Il modo di lavorare ha subito grandi cambiamenti in questi ultimi anni. Se da un lato, grazie ad Internet, è possibile comunicare con l’altro capo del mondo, scambiandosi informazioni e files, senza muoversi dal proprio ufficio, dall’altro invece i manager ed i professionisti dei nostri giorni sono sottoposti a spostamenti di lavoro sempre più intensi, ma brevi in termini di tempo. Treni ad alta velocità e voli low cost rendono il viaggiare per lavoro, spostandosi in giornata all’interno del proprio paese o da una capitale europea all’altra, non solo possibile, ma ormai naturale. Per non parlare poi delle esigenze del mercato globale, che comportano continui spostamenti e scambi tra oriente ed occidente, da affrontare in pochissimi giorni, ma possibilmente nel massimo comfort. La necessità di pensare ad una mobilità “sostenibile”, che consenta cioè di spostarsi ottimizzando tempi e costi personali ed ambientali, diventa quanto mai un tema attuale. Viaggiare comodi, portandosi dietro solo il minimo indispensabile, come un cambio d’abito e gli strumenti del lavoro, all’interno di un unico bagaglio a mano compatto, è diventato un must. Oggi in particolare, le compagnie aree iniziano a far pagare un extra per i bagagli imbarcati al ceck-in e ad essere molto più severe per le borse da portare in cabina. Per chi si sposta in aereo, avere un unico bagaglio, che rientri nelle misure standard indicate dalle compagnie, consente di risparmiare sui costi e sui tempi del viaggio, con una serie di vantaggi, quali evitare le code ai check-in, arrivare all’aeroporto all’orario dell’imbarco, lasciare velocemente l’aeroporto all’arrivo, poter prendere voli alternativi in caso di ritardi, senza preoccuparsi di cosa accadrà al nostro trolley, e ancor meglio di non rischiare di smarrirlo. A fronte di questo scenario, la borsa da viaggio diventa un’unica entità mobile con la persona, una compagna fedele, che deve assecondare i continui spostamenti e rispondere, in maniera flessibile ed innovativa, ai nuovi bisogni emergenti del viaggiatore contemporaneo di lavorare, viaggiare e vivere all’insegna del comfort e della tecnologia. Le mutevoli esigenze che si presentano nell’arco della giornata, in parte diverse tra l’uomo e la donna, che si spostano per brevi viaggi d’affari, aprono un potenziale enorme sulla progettazione di nuove tipologie di borse e sull’innovazione dell’interpretazione di questo accessorio. Il mercato inizia oggi ad offrire timide soluzioni mirate a queste nuove tendenze, ma per trolley e borsoni da viaggio, ad esempio, non esiste tuttora una marcata differenza nell’offerta tra i due sessi, che possa davvero soddisfare le diverse esigenze tra uomo e donna, sia di tipo estetico che di contenuti. Sicuramente recente è l’attenzione da parte di alcune aziende illuminate, come ad esempio Piquadro, che hanno introdotto sul mercato prodotti innovativi per la loro versatilità ed il look molto raffinato e sobrio, sensibile ai valori della moda, ma duraturo e rassicurante, capace di conciliare prestazioni specializzate con un’eleganza misurata, e che hanno trasformato questo accessorio da oggetto esclusivamente tecnico e funzionale, a oggetto di design, attraverso una particolare attenzione alla funzione, al dettaglio e ai colori. Proprio in collaborazione con Piquadro, all’interno di un workshop, tenuto presso il Corso di Laurea in Disegno Industriale, dell’Università degli Studi di Firenze, abbiamo affrontato il tema della borsa business per brevi viaggi d’affari, intesa come bagaglio a mano, ovvero delle dimensioni massime imposte dalle compagnie aeree per questo accessorio. L’obiettivo è stato la ricerca di nuove soluzioni, capaci di coniugare design, tecnologia ed innovazione, nella direzione della massima versatilità e trasformabilità, ovvero della capacità del bagaglio di permettere a tutte le tipologie di utenti di muoversi e di viaggiare sempre liberi, leggeri, nel massimo comfort, avendo tutto l’indispensabile a portata di mano. Le suggestioni di una re-interpretazione progettuale di questo accessorio sono state molte e particolarmente stimolanti. Nei progetti sono emerse originali varianti d’uso, promettenti scomposizioni funzionali e decise innovazioni di prodotto. Borse di cui è possibile modificare il volume a seconda dell’esigenza del momento; trolley che consentono di integrare o separare all’occorrenza funzioni e contenuti diversi; modi differenti di indossare e trasportare il proprio bagaglio al variare dei mezzi di trasporto, che ci accompagnano negli spostamenti di lavoro, il tutto senza mai perdere di vista la producibilità del prodotto e lo stile, che fa della borsa business sempre più un accessorio nel quale ognuno si riconosce.

La borsa business trasformabile / Alessandra Rinaldi. - STAMPA. - (2009), pp. 14-16.

La borsa business trasformabile

RINALDI, ALESSANDRA
2009

Abstract

Il modo di lavorare ha subito grandi cambiamenti in questi ultimi anni. Se da un lato, grazie ad Internet, è possibile comunicare con l’altro capo del mondo, scambiandosi informazioni e files, senza muoversi dal proprio ufficio, dall’altro invece i manager ed i professionisti dei nostri giorni sono sottoposti a spostamenti di lavoro sempre più intensi, ma brevi in termini di tempo. Treni ad alta velocità e voli low cost rendono il viaggiare per lavoro, spostandosi in giornata all’interno del proprio paese o da una capitale europea all’altra, non solo possibile, ma ormai naturale. Per non parlare poi delle esigenze del mercato globale, che comportano continui spostamenti e scambi tra oriente ed occidente, da affrontare in pochissimi giorni, ma possibilmente nel massimo comfort. La necessità di pensare ad una mobilità “sostenibile”, che consenta cioè di spostarsi ottimizzando tempi e costi personali ed ambientali, diventa quanto mai un tema attuale. Viaggiare comodi, portandosi dietro solo il minimo indispensabile, come un cambio d’abito e gli strumenti del lavoro, all’interno di un unico bagaglio a mano compatto, è diventato un must. Oggi in particolare, le compagnie aree iniziano a far pagare un extra per i bagagli imbarcati al ceck-in e ad essere molto più severe per le borse da portare in cabina. Per chi si sposta in aereo, avere un unico bagaglio, che rientri nelle misure standard indicate dalle compagnie, consente di risparmiare sui costi e sui tempi del viaggio, con una serie di vantaggi, quali evitare le code ai check-in, arrivare all’aeroporto all’orario dell’imbarco, lasciare velocemente l’aeroporto all’arrivo, poter prendere voli alternativi in caso di ritardi, senza preoccuparsi di cosa accadrà al nostro trolley, e ancor meglio di non rischiare di smarrirlo. A fronte di questo scenario, la borsa da viaggio diventa un’unica entità mobile con la persona, una compagna fedele, che deve assecondare i continui spostamenti e rispondere, in maniera flessibile ed innovativa, ai nuovi bisogni emergenti del viaggiatore contemporaneo di lavorare, viaggiare e vivere all’insegna del comfort e della tecnologia. Le mutevoli esigenze che si presentano nell’arco della giornata, in parte diverse tra l’uomo e la donna, che si spostano per brevi viaggi d’affari, aprono un potenziale enorme sulla progettazione di nuove tipologie di borse e sull’innovazione dell’interpretazione di questo accessorio. Il mercato inizia oggi ad offrire timide soluzioni mirate a queste nuove tendenze, ma per trolley e borsoni da viaggio, ad esempio, non esiste tuttora una marcata differenza nell’offerta tra i due sessi, che possa davvero soddisfare le diverse esigenze tra uomo e donna, sia di tipo estetico che di contenuti. Sicuramente recente è l’attenzione da parte di alcune aziende illuminate, come ad esempio Piquadro, che hanno introdotto sul mercato prodotti innovativi per la loro versatilità ed il look molto raffinato e sobrio, sensibile ai valori della moda, ma duraturo e rassicurante, capace di conciliare prestazioni specializzate con un’eleganza misurata, e che hanno trasformato questo accessorio da oggetto esclusivamente tecnico e funzionale, a oggetto di design, attraverso una particolare attenzione alla funzione, al dettaglio e ai colori. Proprio in collaborazione con Piquadro, all’interno di un workshop, tenuto presso il Corso di Laurea in Disegno Industriale, dell’Università degli Studi di Firenze, abbiamo affrontato il tema della borsa business per brevi viaggi d’affari, intesa come bagaglio a mano, ovvero delle dimensioni massime imposte dalle compagnie aeree per questo accessorio. L’obiettivo è stato la ricerca di nuove soluzioni, capaci di coniugare design, tecnologia ed innovazione, nella direzione della massima versatilità e trasformabilità, ovvero della capacità del bagaglio di permettere a tutte le tipologie di utenti di muoversi e di viaggiare sempre liberi, leggeri, nel massimo comfort, avendo tutto l’indispensabile a portata di mano. Le suggestioni di una re-interpretazione progettuale di questo accessorio sono state molte e particolarmente stimolanti. Nei progetti sono emerse originali varianti d’uso, promettenti scomposizioni funzionali e decise innovazioni di prodotto. Borse di cui è possibile modificare il volume a seconda dell’esigenza del momento; trolley che consentono di integrare o separare all’occorrenza funzioni e contenuti diversi; modi differenti di indossare e trasportare il proprio bagaglio al variare dei mezzi di trasporto, che ci accompagnano negli spostamenti di lavoro, il tutto senza mai perdere di vista la producibilità del prodotto e lo stile, che fa della borsa business sempre più un accessorio nel quale ognuno si riconosce.
2009
9788860553645
La borsa trasformabile: 30 progetti innovativi di borse business
14
16
Alessandra Rinaldi
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Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/826079
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