Gioia Tauro dopo Mafiopoli

L’articolo si sofferma sulla penetrazione della criminalità organizzata nei processi di realizzazione degli insediamenti e delle infrastrutture nel Mezzogiorno e in particolare nell’area di Gioia Tauro. Si sottolinea il “controllo sociale” della criminalità, in grado di condizionare praticamente la quasi totalità del tessuto civile della zona, come testimoniato dalle analisi sulla costruzione di alcuni nuclei abitativi, commerciali e produttivi, e dalla stessa vicenda della mancata realizzazione della mega centrale termoelettrica ENEL a carbone proposta nella locale zona industriale, i cui lavori erano stati bloccati e poi definitivamente cancellati anche per l’irriducibile presenza della criminalità, oltre che per i gravi problemi di impatto ambientale.