In Geografia Economica si è consolidato nel tempo l’assunto per cui la prossimità geografica facilità il knowledge spillover tra le imprese e quindi la vicinanza con altre imprese può risultare un fattore strategico per la competitività. Negli ultimi anni questo assunto è stato messo in discussione da molti autori. Alcuni autori hanno allargato il concetto di prossimità ad altri contesti non esclusivamente geografici che hanno portato alla definizione di prossimità cognitiva, organizzativa, istituzionale e sociale. Altri hanno superato una visione statica della prossimità geografica affrontando il tema in modo dinamico; ne consegue che gli effetti della prossimità geografica nel corso del tempo possono emergere, svilupparsi, cambiare di segno fino anche a scomparire. Infine, un’altra sfida della ricerca geografica è comprendere se e come gli effetti della prossimità possono risultare negativi, confutando l’assunto di partenza. Il presente lavoro si colloca in questo ultimo filone di studi che, con il supporto di analisi empiriche qualitative, si pone l’obiettivo di valutare gli effetti della prossimità geografica sulla sopravvivenza delle imprese. In questo lavoro verranno utilizzati sia il modello di Kaplan Meier [1958] che il modello di semiparametrico di Cox [1972]. Questo modello ultimo sembra essere il giusto compromesso fra l’approccio non parametrico e i più strutturati modelli parametrici. La banca dati utilizzata è di Unioncamere e riporta tutte le imprese registrate e la natimortalità in Toscana nel periodo 1998-2010.

La prossimità geografica è un fattore di competitività? Un’analisi sulla sopravvivenza delle imprese toscane (1998-2010) / F. Randelli; G. Ricchiuti. - ELETTRONICO. - (2013), pp. 109-117.

La prossimità geografica è un fattore di competitività? Un’analisi sulla sopravvivenza delle imprese toscane (1998-2010)

RANDELLI, FILIPPO;RICCHIUTI, GIORGIO
2013

Abstract

In Geografia Economica si è consolidato nel tempo l’assunto per cui la prossimità geografica facilità il knowledge spillover tra le imprese e quindi la vicinanza con altre imprese può risultare un fattore strategico per la competitività. Negli ultimi anni questo assunto è stato messo in discussione da molti autori. Alcuni autori hanno allargato il concetto di prossimità ad altri contesti non esclusivamente geografici che hanno portato alla definizione di prossimità cognitiva, organizzativa, istituzionale e sociale. Altri hanno superato una visione statica della prossimità geografica affrontando il tema in modo dinamico; ne consegue che gli effetti della prossimità geografica nel corso del tempo possono emergere, svilupparsi, cambiare di segno fino anche a scomparire. Infine, un’altra sfida della ricerca geografica è comprendere se e come gli effetti della prossimità possono risultare negativi, confutando l’assunto di partenza. Il presente lavoro si colloca in questo ultimo filone di studi che, con il supporto di analisi empiriche qualitative, si pone l’obiettivo di valutare gli effetti della prossimità geografica sulla sopravvivenza delle imprese. In questo lavoro verranno utilizzati sia il modello di Kaplan Meier [1958] che il modello di semiparametrico di Cox [1972]. Questo modello ultimo sembra essere il giusto compromesso fra l’approccio non parametrico e i più strutturati modelli parametrici. La banca dati utilizzata è di Unioncamere e riporta tutte le imprese registrate e la natimortalità in Toscana nel periodo 1998-2010.
2013
9788890892608
Oltre la Globalizzazione Prossimità/Proximity
109
117
F. Randelli; G. Ricchiuti
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