Il lavoro esamina il tema della responsabilità civile dell’atleta e dell’organizzatore di una manifestazione sportiva tra minori in seguito al danno subito da un giocatore durante lo svolgimento della competizione. A tal riguardo, l’A. mette in luce come la responsabilità civile dell’atleta si individui sulla base del collegamento funzionale esistente tra azione di gioco ed evento dannoso, dovendo la condotta lesiva essere stata posta in essere con modalità tali da non superare la normale dialettica dello sport praticato. In questa logica, non è sufficiente, peraltro, aver riguardo soltanto all’età dell’atleta, in quanto occorre tener presente una pluralità di circostanze, quali il grado di maturità, la capacità di discernimento e la consapevolezza che in concreto possiede il minore, nonché le caratteristiche del gioco e il contesto in cui esso si svolge.. Successivamente, il lavoro esamina i problemi concernenti la responsabilità dell’organizzatore chiarendo come essi si articolino diversamente a secondo che l’illecito sia ascrivibile alla condotta di uno spettatore oppure sia imputabile all’atleta minore di età. In quest’ultimo caso, infatti, è necessario distinguere i profili legati alla adeguatezza e sicurezza dei mezzi tecnici e dei luoghi in cui si svolge la competizione da quelli relativi alla violazione degli obblighi di vigilanza sugli istruttori/precettori preposti a sorvegliare e controllare gli allievi durante la pratica sportiva, poiché differenti sono i presupposti e duttili e articolate sono le soluzioni prospettabili.

ILLECITO SPORTIVO DEL MINORE E RESPONSABILITA' CIVILE / PUTORTI' VINCENZO. - In: RASSEGNA DI DIRITTO ED ECONOMIA DELLO SPORT. - ISSN 1970-5611. - STAMPA. - 1-2:(2012), pp. 166-201.

ILLECITO SPORTIVO DEL MINORE E RESPONSABILITA' CIVILE

PUTORTI', VINCENZO
2012

Abstract

Il lavoro esamina il tema della responsabilità civile dell’atleta e dell’organizzatore di una manifestazione sportiva tra minori in seguito al danno subito da un giocatore durante lo svolgimento della competizione. A tal riguardo, l’A. mette in luce come la responsabilità civile dell’atleta si individui sulla base del collegamento funzionale esistente tra azione di gioco ed evento dannoso, dovendo la condotta lesiva essere stata posta in essere con modalità tali da non superare la normale dialettica dello sport praticato. In questa logica, non è sufficiente, peraltro, aver riguardo soltanto all’età dell’atleta, in quanto occorre tener presente una pluralità di circostanze, quali il grado di maturità, la capacità di discernimento e la consapevolezza che in concreto possiede il minore, nonché le caratteristiche del gioco e il contesto in cui esso si svolge.. Successivamente, il lavoro esamina i problemi concernenti la responsabilità dell’organizzatore chiarendo come essi si articolino diversamente a secondo che l’illecito sia ascrivibile alla condotta di uno spettatore oppure sia imputabile all’atleta minore di età. In quest’ultimo caso, infatti, è necessario distinguere i profili legati alla adeguatezza e sicurezza dei mezzi tecnici e dei luoghi in cui si svolge la competizione da quelli relativi alla violazione degli obblighi di vigilanza sugli istruttori/precettori preposti a sorvegliare e controllare gli allievi durante la pratica sportiva, poiché differenti sono i presupposti e duttili e articolate sono le soluzioni prospettabili.
2012
1-2
166
201
PUTORTI' VINCENZO
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