La sequenza sismica che ha colpito la Provincia di L’Aquila ha avuto inizio nel dicembre 2008. Il main shock è stato registrato alle ore 03:32 del 06/04/2009 (epicentro di coordinate geografiche Lat. 42.3476 N e Long. 13.3800 E), con Intensità Macrosismica variabile tra 8.0 e 9.0 della Scala MCS, magnitudo locale ML pari a 5.8 e magnitudo momento MW pari a 6.3. seguito del sisma del 06/04/2009 gli autori sono stati impegnati nel territorio di Castelnuovo, Frazione del Comune di San Pio delle Camere in cui il terremoto ha causato la morte di 5 persone ed il grave danneggiamento della maggior parte degli edifici. Castelnuovo è collocata ad Est di L’Aquila, da cui dista circa 20 km, su di un’altura che domina l’altopiano tra Tussio e Civitaretenga, a quota 860 m sul livello del mare. Il paese è inserito nel complesso contesto del sistema di difesa e avvistamento configuratosi in epoca medievale nella conca aquilana, con una posizione privilegiata rispetto all’antico tracciato del tratturo di Foggia. All’impianto originario, rappresentato dal Borgo Fortificato o Castello posto sul pianoro sommitale, si è aggiunta, in tempi relativamente recenti, un’edificazione moderna, che si è distesa sul versante Sud della collina, seguendo le curve di livello. L’intero sottosuolo dell’abitato è caratterizzato dalla presenza di cavità ipogee, scavate nel limo, con accesso diretto sul fronte stradale in corrispondenza del piano terra degli edifici. L’attività condotta dagli autori è consistita essenzialmente nel rilievo sistematico del costruito e dei meccanismi di danno, esteso a tutto l’abitato, comprendente 102 aggregati, per un totale di 324 unità strutturali. Nel presente contributo viene anzitutto data descrizione della metodologia di lavoro adottata, quindi vengono sintetizzati i principali risultati ottenuti, in termini di analisi della vulnerabilità e del danno, anche alla luce degli esiti della microzonazione sismica, messa a punto dal Dipartimento della Protezione Civile. Le informazioni reperite durante le operazioni di indagine sono state inserite in un database in ambiente GIS, per essere poi tradotte in mappe tematiche ed elaborazioni statistiche, al fine di comprendere le cause del livello di danno riscontrato, ovvero di stabilire in quale misura esso possa essere messo in relazione con la vulnerabilità intrinseca delle strutture, piuttosto che con l’amplificazione dell’azione sismica dovuta ad effetti di sito, in modo da indirizzare correttamente le scelte dell’Amministrazione Comunale nella successiva fase di redazione del Piano di Ricostruzione. Al riguardo, nella parte finale dell’articolo, verrà descritta la filosofia a base dell’ipotesi di progetto formulata e verranno delineati gli aspetti fondamentali del progetto stesso. La conclusione naturale di questa accurata fase preliminare di conoscenza è stata infatti una prima ipotesi di ricostruzione che, per quanto preliminare, contiene già in sé le linee fondamentali del Piano di Ricostruzione in fase di adozione da parte dell’Amministrazione Comunale. Dal punto di vista più propriamente scientifico, una campagna di rilevamento post-sisma come quella qui in oggetto, estesa ad un intero abitato, permette di migliorare le conoscenze sul comportamento sismico degli edifici, quanto meno a scala territoriale, per la messa a punto di più efficaci strategie di prevenzione e di intervento, nonché di gestione dell’emergenza post-sisma.

Ricostruire dopo il terremoto: il contributo dell’Università di Firenze a Castelnuovo (AQ) / Andrea Vignoli; Andrea Borghini; Emanuele Del Monte; Barbara Ortolani ; Alberto Breschi; Claudia Giannoni. - In: PROGETTANDO ING. - ISSN 2035-7125. - STAMPA. - (2013), pp. 40-56.

Ricostruire dopo il terremoto: il contributo dell’Università di Firenze a Castelnuovo (AQ)

VIGNOLI, ANDREA;BORGHINI, ANDREA;DEL MONTE, EMANUELE;ORTOLANI, BARBARA;BRESCHI, ALBERTO;
2013

Abstract

La sequenza sismica che ha colpito la Provincia di L’Aquila ha avuto inizio nel dicembre 2008. Il main shock è stato registrato alle ore 03:32 del 06/04/2009 (epicentro di coordinate geografiche Lat. 42.3476 N e Long. 13.3800 E), con Intensità Macrosismica variabile tra 8.0 e 9.0 della Scala MCS, magnitudo locale ML pari a 5.8 e magnitudo momento MW pari a 6.3. seguito del sisma del 06/04/2009 gli autori sono stati impegnati nel territorio di Castelnuovo, Frazione del Comune di San Pio delle Camere in cui il terremoto ha causato la morte di 5 persone ed il grave danneggiamento della maggior parte degli edifici. Castelnuovo è collocata ad Est di L’Aquila, da cui dista circa 20 km, su di un’altura che domina l’altopiano tra Tussio e Civitaretenga, a quota 860 m sul livello del mare. Il paese è inserito nel complesso contesto del sistema di difesa e avvistamento configuratosi in epoca medievale nella conca aquilana, con una posizione privilegiata rispetto all’antico tracciato del tratturo di Foggia. All’impianto originario, rappresentato dal Borgo Fortificato o Castello posto sul pianoro sommitale, si è aggiunta, in tempi relativamente recenti, un’edificazione moderna, che si è distesa sul versante Sud della collina, seguendo le curve di livello. L’intero sottosuolo dell’abitato è caratterizzato dalla presenza di cavità ipogee, scavate nel limo, con accesso diretto sul fronte stradale in corrispondenza del piano terra degli edifici. L’attività condotta dagli autori è consistita essenzialmente nel rilievo sistematico del costruito e dei meccanismi di danno, esteso a tutto l’abitato, comprendente 102 aggregati, per un totale di 324 unità strutturali. Nel presente contributo viene anzitutto data descrizione della metodologia di lavoro adottata, quindi vengono sintetizzati i principali risultati ottenuti, in termini di analisi della vulnerabilità e del danno, anche alla luce degli esiti della microzonazione sismica, messa a punto dal Dipartimento della Protezione Civile. Le informazioni reperite durante le operazioni di indagine sono state inserite in un database in ambiente GIS, per essere poi tradotte in mappe tematiche ed elaborazioni statistiche, al fine di comprendere le cause del livello di danno riscontrato, ovvero di stabilire in quale misura esso possa essere messo in relazione con la vulnerabilità intrinseca delle strutture, piuttosto che con l’amplificazione dell’azione sismica dovuta ad effetti di sito, in modo da indirizzare correttamente le scelte dell’Amministrazione Comunale nella successiva fase di redazione del Piano di Ricostruzione. Al riguardo, nella parte finale dell’articolo, verrà descritta la filosofia a base dell’ipotesi di progetto formulata e verranno delineati gli aspetti fondamentali del progetto stesso. La conclusione naturale di questa accurata fase preliminare di conoscenza è stata infatti una prima ipotesi di ricostruzione che, per quanto preliminare, contiene già in sé le linee fondamentali del Piano di Ricostruzione in fase di adozione da parte dell’Amministrazione Comunale. Dal punto di vista più propriamente scientifico, una campagna di rilevamento post-sisma come quella qui in oggetto, estesa ad un intero abitato, permette di migliorare le conoscenze sul comportamento sismico degli edifici, quanto meno a scala territoriale, per la messa a punto di più efficaci strategie di prevenzione e di intervento, nonché di gestione dell’emergenza post-sisma.
2013
40
56
Andrea Vignoli; Andrea Borghini; Emanuele Del Monte; Barbara Ortolani ; Alberto Breschi; Claudia Giannoni
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