Nel 1914-18 l’Italia fu scenario di periodiche ondate di protesta contro la guerra. Le forme assunte dallo stato d’eccezione e dalla mobilitazione furono causa ed effetto di conflitti sociali la cui intensità non ebbe uguali nei paesi alleati. Le donne svolsero un ruolo rilevante in movimenti che aggiornarono i repertori della protesta, spostando gli obiettivi dalla dimensione locale a quella nazionale o sovranazionale. L’opposizione all’intervento divenne il tratto comune di lotte sorte per motivi diversi, che tesero a incontrarsi nella contestazione delle politiche di mobilitazione civile, annonaria, industriale, nelle rivendicazioni per la terra e il lavoro, senza riuscire a unificarsi sul piano politico.
Il conflitto sociale e le proteste / Bianchi R.. - STAMPA. - (2014), pp. 253-267.
Il conflitto sociale e le proteste
BIANCHI, ROBERTO
2014
Abstract
Nel 1914-18 l’Italia fu scenario di periodiche ondate di protesta contro la guerra. Le forme assunte dallo stato d’eccezione e dalla mobilitazione furono causa ed effetto di conflitti sociali la cui intensità non ebbe uguali nei paesi alleati. Le donne svolsero un ruolo rilevante in movimenti che aggiornarono i repertori della protesta, spostando gli obiettivi dalla dimensione locale a quella nazionale o sovranazionale. L’opposizione all’intervento divenne il tratto comune di lotte sorte per motivi diversi, che tesero a incontrarsi nella contestazione delle politiche di mobilitazione civile, annonaria, industriale, nelle rivendicazioni per la terra e il lavoro, senza riuscire a unificarsi sul piano politico.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.