Scopo del lavoro: Il controllo dell’emostasi ed il tempo di ischemia rappresentano due momenti fondamentali in corso di NSS laparoscopica. Al fine di ridurre il T di ischemia e quindi prevenire danni irreversibili al parenchima renale, abbiamo valutato i risultati chirurgici e le possibili indicazioni della NSS eseguita senza apposizione di punti di sutura emostatici. Materiali e metodi: Tra Novembre 2007 e Aprile 2009, 27 pazienti, 16 maschi, 11 femmine (età media 65, range 54-71) sono stati sottoposti ad intervento di NSS laparoscopica. In 20 pazienti, la NSS è stata eseguita con tecnica sutureless. In 6 pazienti è stata eseguita emostasi con punti di sutura. In un caso è stata necessaria la conversione in open. Dei 20 pazienti trattati con tecnica sutureless, in 9 casi è stato utilizzato l’approccio retroperitoneale e in 11 casi l’approccio transperitoneale. In 13 casi abbiamo eseguito un’ischemia calda, mentre in 7 non è stato eseguito il clampaggio preventivo del peduncolo. Sono stati considerati i seguenti parametri: esami ematochimici preoperatori, dimensioni, sede e sviluppo della lesione, T operatorio, T di ischemia, perdite ematiche intraoperatorie, degenza, esami ematochimici in III giornata postoperatoria e complicanze perioperatorie. La NSS è stata eseguita mediante enucleoresezione o enucleazione “a freddo”. L’emostasi è stata ottenuta con cauterizzazione bipolare del letto di resezione e apposizione di matrice di gelatina e trombina bovina (Floseal). La valutazione istopatologica ha incluso: istotipo, grado nucleare, dimensioni tumorali e margini chirurgici. Risultati: Il T operatorio medio (range) è stato di 118 (75-240) min; il T medio (range) di ischemia calda 16 (8-23) min. Le perdite ematiche intraoperatorie medie (range) sono state di 131 (25-500) cc. La perdita media di Hb (range) (Hb preop-III postop) è stata di 2.1 (0.8-3.5) gr/dl. La degenza media (range) è stata di 3.6 (3-5) giorni. Il diametro tumorale patologico medio (mediana, IQR, range) è stato di 18 (20, 15-25, 10-31) mm; 16 esofitiche più del 50% e 4 meno del 50%; 15 RCC, 1 liposarcoma variante infiammatoria e 4 lesioni benigne. Non è stata riscontrata nessuna positività dei margini chirurgici. Non è stata riportata nessuna complicanza perioperatoria. Discussione: La necessità di ridurre sempre più il tempo di ischemia ci ha portato a valutare i vantaggi, le possibili complicanze e le indicazioni ad eseguire una tecnica di emostasi sutureless in corso di NSS laparoscopica. In nessun caso abbiamo osservato complicanze legate ad una mancata emostasi sia in sede intraoperatoria che postoperatoria. Messaggio conclusivo: Nella nostra esperienza iniziale, la tecnica sutureless, con cauterizzazione del letto chirurgico con bipolare e applicazione di Floseal può rappresentare una valida alternativa alla tecnica standard per il trattamento di piccole masse renali con dimensioni < 20 25 mm e per masse di dimensioni superiori in caso di sviluppo esofitico.

NSS SUTURELESS VIDEOLAPAROSCOPICA: CONSIDERAZIONI SU 20 CASI / A. Minervini; G. Siena; A. Tuccio; L. Masieri; G. Vittori; F. Lanzi; S. Giancane; N. Marranci; S. Serni; M. Carini.. - STAMPA. - Atti 82° Congresso SIU:(2009), pp. 62-62. (Intervento presentato al convegno 82° Congresso SIU tenutosi a Rimini nel 4-7 ottobre).

NSS SUTURELESS VIDEOLAPAROSCOPICA: CONSIDERAZIONI SU 20 CASI

MINERVINI, ANDREA;L. Masieri;SERNI, SERGIO;CARINI, MARCO
2009

Abstract

Scopo del lavoro: Il controllo dell’emostasi ed il tempo di ischemia rappresentano due momenti fondamentali in corso di NSS laparoscopica. Al fine di ridurre il T di ischemia e quindi prevenire danni irreversibili al parenchima renale, abbiamo valutato i risultati chirurgici e le possibili indicazioni della NSS eseguita senza apposizione di punti di sutura emostatici. Materiali e metodi: Tra Novembre 2007 e Aprile 2009, 27 pazienti, 16 maschi, 11 femmine (età media 65, range 54-71) sono stati sottoposti ad intervento di NSS laparoscopica. In 20 pazienti, la NSS è stata eseguita con tecnica sutureless. In 6 pazienti è stata eseguita emostasi con punti di sutura. In un caso è stata necessaria la conversione in open. Dei 20 pazienti trattati con tecnica sutureless, in 9 casi è stato utilizzato l’approccio retroperitoneale e in 11 casi l’approccio transperitoneale. In 13 casi abbiamo eseguito un’ischemia calda, mentre in 7 non è stato eseguito il clampaggio preventivo del peduncolo. Sono stati considerati i seguenti parametri: esami ematochimici preoperatori, dimensioni, sede e sviluppo della lesione, T operatorio, T di ischemia, perdite ematiche intraoperatorie, degenza, esami ematochimici in III giornata postoperatoria e complicanze perioperatorie. La NSS è stata eseguita mediante enucleoresezione o enucleazione “a freddo”. L’emostasi è stata ottenuta con cauterizzazione bipolare del letto di resezione e apposizione di matrice di gelatina e trombina bovina (Floseal). La valutazione istopatologica ha incluso: istotipo, grado nucleare, dimensioni tumorali e margini chirurgici. Risultati: Il T operatorio medio (range) è stato di 118 (75-240) min; il T medio (range) di ischemia calda 16 (8-23) min. Le perdite ematiche intraoperatorie medie (range) sono state di 131 (25-500) cc. La perdita media di Hb (range) (Hb preop-III postop) è stata di 2.1 (0.8-3.5) gr/dl. La degenza media (range) è stata di 3.6 (3-5) giorni. Il diametro tumorale patologico medio (mediana, IQR, range) è stato di 18 (20, 15-25, 10-31) mm; 16 esofitiche più del 50% e 4 meno del 50%; 15 RCC, 1 liposarcoma variante infiammatoria e 4 lesioni benigne. Non è stata riscontrata nessuna positività dei margini chirurgici. Non è stata riportata nessuna complicanza perioperatoria. Discussione: La necessità di ridurre sempre più il tempo di ischemia ci ha portato a valutare i vantaggi, le possibili complicanze e le indicazioni ad eseguire una tecnica di emostasi sutureless in corso di NSS laparoscopica. In nessun caso abbiamo osservato complicanze legate ad una mancata emostasi sia in sede intraoperatoria che postoperatoria. Messaggio conclusivo: Nella nostra esperienza iniziale, la tecnica sutureless, con cauterizzazione del letto chirurgico con bipolare e applicazione di Floseal può rappresentare una valida alternativa alla tecnica standard per il trattamento di piccole masse renali con dimensioni < 20 25 mm e per masse di dimensioni superiori in caso di sviluppo esofitico.
2009
Atti 82° Congresso SIU
82° Congresso SIU
Rimini
A. Minervini; G. Siena; A. Tuccio; L. Masieri; G. Vittori; F. Lanzi; S. Giancane; N. Marranci; S. Serni; M. Carini.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
scansione0006.pdf

accesso aperto

Tipologia: Pdf editoriale (Version of record)
Licenza: Open Access
Dimensione 675.12 kB
Formato Adobe PDF
675.12 kB Adobe PDF

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/679151
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact