La tesi "Guardia Piemontese: isola occitana in Calabria. Un’indagine sociolinguistica" è un lavoro di ricerca che guarda al sistema lingua come totalmente immerso nella comunità parlante. La prospettiva sociolinguistica adottata è basata sull’assunto secondo cui i fattori sociali condizionano fortemente le scelte, i comportamenti e gli usi linguistici dei parlanti provocando naturali mutamenti nella struttura morfosintattica, fonologica e lessicale di una lingua. Tale assunto si dimostra particolarmente pertinente nel caso delle comunità di minoranza. Caratterizzate dalle complesse dinamiche tipiche della linguistica di contatto, le lingue alloglotte sono strettamente legate alle rispettive culture e le aree in questione sono inevitabilmente segnate dalla realtà circostante in un quadro di multiculturalità, di multilinguismo e di mescolanza. La ricerca si esplica attraverso un’indagine sul campo prendendo in esame i due principali livelli di analisi della teoria sociolinguistica: un primo livello, macrosociolinguistico, riguardante la disamina della variazione nel repertorio linguistico della comunità; un secondo, microsociolinguistico, relativo ai singoli fatti linguistici, alle produzioni verbali concrete dei parlanti. Lo studio si inserisce nella variegata fenomenologia del contatto linguistico, sia sul versante delle competenze, della distribuzione degli usi, dei comportamenti e degli atteggiamenti sociolinguistici sia sulla disamina dei fenomeni di conservazione/sostituzione delle strutture linguistiche. Viene fornito un quadro dell’attuale grado di vitalità sociolinguistica della varietà alloglotta di Guardia Piemontese tenendo conto del continuo flusso di forme di reazione, di resistenza ma anche di forme di convergenza e di adattamento che caratterizzano l’attività linguistica e la libertà linguistica dei parlanti. Prevedere la sorte della lingua guardiola di Guardia Piemontese è un compito di non facile riuscita. Tuttavia le risultanze della presente ricerca offrono riscontri ‘quantitativi’ e ‘qualitativi’ che prospettano il delinearsi di una situazione ‘a rischio’ che potrebbe dare origine ai pericolosi meccanismi di "language decay" e "language death".

Guardia Piemontese: isola occitana in Calabria. Un'indagine sociolinguistica / Irene Micali. - (2014).

Guardia Piemontese: isola occitana in Calabria. Un'indagine sociolinguistica

MICALI, IRENE
2014

Abstract

La tesi "Guardia Piemontese: isola occitana in Calabria. Un’indagine sociolinguistica" è un lavoro di ricerca che guarda al sistema lingua come totalmente immerso nella comunità parlante. La prospettiva sociolinguistica adottata è basata sull’assunto secondo cui i fattori sociali condizionano fortemente le scelte, i comportamenti e gli usi linguistici dei parlanti provocando naturali mutamenti nella struttura morfosintattica, fonologica e lessicale di una lingua. Tale assunto si dimostra particolarmente pertinente nel caso delle comunità di minoranza. Caratterizzate dalle complesse dinamiche tipiche della linguistica di contatto, le lingue alloglotte sono strettamente legate alle rispettive culture e le aree in questione sono inevitabilmente segnate dalla realtà circostante in un quadro di multiculturalità, di multilinguismo e di mescolanza. La ricerca si esplica attraverso un’indagine sul campo prendendo in esame i due principali livelli di analisi della teoria sociolinguistica: un primo livello, macrosociolinguistico, riguardante la disamina della variazione nel repertorio linguistico della comunità; un secondo, microsociolinguistico, relativo ai singoli fatti linguistici, alle produzioni verbali concrete dei parlanti. Lo studio si inserisce nella variegata fenomenologia del contatto linguistico, sia sul versante delle competenze, della distribuzione degli usi, dei comportamenti e degli atteggiamenti sociolinguistici sia sulla disamina dei fenomeni di conservazione/sostituzione delle strutture linguistiche. Viene fornito un quadro dell’attuale grado di vitalità sociolinguistica della varietà alloglotta di Guardia Piemontese tenendo conto del continuo flusso di forme di reazione, di resistenza ma anche di forme di convergenza e di adattamento che caratterizzano l’attività linguistica e la libertà linguistica dei parlanti. Prevedere la sorte della lingua guardiola di Guardia Piemontese è un compito di non facile riuscita. Tuttavia le risultanze della presente ricerca offrono riscontri ‘quantitativi’ e ‘qualitativi’ che prospettano il delinearsi di una situazione ‘a rischio’ che potrebbe dare origine ai pericolosi meccanismi di "language decay" e "language death".
2014
Benedetta Baldi
Irene Micali
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