SCOPO DEL LAVORO: Analizzare la fattibilità ed il tempo specifico di inserimento dello stent mediate la tecnica anterograda e comparare i tempi operatori complessivi della pieloplastica laparoscopica eseguita con posizionamento dello stent ureterale mediante tecnica anterograda o retrograda. MATERIALI E METODI: Da Gennaio 2002 a Dicembre 2007 sono state eseguite, in due differenti centri e da tre differenti chirurghi, 143 pieloplastiche laparoscopiche transperitoneali secondo AndersonHynes.Le procedure sono state eseguite tutte con approccio transperitoneale mediate la stessa tecnica laparoscopica ed hanno differito unicamente per il posizionamento dello stent ureterale, il quale è stato posizionato sia per via retrograda, prima dell'inizio della procedura laparoscopica, che per via anterograda, durante l'esecuzione dell'intervento. I tempi operatori complessivi (cutecute) sono stati estrapolati dal registro di sala operatoria. Nella tecnica anterograda il solo tempo di stenting è stato calcolato dall' inserimento della cannula percutanea addominale da 18Gauge, fino al corretto posizionamento dello stent nella pelvi renale. RISULTATI: In 62 pazienti lo stent è stato posizionato per via anterograda, in 53 per via retrograda, in 8 è stata dapprima eseguita una pielografia ascendente e poi lo stent posizionato per via anterograda, mentre in 20 pazienti lo stent era già in sede. Il tempo medio (mediana, range) di inserimento dello stent per via anterograda è stata di 7'30'' (6'13''; 3'40'' 22'30''). I tempi operatori, nei pazienti in cui lo stent è stato posizionato per via anterograda, sono risultati significativamente più rapidi rispetto a quelli in cui lo stent è stato posizionato per via retrograda (mediana 183 vs 245 minuti, p<0.0001). Nessuna differenza significativa tra le 2 tecniche è stata riportata per quanto concerne l'incidenza di complicazioni. Non è stato necessario eseguire routinariamente una radiografia diretta dell'addome per confermare il corretto posizionamento dello stent nella via escretrice dopo posizionamento per via anterograda. Non è stata necessaria nessuna conversione open delle procedure. DISCUSSIONE: I nostri dati dimostrano che il posizionamento dello stent per via anterograda porta ad una riduzione significativa dei tempi operatori dell'intera procedura, rispetto al posizionamento per via retrograda. Il non dover riposizionare il paziente e la dissezione più agevole della pelvi renale ancora dilatata, il sezionamento del tratto stenotico ureterale disabitato e la sutura della parete posteriore senza che lo stent occupi il campo operatorio sono alla base dell'abbattimento dei tempi. MESSAGGIO CONCLUSIVO: Il posizionamento per via anterograda dello stent è una procedura di semplice e rapida esecuzione, significativamente più veloce della tecnica retrograda, in grado di velocizzare l'intera procedura operatoria. Inoltre, l'assenza di complicazioni e della necessità di confermare con tecniche di imaging il corretto posizonamento dello stent, dimostrano che tale tecnica è sicura ed effice.

IL POSIZIONAMENTO DELLO STENT URETERALE NELLA PIELOPLASTICA LAPAROSCOPICA:TECNICA ANTEROGRADA VS RETROGRADA / A. Minervini; N. Arumainayagam; K. Davenport; V. Kumar; A.G. Timoney; F.X. Keeley; L. Masieri; M. Lanciotti; A. Lapini; G. Siena; S. Serni; M. Carini. - STAMPA. - Atti Congresso del Centenario:(2008), pp. 160-160. (Intervento presentato al convegno Congresso del Centenario SIU 2008 tenutosi a Roma nel 22-28 settembre).

IL POSIZIONAMENTO DELLO STENT URETERALE NELLA PIELOPLASTICA LAPAROSCOPICA:TECNICA ANTEROGRADA VS RETROGRADA

MINERVINI, ANDREA;L. Masieri;LANCIOTTI, MICHELE;SERNI, SERGIO;CARINI, MARCO
2008

Abstract

SCOPO DEL LAVORO: Analizzare la fattibilità ed il tempo specifico di inserimento dello stent mediate la tecnica anterograda e comparare i tempi operatori complessivi della pieloplastica laparoscopica eseguita con posizionamento dello stent ureterale mediante tecnica anterograda o retrograda. MATERIALI E METODI: Da Gennaio 2002 a Dicembre 2007 sono state eseguite, in due differenti centri e da tre differenti chirurghi, 143 pieloplastiche laparoscopiche transperitoneali secondo AndersonHynes.Le procedure sono state eseguite tutte con approccio transperitoneale mediate la stessa tecnica laparoscopica ed hanno differito unicamente per il posizionamento dello stent ureterale, il quale è stato posizionato sia per via retrograda, prima dell'inizio della procedura laparoscopica, che per via anterograda, durante l'esecuzione dell'intervento. I tempi operatori complessivi (cutecute) sono stati estrapolati dal registro di sala operatoria. Nella tecnica anterograda il solo tempo di stenting è stato calcolato dall' inserimento della cannula percutanea addominale da 18Gauge, fino al corretto posizionamento dello stent nella pelvi renale. RISULTATI: In 62 pazienti lo stent è stato posizionato per via anterograda, in 53 per via retrograda, in 8 è stata dapprima eseguita una pielografia ascendente e poi lo stent posizionato per via anterograda, mentre in 20 pazienti lo stent era già in sede. Il tempo medio (mediana, range) di inserimento dello stent per via anterograda è stata di 7'30'' (6'13''; 3'40'' 22'30''). I tempi operatori, nei pazienti in cui lo stent è stato posizionato per via anterograda, sono risultati significativamente più rapidi rispetto a quelli in cui lo stent è stato posizionato per via retrograda (mediana 183 vs 245 minuti, p<0.0001). Nessuna differenza significativa tra le 2 tecniche è stata riportata per quanto concerne l'incidenza di complicazioni. Non è stato necessario eseguire routinariamente una radiografia diretta dell'addome per confermare il corretto posizionamento dello stent nella via escretrice dopo posizionamento per via anterograda. Non è stata necessaria nessuna conversione open delle procedure. DISCUSSIONE: I nostri dati dimostrano che il posizionamento dello stent per via anterograda porta ad una riduzione significativa dei tempi operatori dell'intera procedura, rispetto al posizionamento per via retrograda. Il non dover riposizionare il paziente e la dissezione più agevole della pelvi renale ancora dilatata, il sezionamento del tratto stenotico ureterale disabitato e la sutura della parete posteriore senza che lo stent occupi il campo operatorio sono alla base dell'abbattimento dei tempi. MESSAGGIO CONCLUSIVO: Il posizionamento per via anterograda dello stent è una procedura di semplice e rapida esecuzione, significativamente più veloce della tecnica retrograda, in grado di velocizzare l'intera procedura operatoria. Inoltre, l'assenza di complicazioni e della necessità di confermare con tecniche di imaging il corretto posizonamento dello stent, dimostrano che tale tecnica è sicura ed effice.
2008
Atti Congresso Del Centenario SIU
Congresso del Centenario SIU 2008
Roma
A. Minervini; N. Arumainayagam; K. Davenport; V. Kumar; A.G. Timoney; F.X. Keeley; L. Masieri; M. Lanciotti; A. Lapini; G. Siena; S. Serni; M. Carini
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