Con l'ausilio di fonti storico-critiche e di inedite testimonianze documentarie il contributo evidenzia l' assiduo impegno di Cosimo I de' Medici nel reperimento dei marmi per le opere scultoree e architettoniche di sua committenza. In questo contesto, - siamo negli anni Sessanta-Settanta del XVI sec. - da cui emergono anche le competenze del grande collezionista di pezzi antichi, l'analisi si focalizza sulla gestione delle cave delle Alpi Apuane, sui rapporti epistolari dell'allora Duca di Toscana con i due Provveditori incaricati della loro conduzione e soprattutto con Bartolomeo Ammannati, segnalato nell'inedito ruolo di consulente finanziario e amministrativo, che gli verrà confermato dal Granduca Francesco I. Un capitolo particolare viene dedicato al binomio Cosimo -Ammannati e alle maestranze coinvolte nell'impresa delle colonne commemorative fatte erigere su tre piazze fiorentine ( S.Felice, S.Trinita, S.Marco ) la cui ubicazione viene qui interpretata per la prima volta come un plausibile, intenzionale richiamo da parte di Cosimo I a tre tappe fondamentali dell'itinerario seguito da Carlo V nel suo ingresso trionfale a Firenze.
L'impegno di Cosimo I de' Medici nel reperimento dei marmi e il ruolo dell'Ammannati / VASIC VATOVEC, Corinna. - STAMPA. - (1995), pp. 329-343. (Intervento presentato al convegno Bartolomeo Ammannati Scultore e Architetto 1511-1592 (ADSI- Associazione Dimore Storiche -Sezione Toscana, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali) tenutosi a Firenze-Lucca nel 17-19 marzo 1994).
L'impegno di Cosimo I de' Medici nel reperimento dei marmi e il ruolo dell'Ammannati
VASIC VATOVEC, CORINNA
1995
Abstract
Con l'ausilio di fonti storico-critiche e di inedite testimonianze documentarie il contributo evidenzia l' assiduo impegno di Cosimo I de' Medici nel reperimento dei marmi per le opere scultoree e architettoniche di sua committenza. In questo contesto, - siamo negli anni Sessanta-Settanta del XVI sec. - da cui emergono anche le competenze del grande collezionista di pezzi antichi, l'analisi si focalizza sulla gestione delle cave delle Alpi Apuane, sui rapporti epistolari dell'allora Duca di Toscana con i due Provveditori incaricati della loro conduzione e soprattutto con Bartolomeo Ammannati, segnalato nell'inedito ruolo di consulente finanziario e amministrativo, che gli verrà confermato dal Granduca Francesco I. Un capitolo particolare viene dedicato al binomio Cosimo -Ammannati e alle maestranze coinvolte nell'impresa delle colonne commemorative fatte erigere su tre piazze fiorentine ( S.Felice, S.Trinita, S.Marco ) la cui ubicazione viene qui interpretata per la prima volta come un plausibile, intenzionale richiamo da parte di Cosimo I a tre tappe fondamentali dell'itinerario seguito da Carlo V nel suo ingresso trionfale a Firenze.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.