superfici musive e paramenti lapidei. Tali metodiche hanno introdotto una sostanziale variazione metodologica rispetto alla procedura tradizionale: a differenza di ciò che accade con la topografia e la fotogrammetria, dove si procede attraverso estrapolazioni di linee e punti per ottenere un modello che è sintesi di un processo di interpretazione, nel modello ottenuto da acquisizione tridimensionale il percorso si inverte, automatizzando completamente la fase di acquisizione e posticipando la comprensione e la sintesi nella fase di trattamento successiva. Il risultato infatti è costituito da una nuvola di coordinate tridimensionali di densità elevata, acquisita in tempi brevi ma che necessita di accurate operazioni di post-elaborazione.

Tecniche geomatiche a supporto del progetto di conservazione: il rilievo delle superfici musive / G. Tucci; L. Al Turk; V. Bonora; A. Nobile. - STAMPA. - (2011), pp. 61-64.

Tecniche geomatiche a supporto del progetto di conservazione: il rilievo delle superfici musive

TUCCI, GRAZIA;BONORA, VALENTINA;NOBILE, ALESSIA
2011

Abstract

I manufatti musivi, spesso collocati in contesti di difficile lettura e interpretazione, richiedono rilievi multiscala in cui, alla ricchezza del dettaglio intrinseca all’oggetto di studio, si aggiunge la necessità di acquisire, in tempi rapidi, informazioni, metricamente corrette, delle condizioni al contorno. Negli ultimi anni sono state sviluppate nuove tecnologie basate su sistemi active sensing, complementari a procedure topografiche e fotogrammetriche più consolidate, che sono in grado di riprodurre modelli digitali tridimensionali, riducendo drasticamente i tempi per le operazioni di misura sul campo, con elevata accuratezza metrica ed esaustività qualitativa dei dati. Ogni intervento di restauro richiede un’appropriata documentazione, tanto dello stato di fatto precedente che delle fasi di intervento in progress. Risultati ottimali possono essere raggiunti solo grazie alla collaborazione fra competenze diverse. Si giustifica così il contributo di varie discipline scientifiche nello studio e nel progetto di conservazione dei mosaici. La “geomatica” è la disciplina che si fonda sulla tradizione del rilevamento topografico e fotogrammetrico, integrandola ora con nuove strumentazioni elettroniche di misura ed informatiche per l'elaborazione dei dati. Il presente contributo illustra l'applicazione di sistemi di scansione tridimensionale e di fotogrammetria digitale alla documentazione metrica di uno spazio architettonico riccamente decorato da superfici musive e paramenti lapidei. Tali metodiche hanno introdotto una sostanziale variazione metodologica rispetto alla procedura tradizionale: a differenza di ciò che accade con la topografia e la fotogrammetria, dove si procede attraverso estrapolazioni di linee e punti per ottenere un modello che è sintesi di un processo di interpretazione, nel modello ottenuto da acquisizione tridimensionale il percorso si inverte, automatizzando completamente la fase di acquisizione e posticipando la comprensione e la sintesi nella fase di trattamento successiva. Il risultato infatti è costituito da una nuvola di coordinate tridimensionali di densità elevata, acquisita in tempi brevi ma che necessita di accurate operazioni di post-elaborazione.
2011
9788883145155
Il centro di documentazione e formazione nel settore dei beni culturali e architettonici - Civitacampomarano (Molise)
61
64
G. Tucci; L. Al Turk; V. Bonora; A. Nobile
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