Le aree in cui è più urgente il sostegno alla fertilità sono quelle caratterizzate da suoli argillosi di neogenesi, soggetti a rischi di destrutturazione fisica, come ad esempio in Toscana il comprensorio delle Crete Senesi. Il miglioramento dei suoli può essere ottenuto con la coltivazione di leguminose foraggere, capaci di apportare contemporaneamente sostanza organica ed azoto. Tra le specie spontanee idonee ad impieghi multifunzionali un notevole interesse è presentato dalle erbe mediche annuali. Lo scopo della sperimentazione è stato quello di valutare l’idoneità di genotipi spontanei di varie specie di mediche annuali alla costituzione di cotici erbosi autoriseminanti su terreni argillosi nelle aree collinari della Toscana, utilizzando popolazioni provenienti da ambienti con caratteristiche similari. Sono state valutate 4 popolazioni di mediche annuali, appartenenti alle specie Medicago polymorpha, M. orbicularis, M. arabica e M. minima e rispettivamente provenienti da Sassari, da Asciano (SI), da Montalto Uffugo (CS) e da Spedaletto (FI). Le accessioni sottoposte a confronto hanno dimostrato di essere idonee ad impieghi polifunzionali per la produzione di foraggi, il miglioramento della fertilità dei terreni argillosi e la loro difesa dall’erosione. La forma di utilizzazione più conveniente è risultata essere il pascolamento, ma M. polymorpha, data la sua maggiore altezza, può prestarsi anche allo sfalcio. La differente precocità ha consentito di prolungare l’utilizzazione del pascolo mediante l’impiego di più specie. La maggiore stabilità di M. arabica e M. minima ha lasciato presumere una migliore adattabilità agli stress ambientali. La germinazione maggiormente differita nel tempo di M. minima, insieme all’elevato numero di semi, ha consentito una più efficace autorisemina e quindi una maggiore persistenza del cotico erboso.

Caratterizzazione di genotipi di mediche annuali spontanee da impiegare per il miglioramento e la sostenibilità dei pascoli nelle crete senesi / R. Tallarico; L. Ghiselli; S. Romagnoli; S. Benedettelli; A. Pardini. - STAMPA. - Tecniche agronomiche Produzioni vegetali Agro-ambiente:(2009), pp. 341-342. (Intervento presentato al convegno XXXVIII Convegno Nazionale della Società Italiana di Agronomia tenutosi a Firenze nel 21-23 settembre 2009).

Caratterizzazione di genotipi di mediche annuali spontanee da impiegare per il miglioramento e la sostenibilità dei pascoli nelle crete senesi

TALLARICO, REMIGIO;GHISELLI, LISETTA;ROMAGNOLI, SIGFRIDO;BENEDETTELLI, STEFANO;PARDINI, ANDREA
2009

Abstract

Le aree in cui è più urgente il sostegno alla fertilità sono quelle caratterizzate da suoli argillosi di neogenesi, soggetti a rischi di destrutturazione fisica, come ad esempio in Toscana il comprensorio delle Crete Senesi. Il miglioramento dei suoli può essere ottenuto con la coltivazione di leguminose foraggere, capaci di apportare contemporaneamente sostanza organica ed azoto. Tra le specie spontanee idonee ad impieghi multifunzionali un notevole interesse è presentato dalle erbe mediche annuali. Lo scopo della sperimentazione è stato quello di valutare l’idoneità di genotipi spontanei di varie specie di mediche annuali alla costituzione di cotici erbosi autoriseminanti su terreni argillosi nelle aree collinari della Toscana, utilizzando popolazioni provenienti da ambienti con caratteristiche similari. Sono state valutate 4 popolazioni di mediche annuali, appartenenti alle specie Medicago polymorpha, M. orbicularis, M. arabica e M. minima e rispettivamente provenienti da Sassari, da Asciano (SI), da Montalto Uffugo (CS) e da Spedaletto (FI). Le accessioni sottoposte a confronto hanno dimostrato di essere idonee ad impieghi polifunzionali per la produzione di foraggi, il miglioramento della fertilità dei terreni argillosi e la loro difesa dall’erosione. La forma di utilizzazione più conveniente è risultata essere il pascolamento, ma M. polymorpha, data la sua maggiore altezza, può prestarsi anche allo sfalcio. La differente precocità ha consentito di prolungare l’utilizzazione del pascolo mediante l’impiego di più specie. La maggiore stabilità di M. arabica e M. minima ha lasciato presumere una migliore adattabilità agli stress ambientali. La germinazione maggiormente differita nel tempo di M. minima, insieme all’elevato numero di semi, ha consentito una più efficace autorisemina e quindi una maggiore persistenza del cotico erboso.
2009
.Atti del XXXVIII Convegno Nazionale SIA - Tecniche agronomiche, Produzioni Vegetali, Agro-ambiente, Qualità dei prodotti
XXXVIII Convegno Nazionale della Società Italiana di Agronomia
Firenze
21-23 settembre 2009
R. Tallarico; L. Ghiselli; S. Romagnoli; S. Benedettelli; A. Pardini
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