In antichità le malte idrauliche sono sempre state realizzate con calce aerea addittivata con composti idraulicizzanti. Solo a partire dal XVI sec. si iniziano a cuocere calcari impuri per ottenere malte resistenti all’umidità e all’acqua. Sia per le malte idrauliche antiche (additivate) che per quelle più recenti, avviene una reazione fra la calce e i composti amorfi o microcristallini ricchi in silice/silicati con formazione di silico alluminati di calcio idrati. Tale reazione avviene in assenza di aria (CO2) e quindi permette alle malte di far presa sott'acqua o in ambienti di elevata umidità. Nello studio delle malte idrauliche l'analisi petrografica al microscopio ottico in luce trasmessa risulta particolarmente utile in quanto permette di riconoscere facilmente i componenti idraulicizzanti aggiunti al legante come pozzolana, cocciopesto, scorie di forgiatura/fonderia, farina fossile, ma permette anche di identificare leganti naturalmente idraulici. Questo grazie all' osservazione dei relitti di clinker non idratati dei cementi e dei resti di cottura della pietra da calce che possono indicare l'utilizzo di calcari marnosi (calci idrauliche naturali).

L’idraulicità delle malte: il contributo della diagnostica minero-petrografica / F. Fratini; E. Pecchioni; E. Cantisani. - In: ARKOS. - ISSN 1974-7950. - STAMPA. - 22:(2010), pp. 40-44.

L’idraulicità delle malte: il contributo della diagnostica minero-petrografica

PECCHIONI, ELENA;
2010

Abstract

In antichità le malte idrauliche sono sempre state realizzate con calce aerea addittivata con composti idraulicizzanti. Solo a partire dal XVI sec. si iniziano a cuocere calcari impuri per ottenere malte resistenti all’umidità e all’acqua. Sia per le malte idrauliche antiche (additivate) che per quelle più recenti, avviene una reazione fra la calce e i composti amorfi o microcristallini ricchi in silice/silicati con formazione di silico alluminati di calcio idrati. Tale reazione avviene in assenza di aria (CO2) e quindi permette alle malte di far presa sott'acqua o in ambienti di elevata umidità. Nello studio delle malte idrauliche l'analisi petrografica al microscopio ottico in luce trasmessa risulta particolarmente utile in quanto permette di riconoscere facilmente i componenti idraulicizzanti aggiunti al legante come pozzolana, cocciopesto, scorie di forgiatura/fonderia, farina fossile, ma permette anche di identificare leganti naturalmente idraulici. Questo grazie all' osservazione dei relitti di clinker non idratati dei cementi e dei resti di cottura della pietra da calce che possono indicare l'utilizzo di calcari marnosi (calci idrauliche naturali).
2010
22
40
44
F. Fratini; E. Pecchioni; E. Cantisani
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