Maurizio Agamennone Di tanti “transiti”. Il dialogo interculturale nella musica di Luciano Berio Il pensiero e la scrittura musicale di Luciano Berio sono stati in costante dialogo con le musiche di tradizione orale, rappresentative di regioni euro-folkloriche o provenienti da aree extra-europee di interesse etnologico. Il dialogo ha attraversato tutta la produzione, fino dagli esordi, e ha avuto riflessi profondi per lavori giovanili e di minore impegno come per opere considerate centrali ed emblematiche. I modi del dialogo si sono esplicati con procedure assai diverse, in relazione ai materiali, documenti e informatori utilizzati, e possono essere rappresentati rapidamente come segue: a) individuazione di tecniche combinatore locali, assunzione delle tecniche individuate, con molteplici criteri di adattamento, trasformazione e trasferimento in assetti propri, assai lontani dai testi originali (procedimenti polifonici di matrice centro-africana in Coro); b) individuazione di profili melodici particolarmente connotanti, originali e “attraenti”, tratti da repertori vocali costruiti soprattutto su generi di “canzone”, calco parziale o re-invenzione in contesto cameristico (melodie tradizionali europee, americane e centro-asiatiche: Folk songs, E si fussi pisci); c) individuazione di profili melodici rappresentativi di culture locali - compatte e omogenee – e di pratiche circoscritte, “traduzione” vocale-strumentale, calco degli incipit melodici e successive operazioni di trasformazione e variazione (Voci, Naturale); d) individuazione di pratiche performative, costruite su procedure di iterazione variata o di combinazione estemporanea di tratti grammaticali elementari, assunzione di tali procedure e “traduzione” delle stesse in contesti latamente drammaturgici (Questo vuol dire che, Outis). La ricognizione sulle fonti e sugli interlocutori del dialogo intessuto da Berio propone un inventario anch’esso variabile, con presenze multiformi: a) edizioni a stampa di trascrizioni musicali operate da studiosi; b) documenti sonori raccolti sul terreno e pubblicati in disco; c) testi poetici pubblicati da raccoglitori locali d) testi saggistici di interesse etnologico e antropologico e) interazione discorsiva con personalità impegnate nella ricerca sul campo o provenienti da territori di particolare interesse e suggestione musicale. Maurizio Agamennone Di tanti “transiti”. Intercultural dialogue in Luciano Berio’s music. Luciano Berio’s artistic thought and musical writing have always been in contact with many musical practices of oral tradition, originating from European folklore and from extra-European areas of ethnological interest. This dialogue can be observed throughout his work, since the very beginning, and had a deep influence on juvenile and minor works as well as in creations regarded as central and emblematic. The ways of the dialogue have been constructed using greatly varied procedures, with relation to the material, documentation and informants he used, and can be rapidly outlined as follows: a) detection of local combinatory techniques, mastering of the techniques discovered in this way, with various criteria of adaptation, transformation and absorption into structures of his own, considerably far away from the original texts (Central African polyphonic procedures in Coro); b) detection of particularly connoting, original and “appealing” melodic profiles, taken from vocal repertoires mainly built on genres of the “song” kind, partial “mould” or re-invention in a chamber music context (traditional European, American and Central Asian melodies: Folk songs, E si fussi pisci); c) detection of melodic profiles representative of local cultures – coherent and homogeneous – and of localized practices, vocal-instrumental “translation”, “mould” of melodic incipits and subsequent operations of transformation and variation (Voci, Naturale); d) detection of performance practices, built on procedures of varied iteration or extemporaneous combination of elementary grammatical features, absorption of such procedures and “translation” of the same in sweepingly dramaturgical contexts (Questo vuol dire che, Outis). The survey of the sources and interlocutors of the dialogue that Berio is interweaving offers an inventory which also is variable and manifold: a) musical transcriptions, made and published by scholars b) sound sources gathered on the field, and recorded on disc c) poetic texts published by local collectors d) ethnological and anthropological essays e) conversational interaction with personalities involved in field research or coming from regions of particular musical interest and fascination.

Di tanti "transiti". Il dialogo interculturale nella musica di Luciano Berio / M.Agamennone. - STAMPA. - (2012), pp. 359-397.

Di tanti "transiti". Il dialogo interculturale nella musica di Luciano Berio

AGAMENNONE, MAURIZIO
2012

Abstract

Maurizio Agamennone Di tanti “transiti”. Il dialogo interculturale nella musica di Luciano Berio Il pensiero e la scrittura musicale di Luciano Berio sono stati in costante dialogo con le musiche di tradizione orale, rappresentative di regioni euro-folkloriche o provenienti da aree extra-europee di interesse etnologico. Il dialogo ha attraversato tutta la produzione, fino dagli esordi, e ha avuto riflessi profondi per lavori giovanili e di minore impegno come per opere considerate centrali ed emblematiche. I modi del dialogo si sono esplicati con procedure assai diverse, in relazione ai materiali, documenti e informatori utilizzati, e possono essere rappresentati rapidamente come segue: a) individuazione di tecniche combinatore locali, assunzione delle tecniche individuate, con molteplici criteri di adattamento, trasformazione e trasferimento in assetti propri, assai lontani dai testi originali (procedimenti polifonici di matrice centro-africana in Coro); b) individuazione di profili melodici particolarmente connotanti, originali e “attraenti”, tratti da repertori vocali costruiti soprattutto su generi di “canzone”, calco parziale o re-invenzione in contesto cameristico (melodie tradizionali europee, americane e centro-asiatiche: Folk songs, E si fussi pisci); c) individuazione di profili melodici rappresentativi di culture locali - compatte e omogenee – e di pratiche circoscritte, “traduzione” vocale-strumentale, calco degli incipit melodici e successive operazioni di trasformazione e variazione (Voci, Naturale); d) individuazione di pratiche performative, costruite su procedure di iterazione variata o di combinazione estemporanea di tratti grammaticali elementari, assunzione di tali procedure e “traduzione” delle stesse in contesti latamente drammaturgici (Questo vuol dire che, Outis). La ricognizione sulle fonti e sugli interlocutori del dialogo intessuto da Berio propone un inventario anch’esso variabile, con presenze multiformi: a) edizioni a stampa di trascrizioni musicali operate da studiosi; b) documenti sonori raccolti sul terreno e pubblicati in disco; c) testi poetici pubblicati da raccoglitori locali d) testi saggistici di interesse etnologico e antropologico e) interazione discorsiva con personalità impegnate nella ricerca sul campo o provenienti da territori di particolare interesse e suggestione musicale. Maurizio Agamennone Di tanti “transiti”. Intercultural dialogue in Luciano Berio’s music. Luciano Berio’s artistic thought and musical writing have always been in contact with many musical practices of oral tradition, originating from European folklore and from extra-European areas of ethnological interest. This dialogue can be observed throughout his work, since the very beginning, and had a deep influence on juvenile and minor works as well as in creations regarded as central and emblematic. The ways of the dialogue have been constructed using greatly varied procedures, with relation to the material, documentation and informants he used, and can be rapidly outlined as follows: a) detection of local combinatory techniques, mastering of the techniques discovered in this way, with various criteria of adaptation, transformation and absorption into structures of his own, considerably far away from the original texts (Central African polyphonic procedures in Coro); b) detection of particularly connoting, original and “appealing” melodic profiles, taken from vocal repertoires mainly built on genres of the “song” kind, partial “mould” or re-invention in a chamber music context (traditional European, American and Central Asian melodies: Folk songs, E si fussi pisci); c) detection of melodic profiles representative of local cultures – coherent and homogeneous – and of localized practices, vocal-instrumental “translation”, “mould” of melodic incipits and subsequent operations of transformation and variation (Voci, Naturale); d) detection of performance practices, built on procedures of varied iteration or extemporaneous combination of elementary grammatical features, absorption of such procedures and “translation” of the same in sweepingly dramaturgical contexts (Questo vuol dire che, Outis). The survey of the sources and interlocutors of the dialogue that Berio is interweaving offers an inventory which also is variable and manifold: a) musical transcriptions, made and published by scholars b) sound sources gathered on the field, and recorded on disc c) poetic texts published by local collectors d) ethnological and anthropological essays e) conversational interaction with personalities involved in field research or coming from regions of particular musical interest and fascination.
2012
9788822261106
Luciano Berio Nuove prospettive New prespectives
359
397
M.Agamennone
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Aga Berio 2.PDF

Accesso chiuso

Tipologia: Versione finale referata (Postprint, Accepted manuscript)
Licenza: Tutti i diritti riservati
Dimensione 1.89 MB
Formato Adobe PDF
1.89 MB Adobe PDF   Richiedi una copia
Aga Berio 1.PDF

Accesso chiuso

Tipologia: Versione finale referata (Postprint, Accepted manuscript)
Licenza: Tutti i diritti riservati
Dimensione 1.85 MB
Formato Adobe PDF
1.85 MB Adobe PDF   Richiedi una copia

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/631087
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact