La frammentazione degli habitat è stata molto studiata nei suoi effetti negativi sulla biodiversità. Uno degli effetti negativi della frammentazione consiste nell’aumento dei margini, con la conseguente scomparsa di specie ecologicamente esigenti (“interior species”). L’effetto margine non è certamente l’unico degli effetti della frammentazione, agendo infatti assieme ad altri. Il quadro conoscitivo e teorico sulla frammentazione è stato formulato per ambienti diversi da quelli mediterranei, nei quali la frammentazione è un fenomeno di antica origine, per cui il mero trasferimento delle acquisizioni ricavate altrove dovrebbe essere verificato. Utilizzando le comunità di uccelli nidificanti come indicatori di biodiversità, abbiamo verificato effetto margine e isolamento, effettuando rilievi standardizzati in due situazioni ambientali “quasi sperimentali”. Abbiamo utilizzato la ricchezza specifica come indicatore di biodiversità. Questa, unitamente alla presenza delle specie più rappresentate, è stata analizzata mediante GLM, verificando l’effetto margine e il livello di isolamento, tenendo conto di altri fattori ambientali intrinseci ed estrinseci al bosco. I risultati mostrano che il margine ha un forte effetto positivo sulle specie ecotonali, mentre le specie forestali non sembrano risentirne in alcun modo. Inoltre, sebbene si notino effetti dell’isolamento dei frammenti, questi spesso riguardano specie non ritenute sensibili alla frammentazione, mentre altre, considerate molto sensibili, nel nostro caso non sembrano influenzate. In questi due casi di studio, pertanto, l’effetto margine non pare avere un effetto negativo sulle comunità ornitiche forestali, e l’isolamento non agisce in modo chiaramente negativo sulle stesse comunità. Sarebbe importante tener conto di queste acquisizioni, approfondendo le indagini su altri contesti e altri taxa, allo scopo di ottenere strumenti efficaci di valutazione del paesaggio forestale mediterraneo.

Frammentazione delle foreste mediterranee e biodiversità: due casi di studio in Italia centrale / TELLINI FLORENZANO G.; LONDI G.; MINI L.; TIBERI R.; CAMPEDELLI T.;. - STAMPA. - II:(2009), pp. 295-299. (Intervento presentato al convegno Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura per il miglioramento e la conservazione dei boschi italiani, tenutosi a Taormina nel 16-19 ottobre 2008).

Frammentazione delle foreste mediterranee e biodiversità: due casi di studio in Italia centrale

TIBERI, RIZIERO;
2009

Abstract

La frammentazione degli habitat è stata molto studiata nei suoi effetti negativi sulla biodiversità. Uno degli effetti negativi della frammentazione consiste nell’aumento dei margini, con la conseguente scomparsa di specie ecologicamente esigenti (“interior species”). L’effetto margine non è certamente l’unico degli effetti della frammentazione, agendo infatti assieme ad altri. Il quadro conoscitivo e teorico sulla frammentazione è stato formulato per ambienti diversi da quelli mediterranei, nei quali la frammentazione è un fenomeno di antica origine, per cui il mero trasferimento delle acquisizioni ricavate altrove dovrebbe essere verificato. Utilizzando le comunità di uccelli nidificanti come indicatori di biodiversità, abbiamo verificato effetto margine e isolamento, effettuando rilievi standardizzati in due situazioni ambientali “quasi sperimentali”. Abbiamo utilizzato la ricchezza specifica come indicatore di biodiversità. Questa, unitamente alla presenza delle specie più rappresentate, è stata analizzata mediante GLM, verificando l’effetto margine e il livello di isolamento, tenendo conto di altri fattori ambientali intrinseci ed estrinseci al bosco. I risultati mostrano che il margine ha un forte effetto positivo sulle specie ecotonali, mentre le specie forestali non sembrano risentirne in alcun modo. Inoltre, sebbene si notino effetti dell’isolamento dei frammenti, questi spesso riguardano specie non ritenute sensibili alla frammentazione, mentre altre, considerate molto sensibili, nel nostro caso non sembrano influenzate. In questi due casi di studio, pertanto, l’effetto margine non pare avere un effetto negativo sulle comunità ornitiche forestali, e l’isolamento non agisce in modo chiaramente negativo sulle stesse comunità. Sarebbe importante tener conto di queste acquisizioni, approfondendo le indagini su altri contesti e altri taxa, allo scopo di ottenere strumenti efficaci di valutazione del paesaggio forestale mediterraneo.
2009
ATTI del Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura per il miglioramento e la conservazione dei boschi italiani, 16-19 ottobre 2008, TAORMINA (Messina),
Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura per il miglioramento e la conservazione dei boschi italiani,
Taormina
16-19 ottobre 2008
TELLINI FLORENZANO G.; LONDI G.; MINI L.; TIBERI R.; CAMPEDELLI T.;
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