Note a margine della mostra Eur sconosciuta, “il piccolo codice di Giuseppe Pagano per la città corporativa e altre visioni urbane” curata da Marco Mulazzani e Paolo Zermani svoltasi presso l'Accademia di San Luca. La mostra segue la pubblicazione sul numero 842 di Casabella dell'inedito e prezioso documento redatto, fra il Gennaio 1938 e l'Aprile 1939, dal Pogatschnig. Il ritrovamento del manoscritto illustrato da acquarelli, planimetrie e della relazione di progetto, avvenuto nei sotterranei della sede della rivista per merito di Federico Bucci e Silvia Sala, restituisce dunque un prezioso contributo per la comprensione delle vicende dell'E 42. Freud immaginò Roma come una città popolata di fantasmi di architetture antiche, distrutte nel corso dei secoli, compresenti a quelle sopravvissute o a quelle moderne. Su un bianco tavolo disposti come in un cinematografico piano sequenza, si susseguono i fotogrammi di un'occasione perduta. Un'altra serie di fantasmi. Come non pensare infatti a tutti quei progetti che Pagano aveva intenzione di affidare agli architetti indicati per le varie zone in cui era divisa la “mostra delle industrie”: Albini, Bottoni, Belgioioso, Baldessari, Banfi, Cattaneo, Cosenza, Diotallevi, Figini, Gardella, Lingeri, Marescotti, Mollino, Nizzoli, Peressutti, Pollini, Terragni ed altri ancora. Tutti spettri, da aggiungere a quelli elencati da Freud. Abitanti di una Roma (im)possibile e di un EUR forse troppo milanese perché figlio degli indimenticabili allestimenti per le Triennali e per le Fiere. Perciò eretico, in quanto portatore di un'altra idea di architettura. La mostra ci riconsegna l'editoriale definitivo di Pagano. Il più critico ed estremo verso la deriva monumentale intrapresa dall'”artificiale Vitruvio” S.E. Marcello Piacentini. An article about the exhibition “The small codex on the master plan of the Italian city of the corporative economy at the universal exposition of Rome” held at the Accademia di San Luca, Rome and curated by Paolo Zermani and Marco Mulazzani. The exhibition is dedicated to the precious handwritten booklet found by Federico Bucci and Silvia Sala in the basement of Casabella Magazine old headquarters. The manuscript (with watercolors, master plan drawings and the project report ) has been published for the first time on issue n°842 of Casabella. The master plan proposal was presumably designed by Giuseppe Pagano Pogatschnig between January 1938 and April 1939. Undoubtedly such precious finding gives us important elements to better appreciate the history of E42. Freud once described Rome as a city haunted by ghosts of lost Roman architecture buildings, yet potentially visibles if superimposed to the modern ones for those who want see them left still standing. Likewise imaginary architectures were shown up in the exhibition as the master plan revealed a cinematic sequence of lost occasions which should have been designed by Albini, Bottoni, Belgioioso, Baldessari, Banfi, Cattaneo, Cosenza, Diotallevi, Figini, Gardella, Lingeri, Marescotti, Mollino, Nizzoli, Peressutti, Pollini, Terragni and others. A parade of architectural spectres ready to be included in Freud's vision of Rome but with one fundamental difference, they never was. Unfortunately the masterplan was judged too Milanese in taste -hence Modern- by Marcello Piacentini, “the artificial Vitruvius” as once defined by Giuseppe Pagano, whose manuscript eventually becomes one of his most powerful editorials.

Roma, accademia nazionale di san luca eur sconosciuta / Volpe, Andrea Innocenzo. - In: FIRENZE ARCHITETTURA. - ISSN 1826-0772. - STAMPA. - 1&2:(2014), pp. 158-161.

Roma, accademia nazionale di san luca eur sconosciuta

VOLPE, ANDREA INNOCENZO
2014

Abstract

Note a margine della mostra Eur sconosciuta, “il piccolo codice di Giuseppe Pagano per la città corporativa e altre visioni urbane” curata da Marco Mulazzani e Paolo Zermani svoltasi presso l'Accademia di San Luca. La mostra segue la pubblicazione sul numero 842 di Casabella dell'inedito e prezioso documento redatto, fra il Gennaio 1938 e l'Aprile 1939, dal Pogatschnig. Il ritrovamento del manoscritto illustrato da acquarelli, planimetrie e della relazione di progetto, avvenuto nei sotterranei della sede della rivista per merito di Federico Bucci e Silvia Sala, restituisce dunque un prezioso contributo per la comprensione delle vicende dell'E 42. Freud immaginò Roma come una città popolata di fantasmi di architetture antiche, distrutte nel corso dei secoli, compresenti a quelle sopravvissute o a quelle moderne. Su un bianco tavolo disposti come in un cinematografico piano sequenza, si susseguono i fotogrammi di un'occasione perduta. Un'altra serie di fantasmi. Come non pensare infatti a tutti quei progetti che Pagano aveva intenzione di affidare agli architetti indicati per le varie zone in cui era divisa la “mostra delle industrie”: Albini, Bottoni, Belgioioso, Baldessari, Banfi, Cattaneo, Cosenza, Diotallevi, Figini, Gardella, Lingeri, Marescotti, Mollino, Nizzoli, Peressutti, Pollini, Terragni ed altri ancora. Tutti spettri, da aggiungere a quelli elencati da Freud. Abitanti di una Roma (im)possibile e di un EUR forse troppo milanese perché figlio degli indimenticabili allestimenti per le Triennali e per le Fiere. Perciò eretico, in quanto portatore di un'altra idea di architettura. La mostra ci riconsegna l'editoriale definitivo di Pagano. Il più critico ed estremo verso la deriva monumentale intrapresa dall'”artificiale Vitruvio” S.E. Marcello Piacentini. An article about the exhibition “The small codex on the master plan of the Italian city of the corporative economy at the universal exposition of Rome” held at the Accademia di San Luca, Rome and curated by Paolo Zermani and Marco Mulazzani. The exhibition is dedicated to the precious handwritten booklet found by Federico Bucci and Silvia Sala in the basement of Casabella Magazine old headquarters. The manuscript (with watercolors, master plan drawings and the project report ) has been published for the first time on issue n°842 of Casabella. The master plan proposal was presumably designed by Giuseppe Pagano Pogatschnig between January 1938 and April 1939. Undoubtedly such precious finding gives us important elements to better appreciate the history of E42. Freud once described Rome as a city haunted by ghosts of lost Roman architecture buildings, yet potentially visibles if superimposed to the modern ones for those who want see them left still standing. Likewise imaginary architectures were shown up in the exhibition as the master plan revealed a cinematic sequence of lost occasions which should have been designed by Albini, Bottoni, Belgioioso, Baldessari, Banfi, Cattaneo, Cosenza, Diotallevi, Figini, Gardella, Lingeri, Marescotti, Mollino, Nizzoli, Peressutti, Pollini, Terragni and others. A parade of architectural spectres ready to be included in Freud's vision of Rome but with one fundamental difference, they never was. Unfortunately the masterplan was judged too Milanese in taste -hence Modern- by Marcello Piacentini, “the artificial Vitruvius” as once defined by Giuseppe Pagano, whose manuscript eventually becomes one of his most powerful editorials.
2014
1&2
158
161
Volpe, Andrea Innocenzo
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