SCOPO DEL LAVORO Valutare la fattibilità, tempi di inserimento e le complicanze associate al posizionamento dello stent ureterale doppio J per via anterograda durante pieloplastica laparoscopica con accesso transperitoneale. MATERIALI E METODI Nel periodo compreso tra Aprile 2005 e Dicembre 2006, 24 pazienti (12 uomini, 12 donne; età media 33 anni, range 17 59) sono stati sottoposti a giuntoplastica laparoscopica transperitoneale sec. Anderson Hynes nel nostro dipartimento. In tutti i pazienti e' stato programmato il posizionamento di stent ureterale doppio J per via anterograda. La tecnica prevede, dopo il completamento della parete posteriore dell'anastomosi in punti staccati 4/0, l'introduzione di ago cannula (14 G) all'interno della quale si passa la guida idrofilica. Quindi viene rimossa la cannula e si inserisce il catetere ureterale 6 Fr sulla guida. Una volta incannulato l'uretere si spinge la guida in vescica, si rimuove il catetere e si procede al posizionamento dello stent, 6 Fr, con l'ausilio delle pinze laparoscopiche. RISULTATI La procedura ha avuto successo in 23 pazienti (95.8%); solo nel primo paziente, per la difficoltà ad incannulare l'uretere, abbiamo completato l'anastomosi e quindi posizionato lo stent per via retrograda intraoperatoria con paziente in posizione lombotomica. Il tempo medio di inserimento e' stato di 8'46" (range 3'50" 22'30") con un trend verso la riduzione dei tempi. Nei primi 14 pazienti il tempo medio e' stato di 9'40'' mentre negli ultimi 10 di 6'30''. Non abbiamo avuto casi di migrazione dello stent. All'atto della rimozione 4 settimane dopo l'intervento non abbiamo riscontrato casi di mancata discesa dello stent in vescica. MESSAGGIO CONCLUSIVO Il posizionamento dello stent ureterale per via anterograda risulta una procedura tecnicamente fattibile e sicura. I tempi medi di inserimento sono stati nella nostra esperienza di 8'46" con un trend verso la riduzione dei tempi. In caso di eccezionale difficoltà si può ricorrere al posizionamento per via retrograda con paziente in posizione lombotomica documentando il successo della procedura per via laparoscopica. La tecnica anterograda garantisce inoltre un indubbio vantaggio nell'esecuzione della parete posteriore dell'anastomosi.

POSIZIONAMENTO DI STENT URETERALE DOPPIO J PER VIA ANTEROGRADA DURANTE PIELOPLASTICA LAPAROSCOPICA TRANSPERITONEALE / A. Minervini; L. Masieri; G. Siena; G. Giubilei; N. Tosi; F. Nelli; M. Carloni; M. Carini; S. Serni. - STAMPA. - Atti 80° Congresso SIU:(2007), pp. 60-60. (Intervento presentato al convegno 80° Congresso SIU tenutosi a Bari nel 27 settembre-1 ottobre).

POSIZIONAMENTO DI STENT URETERALE DOPPIO J PER VIA ANTEROGRADA DURANTE PIELOPLASTICA LAPAROSCOPICA TRANSPERITONEALE

MINERVINI, ANDREA;L. Masieri;CARINI, MARCO;SERNI, SERGIO
2007

Abstract

SCOPO DEL LAVORO Valutare la fattibilità, tempi di inserimento e le complicanze associate al posizionamento dello stent ureterale doppio J per via anterograda durante pieloplastica laparoscopica con accesso transperitoneale. MATERIALI E METODI Nel periodo compreso tra Aprile 2005 e Dicembre 2006, 24 pazienti (12 uomini, 12 donne; età media 33 anni, range 17 59) sono stati sottoposti a giuntoplastica laparoscopica transperitoneale sec. Anderson Hynes nel nostro dipartimento. In tutti i pazienti e' stato programmato il posizionamento di stent ureterale doppio J per via anterograda. La tecnica prevede, dopo il completamento della parete posteriore dell'anastomosi in punti staccati 4/0, l'introduzione di ago cannula (14 G) all'interno della quale si passa la guida idrofilica. Quindi viene rimossa la cannula e si inserisce il catetere ureterale 6 Fr sulla guida. Una volta incannulato l'uretere si spinge la guida in vescica, si rimuove il catetere e si procede al posizionamento dello stent, 6 Fr, con l'ausilio delle pinze laparoscopiche. RISULTATI La procedura ha avuto successo in 23 pazienti (95.8%); solo nel primo paziente, per la difficoltà ad incannulare l'uretere, abbiamo completato l'anastomosi e quindi posizionato lo stent per via retrograda intraoperatoria con paziente in posizione lombotomica. Il tempo medio di inserimento e' stato di 8'46" (range 3'50" 22'30") con un trend verso la riduzione dei tempi. Nei primi 14 pazienti il tempo medio e' stato di 9'40'' mentre negli ultimi 10 di 6'30''. Non abbiamo avuto casi di migrazione dello stent. All'atto della rimozione 4 settimane dopo l'intervento non abbiamo riscontrato casi di mancata discesa dello stent in vescica. MESSAGGIO CONCLUSIVO Il posizionamento dello stent ureterale per via anterograda risulta una procedura tecnicamente fattibile e sicura. I tempi medi di inserimento sono stati nella nostra esperienza di 8'46" con un trend verso la riduzione dei tempi. In caso di eccezionale difficoltà si può ricorrere al posizionamento per via retrograda con paziente in posizione lombotomica documentando il successo della procedura per via laparoscopica. La tecnica anterograda garantisce inoltre un indubbio vantaggio nell'esecuzione della parete posteriore dell'anastomosi.
2007
Ati del 80° Congresso SIU
80° Congresso SIU
Bari
A. Minervini; L. Masieri; G. Siena; G. Giubilei; N. Tosi; F. Nelli; M. Carloni; M. Carini; S. Serni
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