Introduzione: Molti studi ci indicano come la pratica sportiva modifichi il controllo dell’equilibrio (Judge 1993; Nagy 2007). Studi individuano nel controllo posturale una fattore determinante per il risultato sportivo (Era 1996; Vuillerme 2001; Paillard 2006) e per la prevenzione agli infortuni (Mc Guine Keene 2000). Scopo dello studio è indagare se ci sono differenze nel controllo posturale tra calciatori appartenenti a diverse categorie e divisi per età. Mezzi e Metodi: sono stati valutati 291 calciatori di sesso maschile divisi in 4 gruppi: 46 “Giovanissimi” (anni 14,04 SD ± 0,5); 79 “Allievi” (anni (15,08 SD ± 0,41); 54 “Primavera” (anni 17,74 SD ± 0,83; 112 “1° Squadra” (anni 25,88 SD ± 4,43). Per lo studio è stata utilizzata una pedana a celle di carico per rilevare il CoP. Sono stati presi i valori di Area CoP e Lunghezza CoP. Ogni soggetto ha effettuato test in condizione OA (Occhi Aperti) e OC (Occhi Chiusi).Un secondo protocollo ha visto impegnati 46 calciatori: 23 “Giovani” (anni 16,68 SD ± 0,81); 23 “1° Squadra LP” (anni 22,09 SD ± 4,01); I due campioni sono stati sottoposti a valutazione ad OA, OC e In monopodalico con gamba Dominante e non Dominante al tempo (T0) e dopo nove mesi di attività agonistica (T9). Risultati: è stato effettuato T-Test (P<0,05) nel confronto OA e OC in ogni singola categoria descrivendo una differenza significativa per ogni campione. Il confronto tra categorie ad OA e OC è stato fatto con ANOVA Sono emerse differenze statisticamente significative (P<0,05) esclusivamente per il valore Area CoP, saggiate anche con Post Hoc (LSD). Nel secondo protocollo è stato effettuato un ANOVA multifattoriale. Conclusioni: C’è una differenza nel controllo dell’equilibrio tra le varie categorie. I risultati ci conducano all’ipotesi che l’adattamento che il calciatore compie con gli anni di attività sia dovuto a modificazioni che coinvolgono il sistema visivo, somatosensoriale e le loro connessioni con gli effettori del controllo dell’equilibrio. Tali adattamenti avverrebbero in fasi alternate tra di loro. Il secondo protocollo non ha rilevato differenze di strategia di controllo dopo nove mesi, rilevante è il dato che non c’è differenza nel controllo dell’equilibrio tra arto Dominante e Non Dominante.

Adattamenti nel controllo dell’equilibrio in relazione all’attività sportiva calcistica / Andrea Cattozzo. - STAMPA. - (2013).

Adattamenti nel controllo dell’equilibrio in relazione all’attività sportiva calcistica

CATTOZZO, ANDREA
2013

Abstract

Introduzione: Molti studi ci indicano come la pratica sportiva modifichi il controllo dell’equilibrio (Judge 1993; Nagy 2007). Studi individuano nel controllo posturale una fattore determinante per il risultato sportivo (Era 1996; Vuillerme 2001; Paillard 2006) e per la prevenzione agli infortuni (Mc Guine Keene 2000). Scopo dello studio è indagare se ci sono differenze nel controllo posturale tra calciatori appartenenti a diverse categorie e divisi per età. Mezzi e Metodi: sono stati valutati 291 calciatori di sesso maschile divisi in 4 gruppi: 46 “Giovanissimi” (anni 14,04 SD ± 0,5); 79 “Allievi” (anni (15,08 SD ± 0,41); 54 “Primavera” (anni 17,74 SD ± 0,83; 112 “1° Squadra” (anni 25,88 SD ± 4,43). Per lo studio è stata utilizzata una pedana a celle di carico per rilevare il CoP. Sono stati presi i valori di Area CoP e Lunghezza CoP. Ogni soggetto ha effettuato test in condizione OA (Occhi Aperti) e OC (Occhi Chiusi).Un secondo protocollo ha visto impegnati 46 calciatori: 23 “Giovani” (anni 16,68 SD ± 0,81); 23 “1° Squadra LP” (anni 22,09 SD ± 4,01); I due campioni sono stati sottoposti a valutazione ad OA, OC e In monopodalico con gamba Dominante e non Dominante al tempo (T0) e dopo nove mesi di attività agonistica (T9). Risultati: è stato effettuato T-Test (P<0,05) nel confronto OA e OC in ogni singola categoria descrivendo una differenza significativa per ogni campione. Il confronto tra categorie ad OA e OC è stato fatto con ANOVA Sono emerse differenze statisticamente significative (P<0,05) esclusivamente per il valore Area CoP, saggiate anche con Post Hoc (LSD). Nel secondo protocollo è stato effettuato un ANOVA multifattoriale. Conclusioni: C’è una differenza nel controllo dell’equilibrio tra le varie categorie. I risultati ci conducano all’ipotesi che l’adattamento che il calciatore compie con gli anni di attività sia dovuto a modificazioni che coinvolgono il sistema visivo, somatosensoriale e le loro connessioni con gli effettori del controllo dell’equilibrio. Tali adattamenti avverrebbero in fasi alternate tra di loro. Il secondo protocollo non ha rilevato differenze di strategia di controllo dopo nove mesi, rilevante è il dato che non c’è differenza nel controllo dell’equilibrio tra arto Dominante e Non Dominante.
2013
Giorgio Galanti
ITALIA
Andrea Cattozzo
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Tipologia: Tesi di dottorato
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