Lo studio costituisce un'analisi dell'elaborazione e delle novità del Regolamento 1215/2012 sulla circolazione delle decisioni e la giurisdizione in materia civile e commerciale. I temi trattati sono articolati come segue: 1. Introduzione. - 2. Il progetto della Commissione del 14 dicembre 2010: le novità principali. - 3. Il testo approvato: il ridimensionamento della universalizzazione. – 4. Le nuove regole di circolazione. - 5. I rimedi: il diniego del riconoscimento e dell’esecuzione e l’adattamento della decisione. – 6. Le altre modifiche principali […] - 7. Segue: la proroga di competenza. – 8. Segue: le misure provvisorie e cautelari. – 9. Il regime transitorio. L'esame svolto prende avvio dal progetto originario presentato dalla Commissione e segue, nelle successive revisioni, la progressiva riduzione dei profili più innovativi che in quello ricorrevano. In particolare, questi ultimi guardavano, per un verso, all'estensione dei criteri di collegamento giurisdizionale del "sistema di Bruxelles" anche alle liti concernenti Stati terzi e, per l'altro, ad una circolazione libera delle decisioni giurisdizionali, delle transazioni giudiziarie e degli atti pubblici, in tutto lo spazio UE, con l'espunzione dell'ordine pubblico dai motivi ostativi tale circolazione. Nella versione approvata del nuovo Reg. 1215/2012, la capacità del foro UE di attrarre anche liti con profili extraeuropei, si è drasticamente ridotta a pochi casi, mentre è stato mantenuto il limite dell'ordine pubblico al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni. Il profilo di maggior novità introdotto da "Bruxelles I bis", è l'abolizione dell'exequatur, il quale determina (o dovrebbe determinare) anche una riorganizzazione dei rimedi interni previsti contro l'esecuzione forzata, che dovrebbero aprire, in caso di esecuzione di una decisione giudiziaria europea, anche ai "motivi di diniego" del riconoscimento e dell'esecuzione previsti dal nuovo Regolamento.

Racasting Brussel I: il nuovo regolamento n. 1215 del 2012 / C. Silvestri. - In: RIVISTA TRIMESTRALE DI DIRITTO E PROCEDURA CIVILE. - ISSN 0391-1896. - STAMPA. - (2013), pp. 677-698.

Racasting Brussel I: il nuovo regolamento n. 1215 del 2012

SILVESTRI, CATERINA
2013

Abstract

Lo studio costituisce un'analisi dell'elaborazione e delle novità del Regolamento 1215/2012 sulla circolazione delle decisioni e la giurisdizione in materia civile e commerciale. I temi trattati sono articolati come segue: 1. Introduzione. - 2. Il progetto della Commissione del 14 dicembre 2010: le novità principali. - 3. Il testo approvato: il ridimensionamento della universalizzazione. – 4. Le nuove regole di circolazione. - 5. I rimedi: il diniego del riconoscimento e dell’esecuzione e l’adattamento della decisione. – 6. Le altre modifiche principali […] - 7. Segue: la proroga di competenza. – 8. Segue: le misure provvisorie e cautelari. – 9. Il regime transitorio. L'esame svolto prende avvio dal progetto originario presentato dalla Commissione e segue, nelle successive revisioni, la progressiva riduzione dei profili più innovativi che in quello ricorrevano. In particolare, questi ultimi guardavano, per un verso, all'estensione dei criteri di collegamento giurisdizionale del "sistema di Bruxelles" anche alle liti concernenti Stati terzi e, per l'altro, ad una circolazione libera delle decisioni giurisdizionali, delle transazioni giudiziarie e degli atti pubblici, in tutto lo spazio UE, con l'espunzione dell'ordine pubblico dai motivi ostativi tale circolazione. Nella versione approvata del nuovo Reg. 1215/2012, la capacità del foro UE di attrarre anche liti con profili extraeuropei, si è drasticamente ridotta a pochi casi, mentre è stato mantenuto il limite dell'ordine pubblico al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni. Il profilo di maggior novità introdotto da "Bruxelles I bis", è l'abolizione dell'exequatur, il quale determina (o dovrebbe determinare) anche una riorganizzazione dei rimedi interni previsti contro l'esecuzione forzata, che dovrebbero aprire, in caso di esecuzione di una decisione giudiziaria europea, anche ai "motivi di diniego" del riconoscimento e dell'esecuzione previsti dal nuovo Regolamento.
2013
677
698
C. Silvestri
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