Lo scopo della tesi è stato quello di ottenere un valido modello sperimentale di sclerosi sistemica (SSc), patologia caratterizzata da fibrosi della cute e degli organi interni e da microvasculopatia periferica. A tal fine è stata allestita e caratterizzata una colonia di topi knockout per il gene codificante il recettore dell'attivatore di tipo urochinasico del plasminogeno (uPAR o CD87). uPAR è infatti un componente chiave del sistema fibrinolitico ed è coinvolto in vari processi fisiopatologici, quali la trombolisi, il rimodellamento tissutale e l'angiogenesi. Il sistema fibrinolitico è costituito da un pro-enzima inattivo, il plasminogeno, che una volta convertito in plasmina degrada la fibrina e trasforma le pro-metalloproteasi di matrice (pro-MMP) in MMP attive, che a loro volta degradano i componenti della matrice extracellulare (ECM). Sono stati identificati due attivatori fisiologici del plasminogeno, uno tissutale (tPA) ed uno di tipo urochinasico (uPA o urochinasi), che si lega al proprio recettore uPAR. uPAR è un recettore di superficie, è costituto da tre domini extracellulari (D1-D2-D3), ed è espresso in diversi tipi cellulari, quali monociti, neutrofili, cellule T attivate, fibroblasti, cellule endoteliali e cellule muscolari lisce dei vasi. Studi recenti hanno dimostrato che le cellule endoteliali microvascolari ed i fibroblasti ottenuti dal derma di pazienti SSc presentano un recettore uPAR troncato (D2-D3) ed ipofunzionale che determina un severo deficit angiogenetico. E' stato inoltre recentemente provato che l’assenza di uPAR causa un’attivazione dei fibroblasti e che il suo clivaggio è una tappa cruciale nel differenziamento dei fibroblasti in miofibroblasti, i principali responsabili dell'eccessiva deposizione di collagene in corso di fibrosi. Un’alterata espressione di uPAR nelle cellule endoteliali e nei fibroblasti potrebbe pertanto essere coinvolta nei due principali aspetti della SSc: la microvasculopatia periferica, caratterizzata da un deficit angiogenetico e dalla perdita di capillari, ed il processo fibrotico. Per l'allestimento della colonia di topi da utilizzare negli esperimenti, topi maschi uPAR-/- sono stati incrociati, inizialmente, con femmine wild type, in modo tale da ottenere animali eterozigoti che, ulteriormente incrociati tra loro, hanno permesso di generare topi uPAR-/- ed uPAR+/+ con lo stesso background genetico ed appartenenti alla stessa colonia di allevamento. La presenza o l'assenza del gene uPAR attivo è stata determinata mediante PCR, eseguita sul DNA genomico estratto da biopsie prelevate dall'estremità della coda di ciascun animale. I topi sono stati allevati e al momento del sacrificio, a 12 e a 24 settimane di età, da essi sono stati prelevati i polmoni e biopsie di cute del dorso. Una parte dei campioni è stata processata per l'inclusione in paraffina e le successive analisi istopatologiche ed immunoistochimiche, mentre un’altra parte è stata processata per l’analisi del contenuto di collagene mediante il dosaggio dell’idrossiprolina. Le sezioni incluse in paraffina, tagliate al microtomo, sono state colorate con Ematossilina-Eosina, Tricromica di Masson e Rosso Sirio Picrato e sottoposte ad analisi immunoistochimica, sia in perossidasi che in fluorescenza. I risultati ottenuti permettono di proporre il topo uPAR-/- come un possibile nuovo modello murino di SSc. Nella cute degli animali uPAR-/- sono state infatti riscontrate gran parte delle caratteristiche patologiche della SSc umana: 1) lo spessore del derma, il contenuto di collagene ed il numero dei miofibroblasti sono risultati significativamente aumentati nei topi uPAR-/- rispetto ai controlli. Il derma dei topi uPAR-/- presenta inoltre fasci di collagene ispessiti, abbondante fibrosi perivascolare ed una parziale sostituzione del tessuto adiposo sottocutaneo da parte del tessuto connettivo fibroso; 2) nel derma dei topi uPAR-/- è risultata evidente una marcata sovraespressione delle citochine profibrotiche TGF-b, CTGF/CCN2 ed ET-1, notoriamente associate alla SSc umana; 3) nei topi uPAR-/- i cambiamenti fibrotici a carico della cute sono accompagnati da apoptosi delle cellule endoteliali e da una severa perdita del microcircolo; Il modello del topo uPAR-/- presenta caratteristiche patologiche simili a quelle riscontrate nella SSc umana anche a livello polmonare. Il pattern istopatologico osservato è infatti paragonabile a quello di una pneumopatia interstiziale aspecifica, con vaste aree di parenchima polmonare caratterizzate da infiammazione cellulare diffusa ed accumulo di collagene.

Caratterizzazione del topo uPAR knockout come possibile modello animale di sclerosi sistemica / Irene Rosa. - (2014).

Caratterizzazione del topo uPAR knockout come possibile modello animale di sclerosi sistemica

ROSA, IRENE
2014

Abstract

Lo scopo della tesi è stato quello di ottenere un valido modello sperimentale di sclerosi sistemica (SSc), patologia caratterizzata da fibrosi della cute e degli organi interni e da microvasculopatia periferica. A tal fine è stata allestita e caratterizzata una colonia di topi knockout per il gene codificante il recettore dell'attivatore di tipo urochinasico del plasminogeno (uPAR o CD87). uPAR è infatti un componente chiave del sistema fibrinolitico ed è coinvolto in vari processi fisiopatologici, quali la trombolisi, il rimodellamento tissutale e l'angiogenesi. Il sistema fibrinolitico è costituito da un pro-enzima inattivo, il plasminogeno, che una volta convertito in plasmina degrada la fibrina e trasforma le pro-metalloproteasi di matrice (pro-MMP) in MMP attive, che a loro volta degradano i componenti della matrice extracellulare (ECM). Sono stati identificati due attivatori fisiologici del plasminogeno, uno tissutale (tPA) ed uno di tipo urochinasico (uPA o urochinasi), che si lega al proprio recettore uPAR. uPAR è un recettore di superficie, è costituto da tre domini extracellulari (D1-D2-D3), ed è espresso in diversi tipi cellulari, quali monociti, neutrofili, cellule T attivate, fibroblasti, cellule endoteliali e cellule muscolari lisce dei vasi. Studi recenti hanno dimostrato che le cellule endoteliali microvascolari ed i fibroblasti ottenuti dal derma di pazienti SSc presentano un recettore uPAR troncato (D2-D3) ed ipofunzionale che determina un severo deficit angiogenetico. E' stato inoltre recentemente provato che l’assenza di uPAR causa un’attivazione dei fibroblasti e che il suo clivaggio è una tappa cruciale nel differenziamento dei fibroblasti in miofibroblasti, i principali responsabili dell'eccessiva deposizione di collagene in corso di fibrosi. Un’alterata espressione di uPAR nelle cellule endoteliali e nei fibroblasti potrebbe pertanto essere coinvolta nei due principali aspetti della SSc: la microvasculopatia periferica, caratterizzata da un deficit angiogenetico e dalla perdita di capillari, ed il processo fibrotico. Per l'allestimento della colonia di topi da utilizzare negli esperimenti, topi maschi uPAR-/- sono stati incrociati, inizialmente, con femmine wild type, in modo tale da ottenere animali eterozigoti che, ulteriormente incrociati tra loro, hanno permesso di generare topi uPAR-/- ed uPAR+/+ con lo stesso background genetico ed appartenenti alla stessa colonia di allevamento. La presenza o l'assenza del gene uPAR attivo è stata determinata mediante PCR, eseguita sul DNA genomico estratto da biopsie prelevate dall'estremità della coda di ciascun animale. I topi sono stati allevati e al momento del sacrificio, a 12 e a 24 settimane di età, da essi sono stati prelevati i polmoni e biopsie di cute del dorso. Una parte dei campioni è stata processata per l'inclusione in paraffina e le successive analisi istopatologiche ed immunoistochimiche, mentre un’altra parte è stata processata per l’analisi del contenuto di collagene mediante il dosaggio dell’idrossiprolina. Le sezioni incluse in paraffina, tagliate al microtomo, sono state colorate con Ematossilina-Eosina, Tricromica di Masson e Rosso Sirio Picrato e sottoposte ad analisi immunoistochimica, sia in perossidasi che in fluorescenza. I risultati ottenuti permettono di proporre il topo uPAR-/- come un possibile nuovo modello murino di SSc. Nella cute degli animali uPAR-/- sono state infatti riscontrate gran parte delle caratteristiche patologiche della SSc umana: 1) lo spessore del derma, il contenuto di collagene ed il numero dei miofibroblasti sono risultati significativamente aumentati nei topi uPAR-/- rispetto ai controlli. Il derma dei topi uPAR-/- presenta inoltre fasci di collagene ispessiti, abbondante fibrosi perivascolare ed una parziale sostituzione del tessuto adiposo sottocutaneo da parte del tessuto connettivo fibroso; 2) nel derma dei topi uPAR-/- è risultata evidente una marcata sovraespressione delle citochine profibrotiche TGF-b, CTGF/CCN2 ed ET-1, notoriamente associate alla SSc umana; 3) nei topi uPAR-/- i cambiamenti fibrotici a carico della cute sono accompagnati da apoptosi delle cellule endoteliali e da una severa perdita del microcircolo; Il modello del topo uPAR-/- presenta caratteristiche patologiche simili a quelle riscontrate nella SSc umana anche a livello polmonare. Il pattern istopatologico osservato è infatti paragonabile a quello di una pneumopatia interstiziale aspecifica, con vaste aree di parenchima polmonare caratterizzate da infiammazione cellulare diffusa ed accumulo di collagene.
2014
Lidia Ibba Manneschi
Irene Rosa
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Tesi Dottorato Irene Rosa.pdf

accesso aperto

Tipologia: Tesi di dottorato
Licenza: Creative commons
Dimensione 1.54 MB
Formato Adobe PDF
1.54 MB Adobe PDF

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/850298
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact