SCOPO DELLO STUDIO: Analizzare i risultati delle procedure chirurgiche per la correzione dei prolassi anteriori di vagina in un followup a mediolungo termine e con particolare riferimento alla qualità di vita delle pazienti, utilizzando uno strumento validato internazionalmente. MATERIALI E METODI: Riportiamo i risultati di una analisi retrospettiva di 55 cartelle di followup di pazienti sottoposte a correzione di prolasso anteriore di vagina(grado IIIIV scala H.W.S.)secondo due procedure:PVA (Plastica Vaginale Anteriore con interposizione di protesi)e CSP (ColpoSacropessi, chirurgica o laparoscopica). L'analisi ha riguardato il risultato chirurgico dell'intervento e l'abbattimento dell'impatto della disfunzione sulla qualità di vita in base ai punteggi di un questionario (PFQI7) relativo a 25 paz.(età media 67,8 anni) sottoposte a PVA (fwup medio 33 mesi, r:1260) e a 30 paz.(età media 66,9 anni) sottoposte a CSP (fwup medio 24 mesi, r:1336). I punteggi ottenuti sono stati sottoposti ad analisi statistica (analisi della varianza e confronto fra le medie). RISULTATI: La correzione completa del prolasso mediante PVA è stata ottenuta nel 64% delle pz (16/25); in altre 6 (24%) la correzione è risultata significativa (2 gradi), mentre nelle restanti 3 paz (12%) è risultata insufficiente o complicata. Il PFQI7 totale, in questo gruppo, passava da 43,68 a 37,8 (ns) ma per quanto riguardava la riduzione dell'impatto dei disturbi urinari il punteggio medio passava da 18,2 a 14,28 (P 0,05). Non significative le differenze nei punteggi relativi ai disturbi intestinali e genitali. Una correzione completa del prolasso mediante CSP è stata rilevata nel 76,6 % del casi (23/30). In 5 paz (16,6%) il risultato è stato limitato dalle evidenze di prolasso della parete posteriore e solamente in 2 paz (6,6%) il risultato è stato giudicato insufficiente o complicato. Il PFQI7 totale in questo gruppo di paz passava da 49,70 a 33 (P 0,01) e la significatività statistica (P 0,01) veniva confermata anche sulle differenze dei punteggi parziali relativi ai disturbi urinari e genitali, mentre la media dei punteggi relativi ai disturbi intestinali risultava leggermente aumentata (ns). DISCUSSIONE: I dati ricavabili da questo strumento di misura dell'outcome sulla qualità di vita delle pazienti, prima e dopo correzione chirurgica di un prolasso anteriore di vagina sono di facile riproducibilità, fornendo alcuni elementi che, qualora confermati dall'incremento dei dati, potrebbero risultare utili alla scelta della procedura: ad esempio, la correzione addominale (CSP) rispetto a quella vaginale (PVA) ha mostrato una sicura maggiore efficacia sull'abbattimento dei punteggi relativi ai disturbi dell'area genitale e dei disturbi urinari. MESSAGGIO CONCLUSIVO: Sulla scorta di tale esperienza preliminare, si potrebbe assumere che la procedura addominale (CSP) è da privilegiare nelle fasce di età più giovani limitando l'approccio vaginale alle pazienti più anziane e con minore interesse all'impatto della loro disfunzione sulla funzione sessuale.

ANALISI DEI RISULTATI DELLE CORREZIONI CHIRURGICHE DEL PROLASSO ANTERIORE DI VAGINA SULLA QUALITÀ DI VITA IN UN FOLLOWUP A MEDIO E LUNGO TERMINE / A. Tosto; A. Bongini; M. A. Rossetti; L. Masieri; A. Minervini; S. Serni; M. Carini. - STAMPA. - Atti del Centenario SIU:(2008), pp. 309-309. (Intervento presentato al convegno Congresso Centenario SIu tenutosi a Roma nel 22-26 settembre).

ANALISI DEI RISULTATI DELLE CORREZIONI CHIRURGICHE DEL PROLASSO ANTERIORE DI VAGINA SULLA QUALITÀ DI VITA IN UN FOLLOWUP A MEDIO E LUNGO TERMINE

L. Masieri;MINERVINI, ANDREA;SERNI, SERGIO;CARINI, MARCO
2008

Abstract

SCOPO DELLO STUDIO: Analizzare i risultati delle procedure chirurgiche per la correzione dei prolassi anteriori di vagina in un followup a mediolungo termine e con particolare riferimento alla qualità di vita delle pazienti, utilizzando uno strumento validato internazionalmente. MATERIALI E METODI: Riportiamo i risultati di una analisi retrospettiva di 55 cartelle di followup di pazienti sottoposte a correzione di prolasso anteriore di vagina(grado IIIIV scala H.W.S.)secondo due procedure:PVA (Plastica Vaginale Anteriore con interposizione di protesi)e CSP (ColpoSacropessi, chirurgica o laparoscopica). L'analisi ha riguardato il risultato chirurgico dell'intervento e l'abbattimento dell'impatto della disfunzione sulla qualità di vita in base ai punteggi di un questionario (PFQI7) relativo a 25 paz.(età media 67,8 anni) sottoposte a PVA (fwup medio 33 mesi, r:1260) e a 30 paz.(età media 66,9 anni) sottoposte a CSP (fwup medio 24 mesi, r:1336). I punteggi ottenuti sono stati sottoposti ad analisi statistica (analisi della varianza e confronto fra le medie). RISULTATI: La correzione completa del prolasso mediante PVA è stata ottenuta nel 64% delle pz (16/25); in altre 6 (24%) la correzione è risultata significativa (2 gradi), mentre nelle restanti 3 paz (12%) è risultata insufficiente o complicata. Il PFQI7 totale, in questo gruppo, passava da 43,68 a 37,8 (ns) ma per quanto riguardava la riduzione dell'impatto dei disturbi urinari il punteggio medio passava da 18,2 a 14,28 (P 0,05). Non significative le differenze nei punteggi relativi ai disturbi intestinali e genitali. Una correzione completa del prolasso mediante CSP è stata rilevata nel 76,6 % del casi (23/30). In 5 paz (16,6%) il risultato è stato limitato dalle evidenze di prolasso della parete posteriore e solamente in 2 paz (6,6%) il risultato è stato giudicato insufficiente o complicato. Il PFQI7 totale in questo gruppo di paz passava da 49,70 a 33 (P 0,01) e la significatività statistica (P 0,01) veniva confermata anche sulle differenze dei punteggi parziali relativi ai disturbi urinari e genitali, mentre la media dei punteggi relativi ai disturbi intestinali risultava leggermente aumentata (ns). DISCUSSIONE: I dati ricavabili da questo strumento di misura dell'outcome sulla qualità di vita delle pazienti, prima e dopo correzione chirurgica di un prolasso anteriore di vagina sono di facile riproducibilità, fornendo alcuni elementi che, qualora confermati dall'incremento dei dati, potrebbero risultare utili alla scelta della procedura: ad esempio, la correzione addominale (CSP) rispetto a quella vaginale (PVA) ha mostrato una sicura maggiore efficacia sull'abbattimento dei punteggi relativi ai disturbi dell'area genitale e dei disturbi urinari. MESSAGGIO CONCLUSIVO: Sulla scorta di tale esperienza preliminare, si potrebbe assumere che la procedura addominale (CSP) è da privilegiare nelle fasce di età più giovani limitando l'approccio vaginale alle pazienti più anziane e con minore interesse all'impatto della loro disfunzione sulla funzione sessuale.
2008
Atti del Centenario SIU
Congresso Centenario SIu
Roma
A. Tosto; A. Bongini; M. A. Rossetti; L. Masieri; A. Minervini; S. Serni; M. Carini
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