La scelta di utilizzare in sinergia due differenti metodologie di approccio progettuale, quali l’Ergonomia per il Design e il Design for Environment, entrambe caratterizzate da un’elevata capacità di innovare sia i processi di progettazione e produzione, sia l’effettiva qualità del prodotto finito, ci consente la definizione di strumenti strategici di intervento finalizzati ad innalzare la qualità complessiva dei risultati. L’Ergonomia per il Design ci permette di orientare il progetto sulle reali esigenze e aspettative dell’utenza contemporanea e di definire nuovi scenari d’uso, a partire dai metodi di indagine propri dell’Ergonomia tradizionale o Human factors, e dello User-Centered Design (valutazione degli aspetti antropometrici e posturali, valutazione dell’interazione sensoriale-percettiva, valutazione di usabilità e della sicurezza d’uso degli oggetti e degli spazi, analisi dei comportamenti a rischio, costruzione di scenari, indagini con utenti ecc.). Il Design for Environment, parallelamente, grazie all’ausilio di strumenti per la valutazione dell’impatto ambientale dei prodotti, indirizza la progettazione, non soltanto alla razionalizzazione dei materiali utilizzati per la produzione, ma soprattutto alla riduzione dei consumi e dell’impatto ambientale dei prodotti nella fase d’uso, favorendo sia l’utilizzo di tecnologie a basso consumo e, possibilmente, per la produzione di energie rinnovabili, sia soluzioni capaci di orientare e sensibilizzare gli utenti domestici su queste tematiche. Anche l’utilizzo di tecnologie per il controllo domotico all’interno del sistema cucina, attraverso l’integrazione all’arredo e agli elettrodomestici di interfacce per il controllo dell’ambiente cucina e dei suoi strumenti, ci spinge verso soluzioni mirate in particolare al risparmio energetico, con una razionalizzazione dei consumi. Le nuove logiche di gestione delle utenze e dei carichi consentono ormai di programmare in fasce orarie opportune l’utilizzo di alcuni elettrodomestici, di gestire i carichi nella loro globalità evitando picchi di assorbimento, di definire logiche di funzionamento della climatizzazione (per esempio riducendo automaticamente la temperatura quando non vi è nessuno nell’abitazione), gestire l’illuminazione in base a fasce orarie e in base alla quantità di luce naturale, ecc. Il concetto di terminale per il controllo domotico di tutti gli apparecchi elettrici ed elettronici della casa è ormai entrato nella sua fase matura. Dopo un periodo sperimentale, in cui si sono valutate tutte le potenzialità di applicazione della domotica alle diverse aree, quali il comfort, l’entertainment, la sicurezza, il risparmio energetico e la comunicazione, controllate attraverso un unico terminale centrale concepito per lo più come schermo a parete, incassato o meno, e/o da tavolo, si è arrivati oggi ad una gerarchizzazione delle funzioni e dei punti di controllo. Mentre il terminale centrale si sta spostando dall’hardware al software, integrandosi con altri terminali già presenti in casa, come il computer e il videocitofono, o con dispositivi mobili, come telecomandi, telefoni cellulari e palmari, consentendo il controllo anche da remoto, parallelamente si è compresa l’esigenza di inserire dei moduli di zona dai quali controllare le singole funzioni delle diverse aree della casa. Tra i vari ambienti della casa la cucina è senza dubbio quello in cui si rileva la maggiore concentrazione di apparecchi elettrici ed elettronici. Se è vero che è possibile impostare alcune funzioni generali a distanza dal terminale centrale, è anche vero che l’integrazione di dispositivi domotici negli elementi e complementi dell’arredo cucina, possono aprire nuovi orizzonti sul modo di utilizzare gli elettrodomestici, di cucinare, di conservare il cibo e di utilizzare lo spazio cucina in generale. Grazie alla tendenza attuale, da parte dei produttori di arredi per cucine, di farsi realizzare elettrodomestici personalizzati da vendere con il proprio marchio, è oggi possibile pensare di realizzare elettrodomestici intelligenti, integrati all’arredo, che comunichino tra loro, aggiungendo una molteplicità di informazioni e funzioni alle interfacce degli strumenti singoli o interconnessi.

Design, Ergonomia e Sostenibilità: esperienze di sperimentazione progettuale nell'ambito dell'abitare contemporaneo / Alessandra Rinaldi. - STAMPA. - (2011), pp. 11-16.

Design, Ergonomia e Sostenibilità: esperienze di sperimentazione progettuale nell'ambito dell'abitare contemporaneo

RINALDI, ALESSANDRA
2011

Abstract

La scelta di utilizzare in sinergia due differenti metodologie di approccio progettuale, quali l’Ergonomia per il Design e il Design for Environment, entrambe caratterizzate da un’elevata capacità di innovare sia i processi di progettazione e produzione, sia l’effettiva qualità del prodotto finito, ci consente la definizione di strumenti strategici di intervento finalizzati ad innalzare la qualità complessiva dei risultati. L’Ergonomia per il Design ci permette di orientare il progetto sulle reali esigenze e aspettative dell’utenza contemporanea e di definire nuovi scenari d’uso, a partire dai metodi di indagine propri dell’Ergonomia tradizionale o Human factors, e dello User-Centered Design (valutazione degli aspetti antropometrici e posturali, valutazione dell’interazione sensoriale-percettiva, valutazione di usabilità e della sicurezza d’uso degli oggetti e degli spazi, analisi dei comportamenti a rischio, costruzione di scenari, indagini con utenti ecc.). Il Design for Environment, parallelamente, grazie all’ausilio di strumenti per la valutazione dell’impatto ambientale dei prodotti, indirizza la progettazione, non soltanto alla razionalizzazione dei materiali utilizzati per la produzione, ma soprattutto alla riduzione dei consumi e dell’impatto ambientale dei prodotti nella fase d’uso, favorendo sia l’utilizzo di tecnologie a basso consumo e, possibilmente, per la produzione di energie rinnovabili, sia soluzioni capaci di orientare e sensibilizzare gli utenti domestici su queste tematiche. Anche l’utilizzo di tecnologie per il controllo domotico all’interno del sistema cucina, attraverso l’integrazione all’arredo e agli elettrodomestici di interfacce per il controllo dell’ambiente cucina e dei suoi strumenti, ci spinge verso soluzioni mirate in particolare al risparmio energetico, con una razionalizzazione dei consumi. Le nuove logiche di gestione delle utenze e dei carichi consentono ormai di programmare in fasce orarie opportune l’utilizzo di alcuni elettrodomestici, di gestire i carichi nella loro globalità evitando picchi di assorbimento, di definire logiche di funzionamento della climatizzazione (per esempio riducendo automaticamente la temperatura quando non vi è nessuno nell’abitazione), gestire l’illuminazione in base a fasce orarie e in base alla quantità di luce naturale, ecc. Il concetto di terminale per il controllo domotico di tutti gli apparecchi elettrici ed elettronici della casa è ormai entrato nella sua fase matura. Dopo un periodo sperimentale, in cui si sono valutate tutte le potenzialità di applicazione della domotica alle diverse aree, quali il comfort, l’entertainment, la sicurezza, il risparmio energetico e la comunicazione, controllate attraverso un unico terminale centrale concepito per lo più come schermo a parete, incassato o meno, e/o da tavolo, si è arrivati oggi ad una gerarchizzazione delle funzioni e dei punti di controllo. Mentre il terminale centrale si sta spostando dall’hardware al software, integrandosi con altri terminali già presenti in casa, come il computer e il videocitofono, o con dispositivi mobili, come telecomandi, telefoni cellulari e palmari, consentendo il controllo anche da remoto, parallelamente si è compresa l’esigenza di inserire dei moduli di zona dai quali controllare le singole funzioni delle diverse aree della casa. Tra i vari ambienti della casa la cucina è senza dubbio quello in cui si rileva la maggiore concentrazione di apparecchi elettrici ed elettronici. Se è vero che è possibile impostare alcune funzioni generali a distanza dal terminale centrale, è anche vero che l’integrazione di dispositivi domotici negli elementi e complementi dell’arredo cucina, possono aprire nuovi orizzonti sul modo di utilizzare gli elettrodomestici, di cucinare, di conservare il cibo e di utilizzare lo spazio cucina in generale. Grazie alla tendenza attuale, da parte dei produttori di arredi per cucine, di farsi realizzare elettrodomestici personalizzati da vendere con il proprio marchio, è oggi possibile pensare di realizzare elettrodomestici intelligenti, integrati all’arredo, che comunichino tra loro, aggiungendo una molteplicità di informazioni e funzioni alle interfacce degli strumenti singoli o interconnessi.
2011
9788890265662
Ergonomia, Design for All, Sostenibilità
11
16
Alessandra Rinaldi
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Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/826076
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