La nuova architettura del “GDSU-Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi”: l’intervento di Edoardo Detti e di Carlo Scarpa con la supervisione di Guido Morozzi (1952-1960) in Architettura e arte del Principato mediceo (1512-1737). Firenze e la Toscana, Vasari e gli Uffizi, a cura di F.Canali, «Bollettino della Società di Studi Fiorentini», 22, 2013 (ma 2014), pp.398-412. Seppur a lungo documentariamente trascurato dalla Critica a favore della sistemazione delle vicine sale “dei Primitivi” (da parte di Giovanni Michelucci, Carlo Scarpa e Ignazio Gardella), il rinnovo anche del GDSU-Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, tra il 1952 e il 1960, ha costituito un importante momento della collaborazione tra l’architetto fiorentino Edoardo Detti e il veneziano Carlo Scarpa, tanto da rappresentare non solo «il primo banco di prova per i successivi progetti in collaborazione», ma anche un intervento architettonico fondamentale per il rapporto Antico e Nuovo all’interno della secolare fabbrica degli Uffizi; Uffizi ancora considerati un «Monumento aperto» sul quale ‘liberamente’ intervenire, anche grazie al fatto che quegli ambienti erano stati ricavati dalla ottocentesca frammentazione del rinascimentale Teatro Mediceo di Bernardo Buontalenti. Although for long time almost forgotten by the Critics in favor of the arrangement of the nearby “Sale dei Primitivi” (Primitive painters), by Giovanni Michelucci, Carlo Scarpa and Ignazio Gardella, also the renewal of the GDSU-Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, between 1952 and 1960, was an important moment of collaboration between the Florentine architect Edoardo Detti and the Venetian Carlo Scarpa, so as to represent not only «the first test for the following projects in collaboration», but also an architectural intervention critical to the Old and New relationship within the secular the Uffizi; Uffizi, still regarded as a “Monumento aperto” (“open Monument”) on which ‘free’ interventions, also thanks to the fact that those areas of GDSU were derived from the fragmentation, in the nineteenth-century, of the rinascimental Medici Theatre by Bernardo Buontalenti.

La nuova architettura del “GDSU-Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi”: l’intervento di Edoardo Detti e di Carlo Scarpa con la supervisione di Guido Morozzi (1952-1960) / Ferruccio Canali. - STAMPA. - (2014), pp. 398-412.

La nuova architettura del “GDSU-Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi”: l’intervento di Edoardo Detti e di Carlo Scarpa con la supervisione di Guido Morozzi (1952-1960)

CANALI, FERRUCCIO
2014

Abstract

La nuova architettura del “GDSU-Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi”: l’intervento di Edoardo Detti e di Carlo Scarpa con la supervisione di Guido Morozzi (1952-1960) in Architettura e arte del Principato mediceo (1512-1737). Firenze e la Toscana, Vasari e gli Uffizi, a cura di F.Canali, «Bollettino della Società di Studi Fiorentini», 22, 2013 (ma 2014), pp.398-412. Seppur a lungo documentariamente trascurato dalla Critica a favore della sistemazione delle vicine sale “dei Primitivi” (da parte di Giovanni Michelucci, Carlo Scarpa e Ignazio Gardella), il rinnovo anche del GDSU-Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, tra il 1952 e il 1960, ha costituito un importante momento della collaborazione tra l’architetto fiorentino Edoardo Detti e il veneziano Carlo Scarpa, tanto da rappresentare non solo «il primo banco di prova per i successivi progetti in collaborazione», ma anche un intervento architettonico fondamentale per il rapporto Antico e Nuovo all’interno della secolare fabbrica degli Uffizi; Uffizi ancora considerati un «Monumento aperto» sul quale ‘liberamente’ intervenire, anche grazie al fatto che quegli ambienti erano stati ricavati dalla ottocentesca frammentazione del rinascimentale Teatro Mediceo di Bernardo Buontalenti. Although for long time almost forgotten by the Critics in favor of the arrangement of the nearby “Sale dei Primitivi” (Primitive painters), by Giovanni Michelucci, Carlo Scarpa and Ignazio Gardella, also the renewal of the GDSU-Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, between 1952 and 1960, was an important moment of collaboration between the Florentine architect Edoardo Detti and the Venetian Carlo Scarpa, so as to represent not only «the first test for the following projects in collaboration», but also an architectural intervention critical to the Old and New relationship within the secular the Uffizi; Uffizi, still regarded as a “Monumento aperto” (“open Monument”) on which ‘free’ interventions, also thanks to the fact that those areas of GDSU were derived from the fragmentation, in the nineteenth-century, of the rinascimental Medici Theatre by Bernardo Buontalenti.
2014
9788889999844
Architettura e arte del Principato mediceo (1512-1737). Firenze e la Toscana, Vasari e gli Uffizi
398
412
Ferruccio Canali
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