Il contributo, basato sulla teoria di Jankélévitch, mette in evidenza il trauma in seconda persona, ovvero quello del congiunto e/o dell’emotivamente vicino al malato di cancro. Le opere alle quali ho prestato attenzione per scandagliare questo fenomeno sono Requiem di Antonio Tabucchi, Vita e morte di un ingegnere di Edoardo Albinati (entrambi dedicati alla morte del padre), Il Regno di Op di Paola Natalicchio (che racconta un fibrosarcoma addominale del figlio) e La fine del giorno di Pierluigi Battista (incentrato sulla sofferenza, con epilogo nefasto, della moglie).

L'afflizione in seconda persona nella scrittura. Dall'alloglossia alle esperienze non autoctone / Oleksandra Rekut-Liberatore. - ELETTRONICO. - (2013), pp. 479-488.

L'afflizione in seconda persona nella scrittura. Dall'alloglossia alle esperienze non autoctone

REKUT, OLEKSANDRA
2013

Abstract

Il contributo, basato sulla teoria di Jankélévitch, mette in evidenza il trauma in seconda persona, ovvero quello del congiunto e/o dell’emotivamente vicino al malato di cancro. Le opere alle quali ho prestato attenzione per scandagliare questo fenomeno sono Requiem di Antonio Tabucchi, Vita e morte di un ingegnere di Edoardo Albinati (entrambi dedicati alla morte del padre), Il Regno di Op di Paola Natalicchio (che racconta un fibrosarcoma addominale del figlio) e La fine del giorno di Pierluigi Battista (incentrato sulla sofferenza, con epilogo nefasto, della moglie).
2013
Lingue e letterature d'Oriente e d'Occidente
479
488
Oleksandra Rekut-Liberatore
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