Tra i valori di fondo e gli obiettivi ultimi del progetto europeo, la costruzione di un mercato senza barriere interne costituisce un elemento qualificante. È in funzione di questo obiettivo che, dall’applicazione degli obblighi e dei divieti previsti dal Tratta- to, sono emerse le libertà economiche di circolazione. L’interesse generale all’inte- grazione si è così progressivamente trasformato in un fattore generatore di interessi individuali tutelati. Si deve poter circolare, si deve poter fare circolando: questo è il tratto caratterizzante del mercato unico, che offre ai cittadini europei la prospettiva di operare in un contesto non condizionato dalla ripartizione territoriale tra gli Stati. Si coglie subito la tensione che può porsi tra le libertà economiche europee e gli interes- si antagonisti che gli Stati nazionali o, talora, la stessa Unione intendano perseguire. In questo conflittuale processo di composizione tra valori, un ruolo fondamentale è svolto dalle amministrazioni statali attraverso il provvedimento amministrativo nazio- nale che, per poter svolgere efficacemente le funzioni che assume nel contesto dell’in- tegrazione, risulta oggetto di una disciplina giuridica “europeizzata”. Di qui le ragioni dello studio, che si propone di analizzare specificamente il modo nel quale le libertà di circolazione emerse nel mercato unico incidono sul regime ordinario del provvedimen- to nazionale e, in ultimo, di verificare se e come questa esigenza di adattamento investa l’ordinamento interno, al di là degli ambiti di diretta rilevanza europea.

Libertà economiche europee e regime del provvedimento amministrativo nazionale / Simone Torricelli. - STAMPA. - (2013).

Libertà economiche europee e regime del provvedimento amministrativo nazionale

TORRICELLI, SIMONE
2013

Abstract

Tra i valori di fondo e gli obiettivi ultimi del progetto europeo, la costruzione di un mercato senza barriere interne costituisce un elemento qualificante. È in funzione di questo obiettivo che, dall’applicazione degli obblighi e dei divieti previsti dal Tratta- to, sono emerse le libertà economiche di circolazione. L’interesse generale all’inte- grazione si è così progressivamente trasformato in un fattore generatore di interessi individuali tutelati. Si deve poter circolare, si deve poter fare circolando: questo è il tratto caratterizzante del mercato unico, che offre ai cittadini europei la prospettiva di operare in un contesto non condizionato dalla ripartizione territoriale tra gli Stati. Si coglie subito la tensione che può porsi tra le libertà economiche europee e gli interes- si antagonisti che gli Stati nazionali o, talora, la stessa Unione intendano perseguire. In questo conflittuale processo di composizione tra valori, un ruolo fondamentale è svolto dalle amministrazioni statali attraverso il provvedimento amministrativo nazio- nale che, per poter svolgere efficacemente le funzioni che assume nel contesto dell’in- tegrazione, risulta oggetto di una disciplina giuridica “europeizzata”. Di qui le ragioni dello studio, che si propone di analizzare specificamente il modo nel quale le libertà di circolazione emerse nel mercato unico incidono sul regime ordinario del provvedimen- to nazionale e, in ultimo, di verificare se e come questa esigenza di adattamento investa l’ordinamento interno, al di là degli ambiti di diretta rilevanza europea.
2013
9788891601032
Simone Torricelli
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Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/823002
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