Gli impianti HVAC (Heating, Ventilation and Air Conditioning) sono nor- malmente atti a garantire condizioni di comfort termico all’interno di un edificio civile o di uno stabilimento industriale. Questi sistemi possono essere considerati elementi critici quando sono organicamente inseriti in più complessi impianti di processo, in cui occorre che l’aria abbia ben specificati requisiti affinché il ciclo di produzione avvenga correttamente. Nel settore chimico-farmaceutico, sono molte le aziende con installazioni di impianti HVAC che assumono un ruolo abilitante per la produttività del reparto in cui sono inseriti. In esse si trovano, infatti, laboratori in cui si attuano delicati processi produttivi, per i quali il mantenimento di rigorose condizioni ambientali interne ed il controllo della ventilazione, sono essenziali per evitare la proliferazione di microrganismi dannosi. L’esatto controllo delle condizioni termoigrometriche costituisce, in que- sti casi, anche un importante parametro per la certificazione del processo produttivo. Negli impianti chimico-farmaceutici, dunque, è essenziale assicurare alti valori di disponibilità degli impianti di servizio, tra cui gli impianti HVAC, al fine di ridurre al minimo i costi di fermo che deriverebbero da un’avaria di tali sistemi. Le scelte fatte in ambito manutentivo assumono, pertanto, un ruolo primario. L’analisi qui presentata si riferisce all’ottimizzazione tecnico-economica delle operazioni manutentive svolte su tre elementi rappresentativi di un sistema di climatizzazione al servizio di un laboratorio farmaceutico. Nello specifi- co, sono stati considerati il ventilatore di mandata della unità di trattamento aria (UTA), i relativi filtri, e le serrande tagliafuoco della canalizzazione di immissione dell’aria. Tali componenti sono da ritenere critici, poiché non sono ridondati e un loro guasto implica l’indisponibilità del sistema. Per ciascuno dei tre elementi sono stati analizzati il funzionamento, i modi di guasto, le attività manutentive effettuate e le eventuali attività di monitoraggio implementate e implementabili. Per il ventilatore UTA, ad esempio, lo stato di salute del motore è generalmente monitorato tramite l’analisi delle vibrazioni. La seconda fase dell’analisi ha visto l’individuazione delle modalità al- ternative di gestione manutentiva. Per ciascuna di queste, sono stati de- finiti i relativi costi di breve e lungo periodo. Si è voluto così capire fino a che punto potesse essere opportuno estendere politiche di CBM che garantissero disponibilità ed economicità. Data la celerità del progresso tecnologico e la disponibilità di nuove tecnologie con costi sempre più accessibili, questo tipo di analisi non può considerarsi definitiva, ma richiede un frequente aggiornamento nel tempo.

Condition based maintenance per un impianto HVAC / Filippo De Carlo; Maria Antonietta Arleo. - In: MANUTENZIONE. TECNICA E MANAGEMENT. - ISSN 1123-1084. - STAMPA. - (2013), pp. 15-17.

Condition based maintenance per un impianto HVAC

DE CARLO, FILIPPO;ARLEO, MARIA ANTONIETTA
2013

Abstract

Gli impianti HVAC (Heating, Ventilation and Air Conditioning) sono nor- malmente atti a garantire condizioni di comfort termico all’interno di un edificio civile o di uno stabilimento industriale. Questi sistemi possono essere considerati elementi critici quando sono organicamente inseriti in più complessi impianti di processo, in cui occorre che l’aria abbia ben specificati requisiti affinché il ciclo di produzione avvenga correttamente. Nel settore chimico-farmaceutico, sono molte le aziende con installazioni di impianti HVAC che assumono un ruolo abilitante per la produttività del reparto in cui sono inseriti. In esse si trovano, infatti, laboratori in cui si attuano delicati processi produttivi, per i quali il mantenimento di rigorose condizioni ambientali interne ed il controllo della ventilazione, sono essenziali per evitare la proliferazione di microrganismi dannosi. L’esatto controllo delle condizioni termoigrometriche costituisce, in que- sti casi, anche un importante parametro per la certificazione del processo produttivo. Negli impianti chimico-farmaceutici, dunque, è essenziale assicurare alti valori di disponibilità degli impianti di servizio, tra cui gli impianti HVAC, al fine di ridurre al minimo i costi di fermo che deriverebbero da un’avaria di tali sistemi. Le scelte fatte in ambito manutentivo assumono, pertanto, un ruolo primario. L’analisi qui presentata si riferisce all’ottimizzazione tecnico-economica delle operazioni manutentive svolte su tre elementi rappresentativi di un sistema di climatizzazione al servizio di un laboratorio farmaceutico. Nello specifi- co, sono stati considerati il ventilatore di mandata della unità di trattamento aria (UTA), i relativi filtri, e le serrande tagliafuoco della canalizzazione di immissione dell’aria. Tali componenti sono da ritenere critici, poiché non sono ridondati e un loro guasto implica l’indisponibilità del sistema. Per ciascuno dei tre elementi sono stati analizzati il funzionamento, i modi di guasto, le attività manutentive effettuate e le eventuali attività di monitoraggio implementate e implementabili. Per il ventilatore UTA, ad esempio, lo stato di salute del motore è generalmente monitorato tramite l’analisi delle vibrazioni. La seconda fase dell’analisi ha visto l’individuazione delle modalità al- ternative di gestione manutentiva. Per ciascuna di queste, sono stati de- finiti i relativi costi di breve e lungo periodo. Si è voluto così capire fino a che punto potesse essere opportuno estendere politiche di CBM che garantissero disponibilità ed economicità. Data la celerità del progresso tecnologico e la disponibilità di nuove tecnologie con costi sempre più accessibili, questo tipo di analisi non può considerarsi definitiva, ma richiede un frequente aggiornamento nel tempo.
2013
15
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Filippo De Carlo; Maria Antonietta Arleo
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