Il contributo analizza le dinamiche e i conflitti interni alle congregazioni benedettine riformate italiane dei Cistercensi, dei Camaldolesi e dei Vallombrosani a seguito della nascita e dell'affermazione dei movimenti di Osservanza nel secolo XV. Il saggio intende in primo luogo portare l'attenzione sullo studio della vita contemplativa in età umanistica, anche dal punto di vista dell'evoluzione istituzionale e dei rapporti fra poteri laici e reti regolari. Esso intende dare nuovo risalto all'esistenza di una Osservanza anche nell'ambiente benedettino (laddove il fenomeno è stato approfondito soprattutto in rapporto agli Ordini mendicanti), ma allo stesso tempo propone un'interpretazione critica dell'esperienza di Santa Giustina di Padova - il principale nucleo di riforma della compagine monastica italiana. Questa, infatti, riguardo alle suddette obbedienze regolari, per molti aspetti non determinò quella rinascita della vita contemplativa celebrata dalla storiografia (ancora in larga misura di produzione interna agli ordini religiosi), bensì accentuò alcuni scismi e divisioni, nonché la progressiva provincializzazione delle citate congregazioni sorte a partire dall'età della riforma ecclesiastica (secolo XI). Il testo dà ampio spazio anche alle relazioni intessute dal monachesimo con la società cittadina, in considerazione del progressivo fenomeno di inurbamento che l'Osservanza benedettina favorì a partire soprattutto dal primo Quattrocento
Les échanges et les affrontements de l'identité dans la réforme bénédictine italienne. La congrégation de Unitate face aux Cisterciens, aux Camaldules et aux Vallombrosains au XVe siècle / Salvestrini, Francesco. - STAMPA. - (2015), pp. 273-296.
Les échanges et les affrontements de l'identité dans la réforme bénédictine italienne. La congrégation de Unitate face aux Cisterciens, aux Camaldules et aux Vallombrosains au XVe siècle
SALVESTRINI, FRANCESCO
2015
Abstract
Il contributo analizza le dinamiche e i conflitti interni alle congregazioni benedettine riformate italiane dei Cistercensi, dei Camaldolesi e dei Vallombrosani a seguito della nascita e dell'affermazione dei movimenti di Osservanza nel secolo XV. Il saggio intende in primo luogo portare l'attenzione sullo studio della vita contemplativa in età umanistica, anche dal punto di vista dell'evoluzione istituzionale e dei rapporti fra poteri laici e reti regolari. Esso intende dare nuovo risalto all'esistenza di una Osservanza anche nell'ambiente benedettino (laddove il fenomeno è stato approfondito soprattutto in rapporto agli Ordini mendicanti), ma allo stesso tempo propone un'interpretazione critica dell'esperienza di Santa Giustina di Padova - il principale nucleo di riforma della compagine monastica italiana. Questa, infatti, riguardo alle suddette obbedienze regolari, per molti aspetti non determinò quella rinascita della vita contemplativa celebrata dalla storiografia (ancora in larga misura di produzione interna agli ordini religiosi), bensì accentuò alcuni scismi e divisioni, nonché la progressiva provincializzazione delle citate congregazioni sorte a partire dall'età della riforma ecclesiastica (secolo XI). Il testo dà ampio spazio anche alle relazioni intessute dal monachesimo con la società cittadina, in considerazione del progressivo fenomeno di inurbamento che l'Osservanza benedettina favorì a partire soprattutto dal primo QuattrocentoFile | Dimensione | Formato | |
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