Le malte sono materiali artificiali realizzati miscelando acqua, legante e aggregato in opportune quantità con l'eventuale aggiunta di sostanze di vario tipo sia organiche che inorganiche (additivi) atte a fornire particolari caratteristiche al prodotto finale. Nello studio della natura delle malte è quindi indispensabile indagare le caratteristiche del legante e dell'aggregato, la loro quantità relativa (rapporto legante/aggregato) unitamente alle modalità della loro miscelazione (quantità d'acqua utilizzata e cura nell’impastare). Lo studio delle malte vede coinvolti principalmente tre settori di interesse specifico e applicativo: la conservazione dei monumenti storici, il settore archeometrico ed il settore della ricerca. Nell'ambito della conservazione lo studio delle malte ha in particolare le seguenti finalità: comprensione dei fenomeni di degrado presenti e formulazione di malte da restauro compatibili con i materiali e le condizioni ambientali in cui si trovano. Il settore archeometrico è principalmente interessato alla datazione delle strutture murarie, degli apparati musivi ecc., all'origine delle materie prime utilizzate per la realizzazione delle malte, alle tecnologie di realizzazione degli impasti, alla distribuzione spaziale dei prodotti finiti. I dati ottenuti devono essere altresì utili a trarre considerazioni sulle condizioni socio economiche esistenti al momento della realizzazione dei cantieri di costruzione e dare un contributo rilevante alla conoscenza delle fasi costruttive. Il settore della ricerca si rivolge innanzitutto alla comprensione dei fattori che hanno contribuito alla durabilità o al particolare degrado delle malte, in particolare: a) allo studio delle materie prime; b) allo studio dei processi di cottura, idratazione, carbonatazione; c) allo studio delle trasformazioni chimico-fisiche che si verificano durante la fase di presa; d) alla identificazione degli additivi, là dove essi siano stati utilizzati. Una delle finalità specificatamente applicative del settore ricerca è quella di fornire indicazioni per la realizzazione di leganti e malte compatibili con quelle antiche da utilizzare negli interventi di restauro e di nuove malte di durabilità maggiore rispetto a quelle attuali. Si deve sottolineare che spesso le metodologie analitiche applicate allo studio delle malte non sono in grado di garantire tutte le informazioni sopraelencate o le forniscono solo in modo parziale. Inoltre non tutte le analisi possono (se non si dispone di una quantità di materiale sufficiente) o debbono essere effettuate. D’altro canto, in alcuni casi, si possono ottenere informazioni dettagliate anche con poche analisi mirate. In genere comunque, una sola indagine non è in grado di fornire risposte complete infatti ogni singola analisi ha un suo limite diagnostico. Sarà quindi la complementarietà di più indagini a garantire una corretta ed esaustiva conoscenza del materiale, in relazione ai diversi settori di interesse specifico.

Perchè studiare le malte? / Pecchioni E.; Fratini F.; Cantisani E.; Bonazza A. - ELETTRONICO. - (2012), pp. 101-101. (Intervento presentato al convegno VII Congresso Nazionale di Archeometria Aiar Modena tenutosi a Modena nel 22-24 Febbraio 2012).

Perchè studiare le malte?

PECCHIONI, ELENA;
2012

Abstract

Le malte sono materiali artificiali realizzati miscelando acqua, legante e aggregato in opportune quantità con l'eventuale aggiunta di sostanze di vario tipo sia organiche che inorganiche (additivi) atte a fornire particolari caratteristiche al prodotto finale. Nello studio della natura delle malte è quindi indispensabile indagare le caratteristiche del legante e dell'aggregato, la loro quantità relativa (rapporto legante/aggregato) unitamente alle modalità della loro miscelazione (quantità d'acqua utilizzata e cura nell’impastare). Lo studio delle malte vede coinvolti principalmente tre settori di interesse specifico e applicativo: la conservazione dei monumenti storici, il settore archeometrico ed il settore della ricerca. Nell'ambito della conservazione lo studio delle malte ha in particolare le seguenti finalità: comprensione dei fenomeni di degrado presenti e formulazione di malte da restauro compatibili con i materiali e le condizioni ambientali in cui si trovano. Il settore archeometrico è principalmente interessato alla datazione delle strutture murarie, degli apparati musivi ecc., all'origine delle materie prime utilizzate per la realizzazione delle malte, alle tecnologie di realizzazione degli impasti, alla distribuzione spaziale dei prodotti finiti. I dati ottenuti devono essere altresì utili a trarre considerazioni sulle condizioni socio economiche esistenti al momento della realizzazione dei cantieri di costruzione e dare un contributo rilevante alla conoscenza delle fasi costruttive. Il settore della ricerca si rivolge innanzitutto alla comprensione dei fattori che hanno contribuito alla durabilità o al particolare degrado delle malte, in particolare: a) allo studio delle materie prime; b) allo studio dei processi di cottura, idratazione, carbonatazione; c) allo studio delle trasformazioni chimico-fisiche che si verificano durante la fase di presa; d) alla identificazione degli additivi, là dove essi siano stati utilizzati. Una delle finalità specificatamente applicative del settore ricerca è quella di fornire indicazioni per la realizzazione di leganti e malte compatibili con quelle antiche da utilizzare negli interventi di restauro e di nuove malte di durabilità maggiore rispetto a quelle attuali. Si deve sottolineare che spesso le metodologie analitiche applicate allo studio delle malte non sono in grado di garantire tutte le informazioni sopraelencate o le forniscono solo in modo parziale. Inoltre non tutte le analisi possono (se non si dispone di una quantità di materiale sufficiente) o debbono essere effettuate. D’altro canto, in alcuni casi, si possono ottenere informazioni dettagliate anche con poche analisi mirate. In genere comunque, una sola indagine non è in grado di fornire risposte complete infatti ogni singola analisi ha un suo limite diagnostico. Sarà quindi la complementarietà di più indagini a garantire una corretta ed esaustiva conoscenza del materiale, in relazione ai diversi settori di interesse specifico.
2012
VII Congresso Nazionale di Archeometria
VII Congresso Nazionale di Archeometria Aiar Modena
Modena
Pecchioni E.; Fratini F.; Cantisani E.; Bonazza A
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/675372
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact