Si tratta di una ricerca svolta nell’ambito di una convenzione tra la Regione Toscana e il Dipartimento di Processi e Metodi della Produzione Edilizia di Firenze, attuale TAeD. La candidata è stata chiamata dal Prof. Roberto Segoni, Responsabile scientifico, a partecipare alla ricerca. L’apparato scientifico adottato è quello classico della progettazione industriale; in questo caso è stato esplicitato con particolare rigore l’aspetto di operabilità dei risultati attraverso un sistema di liste di controllo e modelli guida tipologici di verificata affidabilità. Il contributo scientifico prodotto nel report “Progettare l’alabastro”, sintetizza l'indagine compiuta sul territorio e sulla storia di Volterra per poi passare all’analisi dell’alabastro. La candidata si è occupato della parte della ricerca relativa alla progettazione di oggetti in alabastro ed ha prodotto due contributi: nel primo ha evidenziato l’esigenza di rivalutare il materiale alabastro e di renderlo competitivo, attraverso un processo di innovazione in grado di investire sia gli aspetti morfologici sia su quelli tipologici e funzionali dei prodotti; nel secondo, ha tracciato le linee strategiche di un concreto e fattibile programma di interventi per la rivalutazione di questo materiale.
Progettare l'alabastro / E. Benelli. - STAMPA. - (1999).
Progettare l'alabastro
BENELLI, ELISABETTA
1999
Abstract
Si tratta di una ricerca svolta nell’ambito di una convenzione tra la Regione Toscana e il Dipartimento di Processi e Metodi della Produzione Edilizia di Firenze, attuale TAeD. La candidata è stata chiamata dal Prof. Roberto Segoni, Responsabile scientifico, a partecipare alla ricerca. L’apparato scientifico adottato è quello classico della progettazione industriale; in questo caso è stato esplicitato con particolare rigore l’aspetto di operabilità dei risultati attraverso un sistema di liste di controllo e modelli guida tipologici di verificata affidabilità. Il contributo scientifico prodotto nel report “Progettare l’alabastro”, sintetizza l'indagine compiuta sul territorio e sulla storia di Volterra per poi passare all’analisi dell’alabastro. La candidata si è occupato della parte della ricerca relativa alla progettazione di oggetti in alabastro ed ha prodotto due contributi: nel primo ha evidenziato l’esigenza di rivalutare il materiale alabastro e di renderlo competitivo, attraverso un processo di innovazione in grado di investire sia gli aspetti morfologici sia su quelli tipologici e funzionali dei prodotti; nel secondo, ha tracciato le linee strategiche di un concreto e fattibile programma di interventi per la rivalutazione di questo materiale.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.