Scopo del lavoro: Analizzare complicanze postoperatorie e determinare eventuali fattori di rischio per lo sviluppo delle complicanze dopo enucleazione tumorale (TE). Materiali e metodi: Sono stati valutati prospetticamente 200 pazienti trattati con TE a cielo aperto per RCC nella nostra clinica. La tecnica prevede la rimozione della neoplasia per via smussa, seguendo il naturale piano di clivaggio tra capsula tumorale e parenchima renale, e l’emostasi con sutura sul letto di enucleazione, uso di materiali emostatici e di punti trasfiggenti. Di ogni paziente sono stati registrati dati demografici, clinici, laboratoristici e intraoperatori. Tutte le complicanze postoperatorie sono state registrate e stratificate per severità mediante la scala a 5 livelli del National Cancer Institute Common Toxicity Criteria [NCI-CTC v2.0 http://ctep.cancer.gov/guidelines/].Abbiamo ricercato correlazione fra le complicanze postoperatorie e le variabili pre- e intraoperatorie,mediante analisi univariata (test chi-quadro e T test) e multivariata (regressione logistica). Risultati: Il diametro tumorale medio era 3.2 (1-10) cm, la posizione era peri-ilare nel 10.5%, crescita completamente intrarenale nel 11%, con evidente rapporto con la via escretrice alla TC nel 28.5%. Il clampaggio è stato effettuato nel 93.5% dei casi, con tempo di ischemia calda mediano di 15.0 (5 – 31) min, il tempo operatorio medio (range) è stato di 111.5 (65.0 – 240.0) min, le perdite ematiche 174.2 (25 – 650) ml. Il Δ medio di Hb, creatininemia ed eVFG è risultato 2.5 gr/dL, 0.2 mg/dL, e 10.0 ml/min, rispettivamente. Complessivamente, 32 complicanze postoperatorie si sono verificate in 30 pazienti (15%): 21 sanguinamenti postoperatori, 6 fistole urinose, 2 tromboembolismi e 3 scompensi cardiaci. Non abbiamo registrato IRA significative dal punto di vista clinico. In accordo al sistema NCI-CTC, 6 complicanze erano di grado I, 20 di grado II, e 6 di grado III. Non si sono verificate complicanze di grado IV o V, quali perdite funzionali croniche o decessi. La degenza mediana (range) è stata 6 (4-24) giorni.All’analisi multivariata la crescita completamente intrarenale e le perdite intraoperatorie sono risultati fattori di rischio indipendenti per lo sviluppo di fistola urinosa, e il contatto con i calici alla TC per l’emorragia postoperatoria. Discussione: La TE è una tecnica sicura sul piano chirurgico. Le complicanze più frequenti sono emorragia e fistola urinaria, anche se quest’ultima con incidenza minore di quanto riportato dopo standard NSS. Il pattern di crescita del tumore è apparso più importante del diametro come fattore di rischio di morbilità postoperatoria. La TE quindi è una tecnica opportuna per estendere le indicazioni di NSS a tumori di dimensioni maggiori. Messaggio conclusivo: La TE è una tecnica sicura sul piano chirurgico. La crescita completamente intrarenale e le perdite intraoperatorie sono risultati fattori di rischio indipendenti per lo sviluppo di fistola urinosa, e il contatto con i calici alla TC per l’emorragia postoperatoria.

ANALISI DELLE COMPLICANZE POST OPERATORIE E DEI FATTORI PREDITTIVI IN PAZIENTI TRATTATI CON ENUCLEAZIONE TUMORALE PER CARCINOMA RENALE: STUDIO PROSPETTICO MONOCENTRICO SU 200 CASI / A. Minervini; G. Vittori; A. Tuccio; G. Siena; S. Giancane; M. Salvi; S. Posi; A. Lapini; S. Serni; M. Carini. - STAMPA. - Atti 83°Congresso SIU:(2010), pp. 53-54. (Intervento presentato al convegno 83° Congresso SIU tenutosi a Milano nel 17-20 ottobre).

ANALISI DELLE COMPLICANZE POST OPERATORIE E DEI FATTORI PREDITTIVI IN PAZIENTI TRATTATI CON ENUCLEAZIONE TUMORALE PER CARCINOMA RENALE: STUDIO PROSPETTICO MONOCENTRICO SU 200 CASI

MINERVINI, ANDREA;SERNI, SERGIO;CARINI, MARCO
2010

Abstract

Scopo del lavoro: Analizzare complicanze postoperatorie e determinare eventuali fattori di rischio per lo sviluppo delle complicanze dopo enucleazione tumorale (TE). Materiali e metodi: Sono stati valutati prospetticamente 200 pazienti trattati con TE a cielo aperto per RCC nella nostra clinica. La tecnica prevede la rimozione della neoplasia per via smussa, seguendo il naturale piano di clivaggio tra capsula tumorale e parenchima renale, e l’emostasi con sutura sul letto di enucleazione, uso di materiali emostatici e di punti trasfiggenti. Di ogni paziente sono stati registrati dati demografici, clinici, laboratoristici e intraoperatori. Tutte le complicanze postoperatorie sono state registrate e stratificate per severità mediante la scala a 5 livelli del National Cancer Institute Common Toxicity Criteria [NCI-CTC v2.0 http://ctep.cancer.gov/guidelines/].Abbiamo ricercato correlazione fra le complicanze postoperatorie e le variabili pre- e intraoperatorie,mediante analisi univariata (test chi-quadro e T test) e multivariata (regressione logistica). Risultati: Il diametro tumorale medio era 3.2 (1-10) cm, la posizione era peri-ilare nel 10.5%, crescita completamente intrarenale nel 11%, con evidente rapporto con la via escretrice alla TC nel 28.5%. Il clampaggio è stato effettuato nel 93.5% dei casi, con tempo di ischemia calda mediano di 15.0 (5 – 31) min, il tempo operatorio medio (range) è stato di 111.5 (65.0 – 240.0) min, le perdite ematiche 174.2 (25 – 650) ml. Il Δ medio di Hb, creatininemia ed eVFG è risultato 2.5 gr/dL, 0.2 mg/dL, e 10.0 ml/min, rispettivamente. Complessivamente, 32 complicanze postoperatorie si sono verificate in 30 pazienti (15%): 21 sanguinamenti postoperatori, 6 fistole urinose, 2 tromboembolismi e 3 scompensi cardiaci. Non abbiamo registrato IRA significative dal punto di vista clinico. In accordo al sistema NCI-CTC, 6 complicanze erano di grado I, 20 di grado II, e 6 di grado III. Non si sono verificate complicanze di grado IV o V, quali perdite funzionali croniche o decessi. La degenza mediana (range) è stata 6 (4-24) giorni.All’analisi multivariata la crescita completamente intrarenale e le perdite intraoperatorie sono risultati fattori di rischio indipendenti per lo sviluppo di fistola urinosa, e il contatto con i calici alla TC per l’emorragia postoperatoria. Discussione: La TE è una tecnica sicura sul piano chirurgico. Le complicanze più frequenti sono emorragia e fistola urinaria, anche se quest’ultima con incidenza minore di quanto riportato dopo standard NSS. Il pattern di crescita del tumore è apparso più importante del diametro come fattore di rischio di morbilità postoperatoria. La TE quindi è una tecnica opportuna per estendere le indicazioni di NSS a tumori di dimensioni maggiori. Messaggio conclusivo: La TE è una tecnica sicura sul piano chirurgico. La crescita completamente intrarenale e le perdite intraoperatorie sono risultati fattori di rischio indipendenti per lo sviluppo di fistola urinosa, e il contatto con i calici alla TC per l’emorragia postoperatoria.
2010
Atti 83° Congresso SIU
83° Congresso SIU
Milano
A. Minervini; G. Vittori; A. Tuccio; G. Siena; S. Giancane; M. Salvi; S. Posi; A. Lapini; S. Serni; M. Carini
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