ITALIANO L’elaborato intende offrire, in prospettiva storiografica, un’analisi genealogica della ricezione della filosofia idealistica europea negli Stati Uniti d’America. La ricerca si è concentrata sul lungo arco di tempo compreso tra il periodo post-rivoluzionario e i primissimi inizi del Novecento, e ha preso in esame il pensiero dei primi nuclei filosofici idealistici americani attivi tra Ohio e Missouri dal 1858. Scopo fondamentale di questo studio, che si articola in tre capitoli, è porre in luce la stretta correlazione, nell’atteggiamento speculativo statunitense, di individualismo ed esigenza olistica, di tensione all’autorealizzazione e idealismo “organico”: fin dall’epoca coloniale, e più volte nel corso dello sviluppo, laddove si verifichi un pragmatismo dell’azione (nelle scelte accademiche e politiche, e in primis in periodo rivoluzionario e durante la Guerra Civile), a questo fa eco la necessità di un “ritorno al tutto” nel concepire la storia umana e il cosmo-natura. Conseguenza indiretta di questo duplice movimento intellettuale sono sia la ricerca, sia la manifestazione dei caratteri di un pensiero olistico tramite il quale si potesse ritrovare l’unità del molteplice. I neohegelismi di fine Ottocento, tra St. Louis e Cincinnati, ne costituiscono — nelle intenzioni — una fedele attuazione, sotto i profili socio—culturale, sperimentale e pedagogico. ENGLISH In my dissertation, which is entitled, «E pluribus unum»: Individual and Totality in the Awakening of American Idealism, I assume that American thought owes its peculiarity to the unique overlap of Puritanism associated with Evolution and post-Kantian idealism. I argue that its main tenets resulted from a combination of the pragmatic-Utopian attitude of the first leading American Calvinist, the strong sense of individual and collective responsibility of the newborn Nation, and the reception of Darwin’s evolution theory. In my view, the key to understanding how idealism acted upon American thought may lie in the idea of Totality. My central claim is that America’s first philosophers inherited from Calvinists and Enlightenment the intellectual separation of empirical and spiritual knowledge, and that the pivotal questions raised by the Enlightenment had been fully developed by idealism itself. That is to say, whenever American philosophers opposed to idealism, they were not struggling against it; they were rather struggling with it, for its all-embracing logic represented a valid resource for fully reassessing the unity of knowledge and action.

«E pluribus Unum»: Individuo e totalità nell'insorgere dell'idealismo americano (1858-1900) / Angela Bizzarri. - (2014).

«E pluribus Unum»: Individuo e totalità nell'insorgere dell'idealismo americano (1858-1900)

BIZZARRI, ANGELA
2014

Abstract

ITALIANO L’elaborato intende offrire, in prospettiva storiografica, un’analisi genealogica della ricezione della filosofia idealistica europea negli Stati Uniti d’America. La ricerca si è concentrata sul lungo arco di tempo compreso tra il periodo post-rivoluzionario e i primissimi inizi del Novecento, e ha preso in esame il pensiero dei primi nuclei filosofici idealistici americani attivi tra Ohio e Missouri dal 1858. Scopo fondamentale di questo studio, che si articola in tre capitoli, è porre in luce la stretta correlazione, nell’atteggiamento speculativo statunitense, di individualismo ed esigenza olistica, di tensione all’autorealizzazione e idealismo “organico”: fin dall’epoca coloniale, e più volte nel corso dello sviluppo, laddove si verifichi un pragmatismo dell’azione (nelle scelte accademiche e politiche, e in primis in periodo rivoluzionario e durante la Guerra Civile), a questo fa eco la necessità di un “ritorno al tutto” nel concepire la storia umana e il cosmo-natura. Conseguenza indiretta di questo duplice movimento intellettuale sono sia la ricerca, sia la manifestazione dei caratteri di un pensiero olistico tramite il quale si potesse ritrovare l’unità del molteplice. I neohegelismi di fine Ottocento, tra St. Louis e Cincinnati, ne costituiscono — nelle intenzioni — una fedele attuazione, sotto i profili socio—culturale, sperimentale e pedagogico. ENGLISH In my dissertation, which is entitled, «E pluribus unum»: Individual and Totality in the Awakening of American Idealism, I assume that American thought owes its peculiarity to the unique overlap of Puritanism associated with Evolution and post-Kantian idealism. I argue that its main tenets resulted from a combination of the pragmatic-Utopian attitude of the first leading American Calvinist, the strong sense of individual and collective responsibility of the newborn Nation, and the reception of Darwin’s evolution theory. In my view, the key to understanding how idealism acted upon American thought may lie in the idea of Totality. My central claim is that America’s first philosophers inherited from Calvinists and Enlightenment the intellectual separation of empirical and spiritual knowledge, and that the pivotal questions raised by the Enlightenment had been fully developed by idealism itself. That is to say, whenever American philosophers opposed to idealism, they were not struggling against it; they were rather struggling with it, for its all-embracing logic represented a valid resource for fully reassessing the unity of knowledge and action.
2014
Stefano Poggi
ITALIA
Angela Bizzarri
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Tipologia: Tesi di dottorato
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