Obiettivi - La revisione del sistema TNM per i tumori a cellule renali effettuata nel 1997 ha portato a 7 cm il cut-off tra lo stadio TI e lo stadio T2 contro i 2,5 cm stabiliti dalla precedente classificazione del 1987. Il nostro studio si propone di valutare l'utilità clinica ed il valore prognostico della nuova classificazione rispetto alla precedente. Materiali e metodi - Abbiamo valutato 169 pazienti consecutivi (113 maschi, 56 femmine) operati di nefrectomia radicale per Ca a cellule renali nel nostro istituto dal 1987 al 1997. L'età media al momento dell'intervento era di 61,6 anni (range 28-85 anni). Il follow-up mediano è stato di 50 mesi (range 19-112 me¬si). Sulla base del referto istopatologico originale tutti i pazienti sono stati ristadiati secondo il sistema TNM 1997. Gli effetti del restaging sulla mortalità specifica sono stati valutati con le curve di Kaplan-Meier e la significatività statistica con il Log rank test. Risultati - Applicando alla nostra casistica i criteri stabiliti per il T dalla classificazione TNM 1997 abbiamo ottenuto una ridistribuzione di 99 pazienti che dallo stadio T2 sono passati allo stadio T1. Ovviamente i T3 ed i T4 sono rimasti invariati. La sopravvivenza a 5 anni nello stadio T1 è passata dal 100% (TNM 1987) al 85,5% (TNM 1997), mentre nello stadio T2 è passata da 80,2% al 68,8%. Le curve di Kaplan-Meier hanno dimostrato che il TNM 1997 consente una migliore stratificazione degli stadi T1 e T2, tuttavia la sopravvivenza a 5 anni dei T2 è quasi sovrapponibile a quella dei T3. Conclusioni - Nonostante siano stati identificati numerosissimi fattori prognostici per il carcinoma a cellule renali, lo staging patologico rimane il più potente e forse l'unico fattore indipendente nel predire la sopravvivenza. Nella nostra serie di pazienti, il sistema TNM del 1997 ha portato ad una migliore stratificazione degli stadi T1 e T2 rispetto alla precedente edizione del 1987. Il TNM 1997 ha dimostrato inoltre di avere un valore predittivo superiore riguardo alla sopravvivenza e quindi si propone come fattore prognostico più importante e di maggior utilità clinica. Tuttavia, nella nostra casistica, applicando i criteri del TNM 1997, la mortalità negli stadi T2 si è rivelata molto simile a quella degli stadi T3 con peggiore stratificazione dei due stadi con il nuovo sistema classificativo.

SIGNIFICATO PROGNOSTICO DELLA CLASSIFICAZIONE TNM 1997 DEL CARCINOMA A CELLULE RENALI: RESTAGING DI 169 PAZIENTI / R. Minervini; A. Minervini; N. Fontana; C. Traversi; M. Spurio; N. Dinelli; I. Pazzagli. - STAMPA. - Atti 73° Congresso SIU:(2000), pp. 72-72. (Intervento presentato al convegno 73° Congresso Nazionale SIU tenutosi a Bologna nel 28-31 maggio).

SIGNIFICATO PROGNOSTICO DELLA CLASSIFICAZIONE TNM 1997 DEL CARCINOMA A CELLULE RENALI: RESTAGING DI 169 PAZIENTI.

MINERVINI, ANDREA;
2000

Abstract

Obiettivi - La revisione del sistema TNM per i tumori a cellule renali effettuata nel 1997 ha portato a 7 cm il cut-off tra lo stadio TI e lo stadio T2 contro i 2,5 cm stabiliti dalla precedente classificazione del 1987. Il nostro studio si propone di valutare l'utilità clinica ed il valore prognostico della nuova classificazione rispetto alla precedente. Materiali e metodi - Abbiamo valutato 169 pazienti consecutivi (113 maschi, 56 femmine) operati di nefrectomia radicale per Ca a cellule renali nel nostro istituto dal 1987 al 1997. L'età media al momento dell'intervento era di 61,6 anni (range 28-85 anni). Il follow-up mediano è stato di 50 mesi (range 19-112 me¬si). Sulla base del referto istopatologico originale tutti i pazienti sono stati ristadiati secondo il sistema TNM 1997. Gli effetti del restaging sulla mortalità specifica sono stati valutati con le curve di Kaplan-Meier e la significatività statistica con il Log rank test. Risultati - Applicando alla nostra casistica i criteri stabiliti per il T dalla classificazione TNM 1997 abbiamo ottenuto una ridistribuzione di 99 pazienti che dallo stadio T2 sono passati allo stadio T1. Ovviamente i T3 ed i T4 sono rimasti invariati. La sopravvivenza a 5 anni nello stadio T1 è passata dal 100% (TNM 1987) al 85,5% (TNM 1997), mentre nello stadio T2 è passata da 80,2% al 68,8%. Le curve di Kaplan-Meier hanno dimostrato che il TNM 1997 consente una migliore stratificazione degli stadi T1 e T2, tuttavia la sopravvivenza a 5 anni dei T2 è quasi sovrapponibile a quella dei T3. Conclusioni - Nonostante siano stati identificati numerosissimi fattori prognostici per il carcinoma a cellule renali, lo staging patologico rimane il più potente e forse l'unico fattore indipendente nel predire la sopravvivenza. Nella nostra serie di pazienti, il sistema TNM del 1997 ha portato ad una migliore stratificazione degli stadi T1 e T2 rispetto alla precedente edizione del 1987. Il TNM 1997 ha dimostrato inoltre di avere un valore predittivo superiore riguardo alla sopravvivenza e quindi si propone come fattore prognostico più importante e di maggior utilità clinica. Tuttavia, nella nostra casistica, applicando i criteri del TNM 1997, la mortalità negli stadi T2 si è rivelata molto simile a quella degli stadi T3 con peggiore stratificazione dei due stadi con il nuovo sistema classificativo.
2000
Atti 73° Congresso Nazionale della SIU
73° Congresso Nazionale SIU
Bologna
R. Minervini; A. Minervini; N. Fontana; C. Traversi; M. Spurio; N. Dinelli; I. Pazzagli
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