Tra Firenze e Venezia: Daniela Barbaro e Andrea Palladio, ‘lettori’ di Leon Battista Alberti. Dalla traduzione barbariana di stralci del “De Re Aedificatoria”, ai rimandi palladiani, alle note di Bartoli e Vasari in Architettura e arte del Principato mediceo (1512-1737). Firenze e la Toscana, Vasari e gli Uffizi, a cura di F.Canali, «Bollettino della Società di Studi Fiorentini», 22, 2013 (ma 2014), pp.194-211. La figura di Leon Battista Alberti viene usualmente riferita all’ambiente fiorentino e la sua fortuna nei secoli connessa alla traduzione in Italiano del “De Re Aedificatoria” realizzata da Cosimo Bartoli (pare con la collaborazione per i disegni di Giorgio Vasari) nel 1550. Bartoli aveva passato molti anni, in precedenza, a Venezia e Giorgio Vasari avrebbe sempre mantenuto stretti rapporti con il mondo veneto e in particolare con Andrea Palladio. L’analisi, dunque, di un manoscritto inedito del patriarca veneziano Daniele Barbaro e dei suoi celeberrimi “Commentarii” a Vitruvio (editi nel 1556 e nel 1567) e l’escussione dei passi dei “Quattro Libri di Architettura” di Palladio (1570) mostrano, però, come l’interesse per il “De Re Aedificatoria” fosse molto vivo, nel Cinquecento, nella Serenissima, forse anche grazie al fatto che Alberti aveva passato la propria giovinezza tra Venezia e Padova e poi in parallelo agli interessi di Bartoli, Vasari e Barbaro. The figure of Leon Battista Alberti is usually referred to the Florentine culture and his fortune over the centuries, connected to the Italian translation of “De Re Aedificatoria” by Cosimo Bartoli (it seems with the collaboration for the designs of Giorgio Vasari) in 1550. Bartoli had spent many years earlier, in Venice and Giorgio Vasari was always maintained close links with the Venetian world and in particular with Andrea Palladio. Therefore, analysis of an unpublished manuscript of the Venetian Patriarch Daniele Barbaro and his famous “Commentarii” in Vitruvius (published in 1556 and 1567) and the analysis of “The four books of Architecture” by Palladio (1570) show, however, as the interest in the” De Re Aedificatoria” was very much alive, in the Sixteenth century, in Venice, perhaps also due to the fact that Alberti had spent his youth between Venice and Padua and then in parallel to the interests of Bartoli, Vasari and Barbaro.

Tra Firenze e Venezia: Daniela Barbaro e Andrea Palladio, ‘lettori’ di Leon Battista Alberti. Dalla traduzione barbariana di stralci del “De Re Aedificatoria”, ai rimandi palladiani, alle note di Bartoli e Vasari in Architettura e arte del Principato mediceo (1512-1737). Firenze e la Toscana, Vasari e gli Uffizi, a cura di F.Canali, «Bollettino della Società di Studi Fiorentini», 22, 2013 (ma 2014), pp.194-211 / Ferruccio Canali. - In: BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ DI STUDI FIORENTINI. - ISSN 1129-8200. - STAMPA. - 22, 2013:(2014), pp. 194-211.

Tra Firenze e Venezia: Daniela Barbaro e Andrea Palladio, ‘lettori’ di Leon Battista Alberti. Dalla traduzione barbariana di stralci del “De Re Aedificatoria”, ai rimandi palladiani, alle note di Bartoli e Vasari in Architettura e arte del Principato mediceo (1512-1737). Firenze e la Toscana, Vasari e gli Uffizi, a cura di F.Canali, «Bollettino della Società di Studi Fiorentini», 22, 2013 (ma 2014), pp.194-211

CANALI, FERRUCCIO
2014

Abstract

Tra Firenze e Venezia: Daniela Barbaro e Andrea Palladio, ‘lettori’ di Leon Battista Alberti. Dalla traduzione barbariana di stralci del “De Re Aedificatoria”, ai rimandi palladiani, alle note di Bartoli e Vasari in Architettura e arte del Principato mediceo (1512-1737). Firenze e la Toscana, Vasari e gli Uffizi, a cura di F.Canali, «Bollettino della Società di Studi Fiorentini», 22, 2013 (ma 2014), pp.194-211. La figura di Leon Battista Alberti viene usualmente riferita all’ambiente fiorentino e la sua fortuna nei secoli connessa alla traduzione in Italiano del “De Re Aedificatoria” realizzata da Cosimo Bartoli (pare con la collaborazione per i disegni di Giorgio Vasari) nel 1550. Bartoli aveva passato molti anni, in precedenza, a Venezia e Giorgio Vasari avrebbe sempre mantenuto stretti rapporti con il mondo veneto e in particolare con Andrea Palladio. L’analisi, dunque, di un manoscritto inedito del patriarca veneziano Daniele Barbaro e dei suoi celeberrimi “Commentarii” a Vitruvio (editi nel 1556 e nel 1567) e l’escussione dei passi dei “Quattro Libri di Architettura” di Palladio (1570) mostrano, però, come l’interesse per il “De Re Aedificatoria” fosse molto vivo, nel Cinquecento, nella Serenissima, forse anche grazie al fatto che Alberti aveva passato la propria giovinezza tra Venezia e Padova e poi in parallelo agli interessi di Bartoli, Vasari e Barbaro. The figure of Leon Battista Alberti is usually referred to the Florentine culture and his fortune over the centuries, connected to the Italian translation of “De Re Aedificatoria” by Cosimo Bartoli (it seems with the collaboration for the designs of Giorgio Vasari) in 1550. Bartoli had spent many years earlier, in Venice and Giorgio Vasari was always maintained close links with the Venetian world and in particular with Andrea Palladio. Therefore, analysis of an unpublished manuscript of the Venetian Patriarch Daniele Barbaro and his famous “Commentarii” in Vitruvius (published in 1556 and 1567) and the analysis of “The four books of Architecture” by Palladio (1570) show, however, as the interest in the” De Re Aedificatoria” was very much alive, in the Sixteenth century, in Venice, perhaps also due to the fact that Alberti had spent his youth between Venice and Padua and then in parallel to the interests of Bartoli, Vasari and Barbaro.
2014
22, 2013
194
211
Ferruccio Canali
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/939735
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact